Ha ripreso con grande successo di pubblico e di interesse la stagione espositiva nella sede dell’Associazione “Leali delle Notizie APS” di piazzetta Francesco Giuseppe I a Ronchi dei Legionari (GO). Con una decina di opere, è stata inaugurata sabato 27 novembre la mostra di Laura Grusovin, “PUNTO DI ARRIVO”, con curatela e presentazione a cura di Eliana Mogorovich.
La mostra a Ronchi dei Legionari resterà aperta fino a sabato 8 gennaio 2022, se la situazione COVID-19 lo permetterà e osserverà gli orari di apertura della sede: lunedì-giovedì-venerdì 14:00-18:00 / martedì 10:00-14:00 / mercoledì 10:00-12:00, 14:00-19:00 / sabato 10:00-12:00.

La mostra fa parte del ciclo “Arte e Territorio”, progetto finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali ai sensi dell’art. 72 del D.Lgs. 117/2017 – Codice del Terzo Settore e realizzata con la collaborazione della Cassa Rurale FVG e della Tabaccheria Finatti.

La mostra seguirà per tutto il periodo di apertura le indicazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevedono un contingentamento degli accessi e la richiesta del Green Pass. In mostra si utilizzano dispositivi di protezione individuale, a tutela della salute dei visitatori, corrispondenti agli standard attualmente richiesti.

Sabato 27 novembre è iniziata la nuova stagione espositiva 2021-2022, in cui ha esordito la nuova consigliera dell’Associazione Leali delle Notizie e responsabile del progetto “Arte e Territorio” Eliana Mogorovich, carica ricoperta fino alle elezioni tenute la scorsa settimana da Giulia Micheluzzi.
Il vernissage ha riscontrato grande interesse di pubblico per le opere di Laura Grusovin, prima artista donna ad esporre nella sala espositiva dell’Associazione Leali delle Notizie dopo diversi anni. La curatrice Eliana Mogorovich ha affermato come l’opera dell’artista Grusovin si riallacci al surrealismo di Magritte ma affonda le sue radici nel quotidiano e umanissimo interrogativo sul senso della vita. I dubbi, le ansie, i desideri di ognuno trovano spazio nei suoi dipinti per essere trattati con la stessa cura certosina dei codici miniati medievali tanta è la perfezione dei dettagli che li compone. A bilanciare tanta precisione sono però proprio le domande che l’artista si pone, in modo quasi profetico: l’aura di incertezza evocata dai dipinti ben si colloca sullo sfondo dell’esperienza pandemica ma le opere risalgono a un periodo precedente, segno che la precarietà – accentuata da quanto ci sta travolgendo da due anni a questa parte – è in realtà insita nella condizione dell’essere umano.

Laura Grusovin è nata nel 1955 a Gorizia, città dove tuttora risiede. Quest’anno festeggia quarant’anni di pittura.
Autodidatta, predilige la tecnica ad olio su tela o tavola e tra le tecniche calcografiche, l’acquaforte.
Dai lavori di carattere figurativo dei primi anni Ottanta, Laura Grusovin passa a soggetti neo-surreali, che caratterizzeranno la sua produzione per oltre un decennio. Dopo un periodo connotato da una maggiore adesione formale alla realtà, riprende ora con decisione la rappresentazione del proprio mondo onirico e simbolico. Ha allestito più di trenta mostre personali, e partecipato a più di un centinaio fra esposizioni di gruppo, fiere d’arte e concorsi in Italia, Austria, Slovenia, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Finlandia, Belgio, Polonia, Cina, U.S.A, Bosnia – Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca.