Appuntamento emozionante oggi al Palamostre per la presentazione del nuovo progetto BLOSSOMS/FIORITURE, i 365 giorni della rinascita insieme al CSS FVG. Un incontro durato molto, forse più per la grande voglia di ritrovarsi in un teatro, e che vede sul palco tutti i protagonisti della cultura comunale, regionale e nazionale. Ogni protagonista con il suo intervento, ognuno proiettato e orientato alla sinergia e alla collaborazione non solo con le istituzioni, ognuno rivolto al CSS come faro per coloro che si sono persi nel mare della pandemia e non hanno saputo tornare a riva. Il settore Cultura ha pagato carissimo il periodo di chiusura, e questo è chiaro a tutti. Resta un po’ di amarezza, e lo evidenzia un momento di tensione tra addetti ai lavori e l’assessore regionale Gibelli, per evidenti delusioni provocate da incomprensioni e assenza di confronto con le istituzioni per un sostegno al superamento del durissimo periodo pandemico. È una presentazione naturalmente atipica, a distanza di sicurezza, con le mascherine, il disinfettante per le mani, il termometro, un inizio. Una ripartenza che si spera possa riportare le dinamiche di un tempo, ma che per il momento rimane attenta e consapevole del pericolo.

Massimo Cum per instArt

CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e Accademia degli Artefatti, la compagnia romana fondata nel 1991 dal regista Fabrizio Arcuri, si sono unite da quest’anno per diventare un unico Centro di produzione teatrale, grazie a un accordo di fusione sostenuto e riconosciuto dal MiBACT – Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo che permetterà alle due realtà e strutture una nuova fase di sviluppo e crescita.

La fusione è il traguardo di un percorso di collaborazione intrapreso negli ultimi 10 anni, con le ospitalità dei lavori della compagnia romana a Teatro Contatto e con i primi sostegni produttivi ai suoi progetti, fino alla più recenti co-produzioni e produzioni di spettacoli che portano la firma del regista Fabrizio Arcuri.

Un esito naturale fondato su profonda stima e conoscenza reciproca, e soprattutto su una grande sintonia di sguardi e visioni sul contemporaneo. Da queste condizioni, ha preso forma la possibilità di sviluppare una visione comune tale da poter immaginare un’unione più solida e duratura basata sul confronto e la crescita professionale.

La fusione con Accademia degli Artefatti ha determinato anche un nuovo assetto della direzione artistica del CSS, storicamente espressione di un collettivo di persone, e in cui da quest’anno fa il suo ingresso lo stesso Fabrizio Arcuri, unendosi agli attuali co-direttori artistici CSS
Alberto Bevilacqua, Rita Maffei, Fabrizia Maggi e Luisa Schiratti.

“Grazie alla passione e alla lungimiranza delle direzioni artistiche passate – spiega Fabrizio Arcuri – il CSS è sempre stato un punto di riferimento nel panorama italiano, per il coraggio e la costanza nel sostenere, ideare e produrre formati, progetti e artisti devoti alla ricerca e che grazie al loro sostegno sono diventati eccellenze a livello non solo nazionale ma anche internazionale.
Negli ultimi anni  – aggiunge – sono stato regista residente del CSS e con loro ho iniziato un processo di confronto e di immaginazione di progetti sempre più complessi che di fatto sono diventati in parte linee comuni di progettualità del Centro di produzione.
La particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea e alle tendenze attuali dell’arte pubblica e alle sue implicazioni nello spazio sociale, hanno costituito il luogo dove è stato possibile riconoscere una comunione d’intenti e un campo d’azione. A partire dal ruolo che uno spazio pubblico deve avere all’interno della propria comunità, fino alla tematizzazione di come sia possibile intervenire per diventare un punto di riferimento e di origine di immaginari possibili.

Lavorare sull’allargamento degli immaginari collettivi significa lavorare sulla visione di un futuro comune, significa collaborare alla costruzione del futuro che si può scegliere di realizzare.
Interrogarsi sulla “funzione” significa in primo luogo assumersi la responsabilità di partecipare attivamente alla costruzione dell’identità di una comunità, significa allenarsi all’inclusività e all’accoglienza, significa comprendere le diversità come elementi rafforzativi, significa sostanzialmente cercare di restituire al teatro la funzione sociale e politica che lo ha generato.
Questi gli elementi principali su cui si fonda questo nuovo corso, in totale continuità con i percorsi delle due strutture, ma in un’ottica di crescita maggiore nel potenziamento del raggio d’azione.
Di questo sono infinitamente grato a tutta la struttura – conclude Arcuri – e la ringrazio per avermi accolto in questo incredibile avamposto dove l’articolata produzione di pensieri diventa azione nell’universo della creazione contemporanea e l’immaginazione disegna scenari possibili per un futuro utopico, perché di questo si occupa chi si occupa di teatro”.

 

Fabrizio Arcuri ha fondato nel 1991 Accademia degli Artefatti e ne è stato il direttore artistico e regista di tutte le produzioni.

Alla progettualità e cura per la compagnia, ha sempre affiancato un’intensa attività di promozione culturale, ha firmato importanti curatele, direzioni artistiche, per festival, teatri, manifestazioni ed eventi.
E’ stato direttore artistico del Teatro della Tosse di Genova per il triennio 2011 – 2013, consulente alla programmazione per il 2014 e il 2015, e curatore del Festival internazionale Prospettiva per lo Stabile di Torino dal 2009 al 2015.

Da 11 anni, a Roma si occupa della regia del Festival Internazionale delle Letterature di Massenzio e dal 2006 dirige il festival Short Theatre.

Fra le numerose esperienze prestigiose, vanno ricordate quella come assistente di Luca Ronconi dal 2005 al 2008, e come artista residente del Teatro Nazionale “Teatro di Roma” dal 2014 al 2018.

Da tre anni è il curatore del progetto La Festa di Roma, un’idea di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, con il coinvolgimento delle principali strutture e festival di spettacolo ed espositive della Capitale.

Alcune sue regie hanno vinto i più autorevoli premi italiani: nel 2005 il Premio Ubu per la migliore proposta drammaturgica straniera con Tre pezzi facili di Martin Crimp. Nel 2010 il Premio della critica con Spara/Trova il tesoro/Ripeti, il Premio Ubu speciale per il festival Prospettiva. Nel 2011 vince il Premio Hystrio alla regia.

 

BLOSSOMS/FIORITURE, IL PROGETTO CSS PER I PROSSIMI 365 GIORNI ASSIEME

Con questo nuovo assetto con cui affrontare una sua nuova entusiasmante fase di crescita artistica, il CSS è pronto a presentare ed avviare il progetto risultato da un nuovo modo di operare e progettare la sua attività, un’occasione per crescere e creare nuove opportunità per la città di Udine, per la Regione e a livello nazionale e internazionale.

Il CSS ha ideato un piano d’azione che ha il respiro di un intero anno, 365 giorni che esprimeranno un’attività possibile e realizzabile già a partire da questi tempi di distanziamento fisico e che integra e fa interagire i diversi ambiti e le linee guida in cui si declina l’intervento artistico, dalla produzione, all’ ospitalità di spettacoli, alle esperienze di teatro partecipato dai cittadini, alle residenze, ai laboratori, alla formazione.

L’idea è quella di articolare l’intera attività facendo dialogare e connettendo senza cesure questi diversi percorsi, modulando nel tempo le attività, i progetti, i formati e i dispositivi stessi della produzione artistica, da quelli che verranno fortemente influenzati dalle condizioni imposte dalla pandemia, per arrivare via via al tempo in cui sarà possibile operare con più libertà, in un auspicabile ritorno alla normalità. Una tempistica non facilmente prevedibile, ma che verrà modulata progressivamente in base alle reali condizioni con cui realizzare le pratiche culturali.

Si intitola Contatto 365 – Blossoms/Fioriture, un concept simbolico per lo spirito di rinascita che il CSS contribuirà a riportare nella vita artistica e culturale, con creatività e sensibilità per l’innovazione.

Contatto 365 è stato concepito come un progetto modulare e di lungo respiro, che si collochi adeguatamente nel nuovo tempo che viviamo e si possa realizzare nei prossimi mesi di ripartenza del settore artistico e culturale.
Un progetto che si implementerà nel tempo, che potrà subire revisioni, adeguamenti, nuovi innesti.

Contatto 365 Blossoms si realizza con la messa in campo di formati e dispositivi artistici e di relazione con il pubblico già sperimentati e collaudati in questi anni di pratica di partecipazione e coinvolgimento del pubblico, rinnovati ora dalle nuove esigenze della socialità e del distanziamento fisico. 

CONTATTO 365 è un progetto che si realizza con il fondamentale sostegno di  MiBACT – Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine, Fondazione Friuli.

Main sponsor CSS è Amga Energia & Servizi, società del Gruppo Hera Comm, assieme a Banca di Udine, con la collaborazione diUniversità degli Studi di Udine, ERPAC Ente Regionale Patrimonio Culturale FVG.

 

BLOSSOMS_ESTATE 2020

Ora che le città ritornano a vivere e a cercare la partecipazione dei cittadini, Contatto 365 Blossoms “fiorisce” proprio in questo contesto. Dalla nostra città.

Dalla città che desidera ritornare a fornire i servizi più importanti della nostra convivenza democratica, che torna essere anche il luogo dove trovano forte espressione le energie artistiche e la produzione culturale.

Ed in questa direzione, il CSS mette il suo progetto di Contatto 365 giorni al servizio del progetto dell’estate cittadina e si integrerà con il cartellone di UdinEstate 2020, per quanto riguarda l’avvio dei prossimi mesi, offrendo alcuni momenti di qualità artistica e di sicuro interesse per il pubblico, con il coinvolgimento di artisti e compagnie del territorio, italiani e internazionali.

Il progetto del CSS riparte da luglio e fino a dicembre 2020 avrà uno sguardo dedicato alla città, ai suoi spazi, alle comunità, ai suoi abitanti, al suo immaginario, alle sue storie.

Alla città come è e come la potremo immaginare tornando a viverla assieme.

Per vederla “fiorire” di nuovo.

La riconquisteremo assieme alla creatività di artisti che coinvolgeremo dal territorio, dall’Italia e dall’Europa, incontrando le comunità e i suoi luoghi, soprattutto i luoghi all’aperto, le piazze, i parchi, le corti, l’area del Castello, per entrare in alcuni spazi deputati alla cultura (dalla Chiesa di S. Francesco agli stessi teatri Palamostre e S. Giorgio) nel nostro centro città in completa sicurezza, con installazioni, spettacoli e performance con dispositivi (ascolti in audio, in cuffia o amplificati) e modalità (itinerari e passeggiate teatrali in città, percorsi in spazi da attraversare per uno o pochi spettatori) che garantiranno lasicurezza delle persone ma anche la partecipazione, un contatto sociale.

Il dettaglio del programma da luglio a dicembre verrà presentato nei prossimi 15 giorni, per coordinarsi con la presentazione del cartellone di UdinEstate, anticipando oggi solo uno degli eventi d’apertura.

La Chiesa di San Francesco dal 10 luglio ospiterà un evento italiano creato da Mario Martone a partire dal testo teatrale di Bernard Marie Koltès, Nella solitudine dei campi di cotone.
Si tratta di un’installazione abitabile in forma di labirinto in cui entrano due spettatori per volta, riallestita per l’occasione da Fabrizio Arcuri.
Nel suo attraversamento, echeggia il racconto di uno dei testi più perturbanti di Koltès, con le voci inconfondibili di Claudio Amendola e Carlo Cecchi, per un formidabile incontro con l’Altro. La produzione si avvale del patrocinio di Rai Radio3.

Con la riapertura dei teatri, può riprendere anche il percorso di teatro partecipato curato da Rita Maffei con gli oltre 80 cittadini “esperti di vita quotidiana” che da alcune stagioni stanno appassionandosi all’esperienza teatrale. Dal 22 giugno, il laboratorio di teatro partecipato si sposta dalla rete dove ha continuato a dialogare e creare durante il lockdown a nuovi incontri dal vivo in vista del debutto estivo di un dispositivo che prevede un percorso a piedi o in bicicletta con visioni e ascolti per spettatori singoli.

La produzione CSS adotterà alcune creazioni internazionali per realizzarne la versione italiana, come produrrà performance il cui concept si deve a importanti protagonisti della scena internazionale create per artisti italiani e attivi nella nostra regione.
Anticipiamo, ad esempio, di questo impegno di cooperazione internazionale, il progetto che coinvolge Jérôme Bel, uno dei protagonisti indiscussi della scena internazionale contemporanea, coreografo/filosofo francese, che realizzerà Danze per… un site specific creatoappositamente per la nostra città e per un danzatore/trice attivo nel nostro territorio.  Si tratta di una prima mondiale frutto di un esperimento nato dalla volontà di Bel di impattare il meno possibile sull’ambiente, rinunciando già da anni a spostarsi da Parigi e costruendo le sue performance via Skype. La performance sarà il risultato di un concept che prevede anche la disposizione del pubblico e l’allestimento della sala. La performance è realizzata in collaborazione con l’ Institut Culturel Français di Roma.

A settembre Contatto 365 darà il suo contributo a ESOF 2020 – Trieste capitale europea della scienza, con I misteri della luce 1.0, esperienza performativa in Virtual Reality (VR), realizzata in collaborazione con
l’ Università degli Studi di Udine (Didattica della Fisica) per una ricognizione sull’utilizzo della VR in ambito didattico e universitario, mentre lo sviluppo di contenuti prototipali in VR si deve ai VR artist di Virtew con cui il CSS ha aperto un forte partenariato per lo sviluppo della narrazione in VR.

Con il mese di luglio potranno essere riavviate anche le Residenze del progetto Dialoghi Residenze delle arti performative a Villa Manin.
Gli spazi prove e la foresteria si preparano a ospitare le ultime 10 compagnie e formazioni artistiche ridotte che concluderanno il progetto del secondo triennio di Residenze trasformando Villa Manin in un cantiere di creazione, di start up per artisti emergenti e più affermati.

Annullata dall’emergenza sanitaria l’edizione 2020 dell’ Ecole des Maîtres per attori professionisti under 35 di Belgio, Francia, Italia e Portogallo che sarebbe stata guidata dal drammaturgo, regista e attore argentino Claudio Tolcachir, il CSS e i partner europei del progetto hanno trovato una soluzione per non perdere questa annualità e poter sostenere invece una Ecole speciale che si potrà comunque realizzare nei prossimi 365 giorni.
Sarà un’edizione dedicata non a chi sta in scena, ma a chi per la scena scrive:
i drammaturghi.  Si intitola La parola e il corpo assente, un laboratorio di drammaturgia in stato d’eccezione curato dall’autore teatrale italiano Davide Carnevali.  Coinvolgerà 8 giovani drammaturghi dei Paesi partner che per i prossimi mesi lavoreranno alla creazione di un proprio testo teatrale.
I drammaturghi interagiranno sia con il maestro tutor che con il gruppo dei colleghi, sia a distanza che, appena possibile, in sessioni intensive di lavoro in presenza. I testi completati verranno presentati pubblicamente in forma di letture sceniche nei diversi paesi del partenariato dell’Ecole des Maîtres.

Il programma di Contatto 365 Blossoms proseguirà in sicurezza e calibrato per pochi spettatori distribuiti per più repliche, con la declinazione di tutti i dispositivi prodotti e ospitati fino a dicembre, mentre si auspica che da inizio 2021 sarà possibile concentrarsi e programmare una ripresa dell’attività a pieno regime e capienza nei teatri, per recuperare gli impegni presi nel 2020 con compagnie e spettacoli italiani ed europei, riprendere le produzioni sospese, l’attività di prove e allestimento, le tournée.

Comunicato stampa