Sarà un viaggio musicale intenso e coinvolgente quello proposto dal recital viola-pianoforte dei talentuosi, giovani e già pluripremiati artisti Sara Zoto e Luca Chiandotto. Mercoledì 12 febbraio, alle 20.30 nella Sala Tartini del Conservatorio di Trieste (via Ghega 12), appuntamento con una nuova tappa dei Concerti 2020, attraverso pagine di Mikhail Glinka (Sonata per viola e pianoforte), Robert Schumann (Marchenbilder per viola e pianoforte op. 113) e Johannes Brahms (Sonata n. 2 per viola e pianoforte op. 120). L’ingresso al concerto è come sempre liberamente aperto alla città, previa prenotazione. Info www.conts.it

Michael Glinka è considerato il “padre” della musica russa: la sua Sonata per viola e pianoforte, scritta tra il 1825 e il 1828, rimase incompiuta. All’epoca il giovane Glinka era principalmente autore di melodie vocali, dotato come cantante oltre che come compositore. Un aspetto che emerge in particolare nel primo movimento, ricco di calore e passaggi brillanti per il pianoforte. L’intera composizione resta un importante tassello del repertorio per viola. Nei Märchenbilder di Robert Schumann si ritrova lo spirito delle storie fantastiche di gusto tedesco, ricche di simboli e di allegorie legate alle leggende popolari, la magia del suono consiste nella sua essenza espressiva. La Sonata in mi bemolle maggiore op. 120 n. 2 riporta a un Brahms nostalgico ma capace di intensità e profondità di pensiero, con soluzioni impreviste e inusitate, ombreggiature liriche alternate a scatti emotivi. Sara Zoto inizia lo studio della viola all’età di nove anni, dal 2016 e iscritta al Conservatorio Tartini di Trieste dove studia sotto la guida di Andrea Amendola, proseguendo il suo percorso di perfezionamento con Tabea Zimmerman. Ha vinto numerosi concorsi, fra i quali “Earth Songs”, “Tirana Talent”, “Ars Kosova”, “Pjeter Gaci”, “Concorso di giovani strumentisti” (UD), “Premio Citta di Padova”. Dal 2012 al 2014 ha ricoperto il ruolo di prima

viola nell’Orchestre Akademie Bochum (Germania). Ha tenuto numerosi concerti in Europa, sia come solista, che come strumentista con diversi complessi cameristici ed orchestrali come Camerata Strumentale Italiana, Orchestra Filarmonica del Teatro Verdi di Trieste, Nuova Orchestra da Camera Ferruccio Busoni, Orchestre Akademie Bochum, l’orchestra Giovanile del Montenegro. Luca Chiandotto, vincitore del Premio L. Brunelli 2018, riservato ai migliori diplomati italiani e finalista all’I. Bajic Piano Memorial Competition 2018 di Novi Sad, si e diplomato nel 2019 con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore al Biennio di pianoforte ad indirizzo interpretativo frequentando il Conservatorio Tartini nella classe di Flavio Zaccaria. Si sta perfezionando con Marian Mika presso l’Accademia Chopin di Padova. Ha partecipato ai corsi di Benedetto Lupo, presso l’Accademia di Pinerolo, di Irene Veneziano a Novara, e di Alessandro Taverna e Aquiles Delle Vigne. È stato inoltre allievo di Klaus Kaufmann all’Universita Mozarteum di Salisburgo. Si è esibito in numerose sale da concerto in Italia e all’estero, tra cui la Sala del Ridotto del Teatro Verdi di Trieste, le Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia, il Palazzo Leoni Montanari di Vicenza, il Museo di S. Caterina di Treviso, la Sala dei Giganti di Padova, la Showroom Fazioli di Milano, il Museo Civico di Radovlijca (SLO), la Comunita degli Italiani di Abbazia (HR) e la Wiener Saal di Salisburgo. Come solista ha debuttato nel

2016 con l’Orchestra del Conservatorio di Trieste, diretta da Romolo Gessi e nel 2018 ha suonato il Concerto n. 2 di Chopin con la Belgrade Symphony, diretta da Radan Jovanović.