Da subito c’è da dire che è uscito per Artesuono e Stefano Amerio è una sicurezza.
Il nuovo cd di Angelo Comisso “Numen”, uscito proprio questo autunno, suona esattamente come deve suonare! Sarà, ma nel panorama delle uscite discografiche, che oramai non si contano più, quando si inserisce un disco nel lettore ed i suoni che ascolti sono semplicemente perfetti, si è già ad un buon punto di partenza! Se poi aggiungiamo che il pianista originario della bassa friulana è straordinario e maturo …
Angelo Comisso lo abbiamo spesso ascoltato in trio con l’amico trombettista e compositore tedesco Markus Stockhausen ed il batterista Christian Thomé: la loro non può che essere musica colta contemporanea, fra jazz squisitamente europeo ed improvvisazione totale, dove il solido virtuosismo dei musicisti, l’ampia esperienza musicale e la voglia di giocare e sorprenderci ne hanno fatto una perfetta cifra stilistica.
In “Numen” lo affianca il consolidato duo Alessandro Turchet al contrabbasso e Luca Colussi alla batteria, una ulteriore sicurezza per il progetto e per il disco, quanto insuperabili sono diventati!
Dei quindici brani presentati, dieci sono proprio a firma di Comisso, uno del trio, due dei rispettivi compagni di avventura; arricchiscono il disco inoltre due splendidi omaggi, “Chiquilin de Banchin” (Piazzolla) e “Wasserklavier” liberamente ispirato ed interpretato, come scrivono i nostri nel colophon del disco, al grande Luciano Berio (ed aggiungerei pure con una rara e sensibile capacità improvvisativa).
La musica è limpida ed eterea, evocativa, a tratti imaginifica (quasi filmica) e la bellezza è sapientemente data sia dalla grande capacità di scrittura dei nostri (fondamentalmente fra tocco “classico” ed improvvisazione) che dal perfetto interplay che ne scaturisce. Non hanno nulla da invidiare ai tanti blasonati piano trio che possiamo ascoltare nella galassia del jazz.
Fra variopinte composizioni, alcune dal largo respiro, altre dalla ritmica più serrata, scopriamo delle brevi perle (le “Promenade”), vere e proprie passeggiate musicali intorno al minuto con le quali ognuno si misura genialmente con le sonorità del proprio strumento.
Insomma, abbiamo tutte le carte in regola per poter possedere ed ascoltare un gran disco. Li attendiamo live!
Luca A. d’Agostino © instArt