SAN FRANCISCO – Per il film “L’isola di Medea” va al regista Sergio Naitza il Federico Fellini Award assegnato dalla 17ma edizione del Tiburon International Film Festival, che si è appena concluso a Tiberon – San Francisco, in California (USA): Il festival statunitense ha assegnato il riconoscimento al filmmaker cagliaritano per l’ispirata visione autoriale dell’opera in concorso che racconta la storia dell’amicizia tra Pier Paolo Pasolini e Maria Callas, nata sul set del film “Medea” nel 1969: un legame fra due anime sensibili che riemerge attraverso le testimonianze degli amici più vicini e della troupe e soprattutto attraverso le lettere che il regista e la cantante si scambiarono. Il film “L’isola di Medea” era stato scelto dal festival di Tiburon per questa edizione 2018 dedicata proprio al regista, scrittore e poeta Pier Paolo Pasolini. il documentario è una produzione Karel – Lagunafest realizzata con il produttore associato Erich Jost: scritto e diretto da Sergio Naitza, il film è stato girato parte in Italia, fra l’isola di Grado e la sua laguna, e parte in Grecia, a Creta – Chanià. Dopo la messa in onda su Rai 5, in occasione dei 40 anni dalla scomparsa di Maria Callas il 17 settembre 2017, il film ha debuttato all’Athens International Film Festival ed è stato poi finalista ai Nastri d’Argento 2018.
“L’isola di Medea” ricostruisce una visione d’amore illusoria e irraggiungibile, la passione “obliqua” nata dall’incontro fra Maria Callas e Pier Paolo Pasolini sul set di “Medea” nel 1969 a Grado e in laguna. Ripercorso in un affresco corale con le voci di Ninetto Davoli, che condivise con Pasolini momenti privati e artistici; di Nadia Stancioff, l’assistente personale di Maria Callas, dei costumisti Piero Tosi e Gabriella Pescucci, del direttore di produzione Fernando Franchi; dell’attore Giuseppe Gentile, all’epoca campione olimpionico di salto triplo, dell’attrice Piera Degli Esposti che debuttò con “Medea” nel ruolo di ancella, della scrittrice Dacia Maraini – che insieme a Pasolini, Moravia e Callas fece due lunghi viaggi in Africa. Prezioso valore aggiunto alla fotografia di Luca Melis sono i disegni dell’artista Davide Toffolo, chiamati a scandire il film come appassionanti “segnalibro”, sul filo rosso dell’epistolario fra Maria Callas e Pier Paolo Pasolini. Il montaggio del film è di Davide Melis, le musiche sono di Marco Rocca, la distribuzione internazionale è a cura di TVCO.
Comunicato Stampa