Mercoledì 13 luglio a Udine e giovedì 14 a Trieste omaggio a Pasolini con i Premi Ubu Fabio Condemi e Gabriele Portoghese: in scena “Questo è il tempo in cui attendo la grazia”
Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini non poteva mancare l’omaggio di FESTIL_Festival estivo del Litorale, la settima edizione organizzata a Udine e a Trieste da Tinaos, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, con il sostegno del Comune di Udine – Udinestate22 e della Fondazione Friuli, e in collaborazione a Udine con il CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e a Trieste con il Rossetti Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Mercoledì 13 luglio a Udine va in scena alle 21.00 al Teatro S. Giorgio per Teatro Contatto 40 in collaborazione con FESTIL “Questo è il tempo in cui attendo la grazia”, una biografia onirica e poetica di Pasolini attraverso le sue sceneggiature. Sempre nell’ambito di FESTIL, in collaborazione con il Rossetti Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, lo spettacolo sarà in scena anche a Trieste, giovedì 14 luglio al Politeama Rossetti – Sala Bartoli ore 21.00.
Lo spettacolo è diretto da Fabio Condemi, regista classe 1988 insignito nel 2021 del più importante riconoscimento al teatro italiano, il Premio Ubu, e interpretato da Gabriele Portoghese, attore anche lui premiato dell’Ubu nello stesso anno per la categoria Miglior attore, ed è una produzione La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello, Teatro Verdi Pordenone, Teatro di Roma -Teatro Nazionale.
Drammaturgia e montaggio dei testi sono di Fabio Condemi e Gabriele Portoghese, che scrivono: «Georges Didi-Huberman nel suo saggio “Come le lucciole” scrive: «Tutta l’opera letteraria, cinematografica e persino politica di Pasolini sembra attraversata da momenti di eccezione in cui gli esseri umani diventano lucciole – esseri luminescenti, danzanti, erratici, inafferrabili e, come tali resistenti – sotto il nostro sguardo meravigliato». I temi dello sguardo e dell’ecfrasi sono centrali in questo lavoro. Per questo motivo il materiale letterario che abbiamo scelto è tratto dalle sceneggiature. Quello che ci interessa esplorare non è il suo cinema (cioè il prodotto definitivo delle sceneggiature) ma il suo sguardo. Uno sguardo che ci riguarda, sempre».
Un omaggio sincero e profondo che emula, riconfigurandola, quella stessa passione di Pier Paolo Pasolini verso la sperimentazione di nuove forme narrative.
La drammaturgia dell’immagine è di Fabio Cherstich, mentre i filmati di Igor Renzetti e Fabio Condemi.
www.festivalestivodelitorale.com
comunicato stampa