UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO
Tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami
Adattamento e Regia Fabrizio Coniglio
CON MASSIMO DAPPORTO

Il Mascherini di Azzano Decimo ospita, mercoledì 18 dicembre, alle 21.00, lo spettacolo teatrale “Un borghese piccolo piccolo”, tratto dallo straordinario romanzo di Vincenzo Cerami da cui è stato tratto il capolavoro cinematografico di Monicelli meravigliosamente interpretato da Alberto Sordi. Nell’adattamento di Fabrizio Coniglio, che si distacca dalla versione cinematografica, emerge la peculiarità del testo originale con cui Cerami descrive le umili aspirazioni del protagonista Giovanni, il borghese piccolo piccolo. Quella che andrà in scena sarà infatti una tragicommedia che nella prima parte regalerà momenti di comicità a tratti esilarante. Il Borghese piccolo piccolo è Giovanni Vivaldi, un uomo di provincia che lavora al ministero, il cui più grande desiderio è quello di “sistemare” suo figlio Mario, proprio in quel ministero in cui Giovanni lavora da oltre trent’anni. Ma come ottenere una raccomandazione per il figlio? Ecco l’inizio della sua ricerca disperata di una “scorciatoia”, in questo caso rappresentata dalla Massoneria, per garantire un futuro al figlio. Le aspirazioni, il desiderio di raggirare le regole che una società democratica e civile impone, sembrano quasi connaturate nell’animo di ogni cittadino italiano.
La Scorciatoia o la raccomandazione è avvertita dalla nostra società come qualcosa di necessario per sopravvivere: forse, in fondo, non crediamo più nella possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge e nelle pari opportunità di emancipazione sociale ed economica. Questo è lo snodo più fortemente attuale della storia che metteremo in scena. “Quello che sconcerta” dichiara Dapporto “è che quando il protagonista prefigura l’atroce vendetta sull’uomo che ha ucciso suo figlio si scatenano applausi a scena aperta. Il pubblico condivide”
Il grande romanzo classico di Cerami verrà raccontato con il sorriso. Per questo motivo il ruolo del protagonista è affidato all’arte di un grande interprete del nostro Teatro: Massimo Dapporto, capace di rendere il ridicolo e il tragico nello stesso tempo, regalando grande umanità e semplicità alla famiglia Vivaldi.

comunicato stampa