Il Centro di ricerca e archiviazione della fotografia di Spilimbergo organizza quattro appuntamenti online
Venti minuti con il CRAF: lunedì 15 giugno alle 19.00 il secondo live talk
Venti minuti con il CRAF”, il programma di dirette Facebook ideate dal Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo ospiterà lunedì 15 giugno alle 19.00 la responsabile del Museo della Fotografia di Udine Silvia Bianco e la responsabile della Fototeca dei Civici musei di Trieste Claudia Colecchia con la moderazione del direttore del Centro Alvise Rampini.
L’incontro si intitola “Collezioni-amo” e sarà dedicato alla valorizzazione del repertorio culturale delle due istituzioni regionali e del CRAF: “Queste realtà rappresentano un vero e proprio scrigno della nostra memoria storica – afferma Alvise Rampini – un patrimonio fotografico immenso a disposizione degli Enti pubblici e privati”.
Il CRAF nelle lunghe settimane di chiusura per l’emergenza sanitaria ha continuato a produrre: “Non ci siamo mai fermati – spiega Enrico Sarcinelli, presidente del CRAF – attraverso lo smart-working i nostri collaboratori hanno continuato a seguire le attività d’archivio e digitalizzazione, programmazione delle esposizioni e comunicazione”.
L’archivio del CRAF è aperto al pubblico solo su prenotazione e per esigenze di studio come la fototeca dei Civici Musei di Udine, mentre ha riaperto il Museo della Fotografia il giovedì dalle 15 alle 18, il venerdì e sabato dalle 10 alle 19, la domenica dalle 10 alle18: “Gli ingressi, ogni 30 minuti, sono contingentati e si richiede la prenotazione – commenta Silvia Bianco – tutto nel rispetto delle regole e della sicurezza dei nostri utenti”. La cultura deve emanciparsi dal cliché di “Cenerentola dell’economia”: “Può e deve riappropriarsi di un ruolo propulsore per la rinascita dell’Italia – sottolinea – il desiderio di bellezza e creatività, l’attenzione alla memoria sono stimoli importanti per rilanciare l’affascinante e prezioso patrimonio sul quale lavoriamo”.
Sempre più le istituzioni hanno imparato a utilizzare piattaforme online per aggirare l’immobilità forzata” del lockdown: “Siamo rimasti vicini al nostro pubblico attraverso gli strumenti digitali, con approfondimenti sul sito e sui canali social – afferma Claudia Colecchia – abbiamo continuato a studiare e catalogare il patrimonio, a erogare servizi di reference, consapevoli, ora più che mai, che la cultura è uno strumento identitario e di attrazione per il turismo”. La cultura è un ossimoro, perché è al contempo radicamento e viaggio: “Se da un lato ci consente di appartenere, di riconoscere e riconoscerci, dall’altro è il mezzo che ci induce a conoscere l’altro, a superare il confine al di là di ogni muro e ogni morbo – continua – per “invogliare” il viaggio e contribuire alla ripresa dell’economia legata al turismo, è necessario rendere fruibili le nostre collezioni in presenza e a distanza, anche attraverso la creazione di percorsi virtuali”. L’accesso alla Fototeca di Trieste e la consultazione del catalogo in rete (www.biblioteche.trieste.it) è libera e gratuita.
I due appuntamenti conclusivi della prima edizione di “Venti minuti con il CRAF” sono in programma, sempre con inizio alle ore 19.00, lunedì 22 giugno – ospiti il responsabile settore Cultura & Spettacoli del Gazzettino di Pordenone Lorenzo Marchiori e la fotografa Ulderica Da Pozzo – e lunedì 29 giugno. In quest’ultimo incontro dialogheranno il responsabile delle pagine Cultura & Spettacoli de Il Messaggero Veneto Oscar D’Agostino e il fotografo Alessandro Grassani, che il prossimo 3 luglio riceverà dal CRAF il Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia.
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