Una serata fra musica, storia e memoria: “Parole e musica della Grande Guerra” titola l’evento musicale proposto mercoledì 5 dicembre, nella Sala Tartini di Trieste (ore 20.30) nel centenario della fine del primo conflitto mondiale. In scena il soprano Serena Arnò, accompagnato all’organo da Wladimir Matesic, per la voce recitante di Osman Daniel Spangher. Il primo conflitto mondiale rappresenta un autentico “redde rationem” dei vari nazionalismi europei, fioriti nell’ambito dei moti risorgimentali del secolo precedente. Il concerto vuole coinvolgere i presenti in una sorta di “documentario musicale”, in cui allo strepito delle armi si sostituisce la creatività dei compositori. In programma musiche di Marcel Dupré (Poème Héroïque op. 33), Hugo Wolf (da Mörike-Lieder), Max Reger (da Sieben Orgelstücke op. 145), Gabriel Fauré (En Prière), Camille Saint – Saëns (Ave Maria), Marco Enrico Bossi (da Cinque pezzi in stile libero op. 132), Marco Sofianopulo (da Tre pezzi sacri), Johann Sebastian Bach (da Notenbüchlein für Anna Magdalena Bach). Ma alle suggestioni delle note si alterneranno le parole di grandi autori e protagonisti della storia legata alla prima Guerra Mondiale: nel corso del concerto verranno infatti declamati testi e poesie di Giovanni Pascoli, del Gen. Armando Diaz, del Barone Alfred De Fries-Skene, di Giuseppe Ungaretti, di Erich Maria Remarque. La produzione viene proposta nell’ambito della Stagione dei Concerti del Conservatorio Tartini, con ingresso libero previa prenotazione. Info 040.6724911 www.conservatorio.trieste.it.
Il concerto si caratterizza per l’interazione di due “strumenti” apparentemente distanti per dimensioni e volume sonoro, ma entrambi sulla scena musicale dalla notte dei tempi: la voce e l’organo. Questa alchimia insolita suggerisce una curiosa regia: l’organo, strumento principe di cattolici e protestanti, si farà latore dell’ufficialità della Storia, descrivendo epici momenti di guerra (la rievocazione della battaglia di Verdun, resa dal Poéme Héroïque di Marcel Dupré), lo sconvolgimento per il sangue versato da tante giovani vite (cui è dedicata l’oscura e triste Trauerode di Max Reger) e la gioia ritrovata per una vittoria o comunque per la fine di un conflitto pesantissimo (Hora gaudiosa di Marco E. Bossi). La voce del soprano disconoscerà invece questi accenti per comunicare con toni sommessi di preghiera, in particolare nei brani: Gebet, En Prière, Ave Maria, In Paradisum, i testi sacri, sorretti da musica sublime che ci porteranno, come per incanto, sulla sommità di un ideale sacrario su cui meditare.
Serena Arnò svolge intensa attività concertistica come solista in Italia e all’estero (Slovenia, Croazia, Austria e Germania), partecipando ad importanti Festivals dedicati alla musica sacra. Fa parte della Cappella Civica di Trieste, la più antica istituzione culturale della città, e sostiene spesso anche le parti solistiche nei concerti e nelle celebrazioni liturgiche (trasmesse in diretta su Radio RAI Regionale). Ha inciso un CD per la Tactus, uscito recentemente, in cui ha cantato le parti solistiche nei brani corali dei compositori del ‘900 sacro a Trieste. Ha iniziato lo studio del canto iscrivendosi al Triennio Superiore presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste nella classe di Rita Susovsky. Attualmente è iscritta al Biennio Didattico di Canto sotto la guida della stessa insegnante. Wladimir Matesic è titolare della cattedra di Organo presso il Conservatorio Tartini ed è organista contitolare della Cattedrale di Bologna. Nel 1996 ha vinto il secondo premio al XVI Concorso Organistico Internazionale “Rijnstreek” di Nijmegen (Olanda), nel 2001 il Primo premio assoluto al I Concorso Organistico Nazionale “Benedetto XIII” di Gravina in Puglia e il secondo premio al XXIV Concorso Internazionale “V. Bucchi” di Roma (sez. Organo). Ha tenuto oltre 350 concerti in Italia, Francia, Spagna, Svizzera, Austria, Germania, Olanda, Inghilterra, Croazia, Polonia, Lettonia, Finlandia e Giappone. Ha inciso un CD per Carrara e due per la Tactus; un terzo CD è in fase di preparazione per la stessa etichetta discografica.
Comunicato Stampa