Un concerto emozionante, che avvolgerà gli spettatori utilizzando suoni, musica e luce, immergendoli nell’atmosfera graduale e raccolta dell’alba, dai primi bagliori dell’aurora fino alla luce intensa del Sole al mattino. Si tratta dello spettacolo “Heliossea” di Alessandro Grego, una performance musicale intermediale che andrà in scena domenica 7 luglio, con inizio alle 4,28 del mattino, al Bastione Rotondo del Castello di San Giusto, e che rientra nel programma di Trieste Estate.
Organizzato in collaborazione con l’INAF, Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astronomico di Trieste, e con l’astronomo Massimo Ramella, “Heliossea” è un’opera musicale intermediale, nell’ambito del progetto “Leonardo e i suoi multipli- L’Osservatore potente dei fluidi” prodotto dall’Associazione culturale Opera Viva, ideato e diretto dall’artista Lorena Matic.
“L’intermedialità dello spettacolo” – spiega Lorena Matic – “è resa possibile da un algoritmo tradotto in musica, in cui lo spettatore è avvolto da un’onda acustica grazie alla tecnologia surround a diffusione multicanale, sviluppata all’Institute of Computer Music and Sound Technology di Zurigo. La partitura musicale, scritta appositamente per fisarmonica e violino dal compositore Alessandro Grego, il variare della luce, che lentamente svelerà il panorama su Trieste e l’influenza del rumore ambientale, renderà unica e irripetibile la performance musicale (della durata di 50 minuti) dei due artisti in scena: Manuel Figheli (fisarmonica) e Pierpaolo Foti (violino)”.
Il progetto “Leonardo e i suoi multipli-L’Osservatore potente dei fluidi” è promosso dall’Associazione culturale Opera Viva e si realizza grazie alla Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura con la collaborazione di Comune di Trieste; Comune di Monfalcone; Comune di Udine; Comune Città di Capodistria; Obalne Galerije Piran; CAN Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana Pirano; INAF Istituto Nazionale di Astrofisica Osservatorio Astronomico di Trieste; OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale; Accademia di Belle Arti G.B. Tiepolo di Udine; Bonawentura – Teatro Miela e Le Fondazioni Casali.
LORENA MATIC
Nata a Trieste dove vive e lavora. Artista che opera con diversi media – dalla fotografia al video alla performance, dalla pittura all’installazione – incentrando la sua poetica creativa sulla ricerca identitaria e sulla relazione, per mettere in scena il dialogo e lo scambio con l’altro da sé quale perno centrale di un’opera in cui la dedizione all’individuo e al sociale è a tratti venata da sottile ironia.
Ha esposto in diverse collettive e personali in Italia e all’estero, in gallerie private e presso istituzioni come la Galleria d’Arte Moderna di Udine, Ca’ Rezzonico – Civici Musei Veneziani e la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, Villa Manin di Passariano (Udine), la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Guarene Alba (Torino), il Ludwig Museum di Budapest, la Jakopiceva Galerija di Lubiana, la Galleria Loggia di Capodistria e il Museo Revoltella di Trieste, dove Matic è l’unica artista donna vivente ad avere una propria opera in Collezione.
Nel 2004 ha vinto il “Premio Fondazione Città di Trieste” – Sesto concorso Internazionale di Design “Eatable Glass ”, organizzato da Trieste Contemporanea.
Dal 2005 lavora con la Galleria Romberg Arte Contemporanea di Latina ed è ideatrice e direttore artistico del progetto Questa Volta metti in scena…, format che sottolinea lo stretto rapporto tra arte e quotidiano e prevede la partecipazione di artisti internazionali; sul fronte dell’etica sociale e della didattica con mostre, stage e un concorso, si rivolge non solo alle nuove generazioni italiane e straniere, ma alla collettività tutta.
Dal gennaio 2017 è membro della Commissione dei Civici Musei di Storia ed Arte del Comune di Trieste.
MASSIMO RAMELLA
Laureato in fisica con la professoressa Margherita Hack, dal 1981 è astronomo presso l’INAF Osservatorio Astronomico di Trieste. La sua attività di ricerca riguarda la distribuzione su grande scala delle galassie e della materia nell’universo e, in particolare, lo studio di gruppi ed ammassi di galassie, importanti sonde cosmologiche. Dal 2005 si dedica alla didattica e alla divulgazione dell’astronomia come responsabile dell’Osservatorio astronomico di Trieste per queste attività. Dal 2008 al 2015 è stato il responsabile europeo dello sviluppo del settore didattico del progetto europeo Virtual Observatory nell’ambito del quale sono stati sviluppati software e materiali didattici che permettano ai ragazzi e agli insegnanti di sfruttare a scuola i dati degli astronomi professionisti. Il sito del progetto è http://vo-for-education.oats.inaf.it.. Dal 2014 al 2017 ha presieduto il gruppo di didattica e divulgazione dell’International Virtual Observatory Alliance (IVOA). E’ co-autore del libro per ragazzi “Stelle Pianeti Galassie” con Margherita Hack per Editoriale Scienza/Giunti.
ALESSANDRO GREGO(Trieste, 1969) è compositore, sound designer e musicologo.
Studia composizione con Giorgio Gaslini, musica elettronica con Curtis Roads e musicologia presso la Scuola di Paleografia e Filologia Musicale di Cremona.
La sua opera elettronica “L’Aura – The storm” è stata scelta per la preservazione dalla Biblioteca Nazionale di Francia tra le migliaia prodotte nel mondo dal secolo scorso.
È stato ospite di diversi centri di ricerca sulla musica elettroacustica tra i quali l’IMEB di Bourges, la WDR di Colonia e l’ICST di Zurigo, collaborando per un lungo periodo con il flautista Roberto Fabbriciani nella ricerca di nuove sonorità del flauto.
Heliossea, opera intermediale nata in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica e presentata da Margherita Hack, ha inaugurato nel 2003 a Trieste l’appuntamento annuale di concerti all’alba.
La sua musica è stata eseguita nei festival e nelle più prestigiose sale da concerto nazionali ed internazionali (Mozarteum di Salisburgo, Brandeburger Theatre, Conservatorio Superiore di Musica di Malaga, Frederick Loewe Theatre di New York, teatro St.Michel di Bruxelles, Biennale Musica di
Zagabria, teatro Dal Verme di Milano, Festival “Giornate Internazionali di Musica dei Compositori” di Cracovia, Colorado State University, Festival Synthese di Bourges, Centro Tempo Reale di Firenze, etc.) da prestigiosi interpreti tra i quali ricordiamo Roberto Fabbriciani, Ciro Scarponi, Massimiliano Damerini, Quartetto “Martinu”, Paolo Pollastri, Emanuele Segre.
Per la poesia ed il rapporto musica/poesia, negli anni ha collaborato tra l’altro con la Biblioteca Nazionale di Firenze, con il Caffè letterario “Giubbe rosse” di Firenze, con il Centro Studi Biagio Marin, con l’editore Polistampa, ed altri.
Ha curato la collana di musica classica Urtext per la casa editrice Carisch di Milano.
Ha scritto musiche per sceneggiati prodotti dalla RAI, ed eseguito proprie musiche dal vivo in collaborazione col Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale.
Per il teatro ha scritto musiche e collaborato con Arnoldo Foà, Alessio Boni, Paolo Bonacelli, Vittorio Caprioli, Simone Cristicchi, David Riondino, Francesco Niccolini, Compagnia “Fattore K” di Barberio Corsetti, Manuela Kustermann, Marco Paolini, Marcello Prayer, Luciano Roman, Vito Zagarrio, Giuseppe Patroni Griffi ed altri.
Le sue composizioni sono edite dalla RAI Edizioni Musicali RaiTrade, dalla Bèrben, dalla Carisch e sono state incise per le case discografiche Phoenix, Agorà, ARTS, Urbania, AWAL, VDM Records e Tactus. Ha insegnato e tenuto seminari presso l’Università di Firenze, l’Università di Siena, la SAE School di Lubiana ed il Conservatorio “Gioacchino Rossini” di Pesaro.
MANUEL FIGHELI
Manuel Figheli inizia lo studio del pianoforte e della fisarmonica classica a 8 anni presso la scuola di musica “Glasbena matica” di Trieste. Durante il percorso di studi effettua numerosi masterclass con docenti di fama internazionale tra cui S. Hussong, M. Bijeletic, J. Rathya, M. Tagliata, A. Rucli, S, Gadžijev.
Con l’orchestra di fisarmoniche della scuola diretta da Aleksander Ipavec ha partecipato a numerosi
concorsi internazionali tra i quali Praga (2006) e Castelfidardo (2007 e 2008) vincendo il primo
premio.
Ha collaborato anche con l’orchestra di fisarmoniche “Sinthesys 4”, che sotto la guida di Claudio
Furlan ha vinto il primo premio al concorso internazionale di Praga.
Parallelamente ha intrapreso lo studio del pianoforte moderno e del jazz.
Ha approfondito lo studio del “sound design” con Federico Solazzo, dimostratore per il gruppo
“Clavia-Nord”.
Si è diplomato in fisarmonica da privatista presso il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco
Veneto e in pianoforte classico presso il Conservatorio “J. Tomadini” di Udine.
Ha inoltre conseguito la laurea triennale e specialistica in DAMS – musicologia presso l’Università di
Udine. In veste di musicologo ha pubblicato due libri e due dischi dal titolo “Così cantavano”,
raccolta di canti popolari della Val Canale.
Ha partecipato al corso di produzione musicale presso l’ente regionale “Enaip”.
Insegna pianoforte e fisarmonica presso la scuola di musica “Glasbena matica”di Gorizia e in Val
Canale.
Parallelamente all’ insegnamento, svolge un’intensa attività concertistica, spaziando in molti generi
musicali (pop, jazz, etno, classica). Collabora come fisarmonicista e come pianista in diversi progetti
musicali.
Si è esibito con Andrea Innesto, Riccardo Mori e Mauro Palermo, tutti collaboratori di Vasco Rossi.
Ha suonato con Frank London, trombettista newyorkese vincitore del grammy award per la musica
etnica.
Ha all’attivo numerose incisioni discografiche.
E’ ideatore e direttore artistico del concorso musicale internazionale “Tomaž Holmar” per pianisti e fisarmonicisti, che si svolge ogni anno a Malborghetto. Alla rassegna vi partecipano giovani pianisti e fisarmonicisti provenienti da tutta Europa.
PIERPAOLO FOTI
Nato il 4 maggio 1997 a Trieste, ha affrontato lo studio del violino già all’età di 10 anni e tuttora frequenta il Conservatorio “N. Paganini” di Genova con il maestro R. Sasso.
Ha partecipato a vari corsi di perfezionamento in Italia e all’estero con maestri di fama
internazionale, come Daniel Rowland, Iakov Zats, Massimo Belli e molti altri.
Tra i vari concerti eseguiti, ha suonato in occasione dell’intitolazione della Biblioteca d’Arte del Museo Revoltella a Sergio Molesi, ha interpretato i propri brani alla Giornata Mondiale dell’Ambiente presso il Palasport di Trieste debuttando già all’età di 15 anni tenendo anche un record del più giovane artista che abbia mai calcato il palco di Triskell, festival internazionale di musica celtica. Inoltre, ha composto le musiche per un documentario promosso dalla Pixat, il ramo della Pixar dedicato ai documentari. Conta al suo attivo già numerosi concerti e ha fatto parte di numerosi gruppi musicali suonando e componendo diversi generi: folk, tanghi, blues, rock, metal, disco, classica, alternative, pop, sperimentale, deephouse, chillhouse, musica da camera, musica- terapia e musica da film.
Tutte queste diverse esperienze sono confluite nell’attuale formazione musicale dei CrookSet, progetto di spicco dell’artista, con i quali stanno raggiungendo traguardi ambiziosi tra show sempre più importanti su palchi di rilevanza nazionale (tra cui, con la sigla ufficiale di Sanremo Rock da 3 anni con il singolo Rock Dream Symphony) e inoltre, collaborazioni e posizionamenti in classifiche internazionali.
Attualmente sta concludendo gli studi al conservatorio e studia privatamente con maestri di spicco quali Iakov Zats e Vsevolod Dvorkin. Si sta avvicinando al repertorio solistico e virtuoso del violino e contemporaneamente alla musica-terapia con Gong e campane tibetane a 432 Hz.