IL VIAGGIO A REIMS
DI GIOACHINO ROSSINI
GORIZIA – PIAZZA TRANSALPINA
GIOVEDÌ 19 E SABATO 21 GIUGNO 2025
Nell’ambito del Programma Ufficiale di GO! 2025
Con il sostegno di
GO! 2025
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Io sono Friuli Venezia Giulia
Regia: Marin Blažević
Scenografie e luci: Wolfgang von Zoubek
Costumi: Sandra Dekanić
Coreografia: Lukas Zuschlag
SNG Ljubljana Orchestra
Direttore: Marko Hribernik
GO! Borderless Choir
Maestro del coro: Elia Macrì
Una coproduzione di Piccolo Opera Festival e SNG Opera in Balet Ljubljana
In collaborazione con
Rossini Opera Festival
GO! Borderless Opera Lab
Direzione Artistica di Piccolo Opera Festival
Gabriele Ribis
Biglietti disponibili su vivaticket.com da sabato 1 marzo 2025
Come nasce la nuova produzione
È già alta l’attesa per la nuova produzione de Il viaggio a Reims che animerà il programma della prima capitale europea transfrontaliera nel giugno 2025: già molte, infatti, sono le richieste di prenotazione, dall’Italia e da diversi Paesi europei, per entrambe le date previste nella magnifica e rinnovata Piazza Transalpina, dove l’opera buffa di Gioachino Rossini prenderà vita.
La genesi del nuovo allestimento de Il viaggio a Reims a cura di Piccolo Opera Festival risale a quasi quattro anni or sono, in seno ai principali attori dell’appena nominata capitale europea della cultura GO! 2025 ed è, prima di tutto, un omaggio al patrimonio storico delle due città transfrontaliere di Gorizia e Nova Gorica, con il proposito di riconoscere a esse (e a tutto il territorio regionale e transfrontaliero) il ruolo strategico e di crocevia di popoli e culture che ricoprono per secoli, sin dal 1500: il teatro musicale accolto dalle bellezze luoghi simbolici è il modo più nobile ed efficace per celebrare un luogo così importante.
Ad affiancare il sostegno di GO! 2025 è la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura che con lungimiranza ha creduto nell’efficacia del progetto e ha garantito la possibilità di realizzare la seconda replica. Inoltre, su input dello stesso assessorato e grazie al coinvolgimento dell’Assessorato a infrastrutture e territorio, ha fatto sì che la magia dello spettacolo sia ancora più affascinante e sostenibile (in linea con una delle mission primarie del Piccolo Opera Festival), mettendo a disposizione degli spettatori due apposite linee dei Treni Storici della Fondazione FS italiane – che dal 2013 custodisce e gestisce il grande Patrimonio storico delle Ferrovie: delle antiche littorine di oltre quarant’anni fa, che toccano tutte le province della regione, accompagnano alle recite il pubblico e lo riportano alla destinazione di provenienza a fine spettacolo.
Celebrando la cooperazione fra due nazioni oggi di fatto sempre più un unicum territoriale e storico, la co-produzione dell’allestimento è stata naturalmente destinata al Teatro d’opera e balletto nazionale di Lubiana, e la direzione dell’orchestra a Marko Hribernik (che qui è oggi Sovrintendente).
Sempre all’insegna dell’internazionalità è l’affidamento della regia, che si preannuncia funambolica e ricca di soprendenti intuizioni: a occuparsene è Marin Blažević, che ha appena concluso la sua carriera decennale di sovrintendente del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume, per dedicarsi alle sue attitudini artistiche (regista, drammaturgo, esperto di arti performative) sempre dettate da scelte forti e di grande personalità. Al suo fianco la costumista Sandra Dekanić – anch’ella di Fiume – che ha disegnato oltre 80 allestimenti per teatro, opera, film e oggi lavora per decine di Festival; e il light designer austriaco Wolfgang von Zoubek, da oltre 25 anni protagonista dei maggiori successi operistici nelle più importanti stagioni operistiche del mondo – da Tokyo a Salisburgo, da Roma a Madrid, da Pesaro a Montecarlo. La Coreografia è affidata a Lukas Zuschlag per dare vita, con la danza, alle irresistibili colorature rossiniane. Il coro è espressione del lavoro che Piccolo Opera Festival ha compiuto e compie in questi anni, per affiancare cantori italiani e sloveni: si tratta del GO! Borderless Opera Choir, diretto dall’eclettico maestro (oltre che didatta, accompagnatore e pianista solista) Elia Macrì. Il cast dei cantanti (ben 18 personaggi) della vivacissima opera sarà composto da giovani artisti – anche questa tra le principali mission del Piccolo Opera Festival: guardare al futuro! – che saranno scelti tra gli allievi – molti già professionisti – dei corsi di perfezionamento dell’Accademia del Rossini Opera Festival, e della GO! Borderless Opera Academy, che proprio Piccolo Opera Festival ha proposto dallo scorso ottobre a Gorizia, per cantanti e direttori di scena. Lo spettacolo sarà ripreso da RTV SLO e grazie all’intermediazione della redazione Musica e Danza poi diffuso sul circuito televisivo europeo ARTE.
L’opera
L’opera fu composta dal grande Gioachino Rossini – operista italiano d’eccellenza e in assoluto tra i più celebri della storia dell’opera – in occasione dell’incoronazione di re Carlo X di Borbone. Quello stesso re che scelse Gorizia per l’ultimo esilio e per le sue ultime settimane di vita: dopo la morte, avvenuta a Palazzo Coronini, fu sepolto nel monastero della Castagnevizza (da lui stesso scelto come perenne dimora) nella vicinissima terra slovena, che oggi ospita una cripta tutta dedicata alla famiglia reale.
Rappresentato per la prima volta al Théâtre des Italiens di Parigi la sera del 19 giugno 1825, Il viaggio a Reims, ossia L’albergo del Giglio d’oro (questo il titolo completo) va in scena per GO! 2025 esattamente 200 anni dopo la prima rappresentazione. Segnò il culmine dei festeggiamenti organizzati per l’incoronazione di Carlo X, avvenuta circa due settimane prima a Reims, sito tradizionale, di chiaro sapore medioevale, deputato alla consacrazione dei sovrani francesi.
Il debutto fu onorato dalla presenza del re e della famiglia reale. La sala del Louvois fu sfarzosamente illuminata, mazzi di fiori furono distribuiti ai presenti e un silenzio totale, quasi un incantamento, prevalse durante l’esecuzione.Il Viaggio fu il primo lavoro scritto da Rossini per la Francia. Riscosse un grandissimo successo di pubblico e di critica, tanto che negli anni ne seguirono diversi rifacimenti. Nel 1854 fu rappresentato nella capitale asburgica con il titolo di Il viaggio a Vienna, in occasione del matrimonio di Francesco Giuseppe con Elisabetta, la celebre principessa Sissi. Una straordinaria coincidenza che lega, anch’essa, l’opera di Rossini a un passato asburgico di cui Gorizia è testimone.
La partitura dell’opera fu inoltre fortunosamente ritrovata e riproposta in prima mondiale moderna nel 1984 dal Rossini Opera Festival in una memorabile rappresentazione, con regia di Luca Ronconi, direzione di Claudio Abbado, scene e costumi di Gae Aulenti.
L’opera è ambientata in un lussuoso stabilimento termale dove un gruppo di signori, ricchi esponenti delle più alte classi nobiliari provenienti da tutta Europa, sta organizzando una spedizione diretta alla cerimonia d’incoronazione del nuovo sovrano; in una serie di quadretti – intrecci d’amore, litigi, buffonerie, dileggi e riflessioni – si susseguono le brevi storie dei ben 18 personaggi.
Un’opera atipica per struttura teatrale e musicale, ritenuta uno dei più significativi capolavori del pesarese: innovativa per la forma quasi “rapsodica” (Alberto Zedda, il più grande studioso rossiniano la definisce opera – non opera) e per il messaggio che ironizza bonariamente su un quadro sociale stereotipato e – insieme – inneggia alla pace e, con non poca ironia, alla fratellanza e alla valorizzazione delle diversità. L’ambientazione nella Gorizia transfrontaliera trasforma la Stazione della Transalpina e la piazza in un palcoscenico naturale di luci e colori, di raffinatezza e, insieme, di eleganti esagerazioni di cui il Giglio d’Oro è teatro.
Un concept che corrisponde alle intenzioni che da sempre animano l’Associazione Piccolo Opera Festival, che nella sua mission intende far “camminare” l’opera al di fuori dei luoghi canonici, portandola a interagire con paesaggi, territori, contesti naturali e storici per generare valore aggiunto e avvicinare il teatro musicale a ogni tipo di pubblico.
Un’altra specificità de Il viaggio a Reims è l’estrema variabilità dei personaggi, che richiedono grande intelligenza teatrale e interpretativa e che in molti casi possono essere un’ottima possibilità per le giovani voci di mettersi in gioco. Ancora con Zedda: ”Ci sono due modi di mettere insieme una compagnia in grado di interpretare questa difficilissima opera: riunire i migliori interpreti rossiniani del mondo o affidarla a giovani disposti a lavorare lungamente insieme su questa partitura. Un cantante giovane ben motivato potrà essere buono o cattivo, mai mediocre, la peggior condizione, questa, che possa toccare alla musica di Rossini. La routine, anche raffinata, uccide inesorabilmente l’arte rossiniana; l’entusiasmo dell’immaginazione e la gioia della creazione l’animano, anche al di là di risultati tecnici”. Ancora più significativa, dunque, la scelta di collaborare con l’Accademia del Rossini Opera Festival di Pesaro dai quali attingere per alcuni dei giovani cantanti; e dall’Accademia GO! Borderless Opera Lab, attività di alta formazione che Piccolo Opera Festival ha iniziato – con prospettiva pluriennale – con grande fortuna a Borgo Castello di Gorizia, in seno alle iniziative del progetto BorGO Live, sostenuto dal Bando Borghi “Mille anni di storia al centro dell’Europa: Borgo Castello crocevia di popoli e di culture”, finanziato con fondi PNRR.
Le altre attività di Piccolo Opera Festival del 2025
Il Piccolo Opera Festival
Se Il viaggio a Reims è senza dubbio un’occasione irripetibile per affrontare un capolavoro rossiniano con il fine di raccontare – fra teatro, musica e parole – un pezzo di storia di un’area geografica ricca e articolata e un’occasione per festeggiare lo straordinario impatto della Capitale europea della cultura, l’Associazione Piccolo Opera Festival non “si ferma” a questo.
Nel periodo tra il 29 giugno e il 13 luglio (con un’anteprima dal 18 al 22 giugno) torna, infatti, il Piccolo Opera Festival, alla sua diciottesima edizione intitolata al Piacere, declinato nelle più varie forme: dalla voluttà dei sentimenti, al godimento dell’arte, della natura, dei piaceri terreni del cibo e del vino; fino alla celebrazione di figure come Casanova – a 300 anni dalla nascita – e Salieri – a 200 dalla morte – restituito anche per la sua leggendaria (quanto non realistica) rivalità con Mozart.
Due anche quest’anno, le produzioni operistiche: non può mancare, visto il tema portante, il Così fan tutte di Mozart – celeberrima opera del trittico italiano che mette in discussione amore e fedeltà: martedì 8 e giovedì 10 luglio è rappresentata al meraviglioso Teatro di Verzura del Castello di Spessa, con una nuova produzione del Piccolo Opera Festival per la direzione musicale di Federico Santi e la regia di Davide Garattini Raimondi.
L’altra produzione, in atto unico, è Rita di Donizetti un piccolo gioiello musicale, anch’esso incentrato dalle contraddizioni delle relazioni amorose e dei loro equilibri sempre precari. Recite fissate il 9 luglio a Palazzo Lantieri e l’11 luglio al Castello di Dobrovo con la regia di Anna Etusko Tsuri (che arriva a Dobrovo grazie alla collaborazione con Eu Japan Fest) e direzione musicale di Jimmy Chang. Si rinnova l’attenzione al pubblico dei più piccoli, che quest’anno godrà dello spettacolo SALT-ICE, per la regia teatrale e la musica di Ruben Zahra: un’opera “origami” per bambini dall’estetica unica, caratterizzata da sculture di carta origami per i costumi e la scenografia, realizzate da artisti provenienti da Giappone, Galles, Germania e Regno Unito. SALT-ICE coinvolge un coro di bambini e studenti di danza e artisti professionisti. Recentemente, l’opera è stata selezionata per i Young Audiences Music Awards in Norvegia.
Il resto del programma è come sempre suddiviso in diverse sezioni per oltre 20 appuntamenti – che si distinguono per le scelte dei repertori e delle location. Quest’anno tornano le Serenate in vigna (programmi dedicati alle diverse lingue del territorio eseguiti da piccoli gruppi nelle aziende agricole e cantine) e il Canto dei Colli (che, in luoghi depositari di tradizioni condivise, ospitano omaggi alle tradizioni vocali tra Mitteleuropa e Balcani). Novità sono le sezioni Musica Capitale – un omaggio a GO! 2025 che si accosta alle rappresentazioni de Il Viaggio a Reims. Infine la sezione OFF che ospita eventi fuori programma destinati alla comunità, eventi di formazione e di promozione.
Anche nel caso delle opere e di alcuni concerti, le giovani forze dell’Accademia GO! Borderless Opera Lab saranno coinvolte per alcuni ruoli e performance, nell’ottica di un proficuo e indispensabile collegamento tra formazione, esperienza e mondo del lavoro.
L’Accademia GO! Borderless Opera Lab
Sono cominciati proprio in questi giorni i corsi del secondo modulo (febbraio-maggio) dell’Accademia GO! Borderless Opera Lab, con sede a Gorizia a Palazzo Strassoldo, nuova fucina internazionale di giovani artisti e tecnici, che offre due percorsi formativi, della durata di due anni (il primo avviato lo scorso 7 ottobre e oggi in prosecuzione) tutti a titolo gratuito: un modulo di Canto – che prevede, tra le altre, lezioni di Tecnica vocale, Repertorio operistico e cameristico, Arte scenica, Fisiologia e igiene dell’apparato fonatorio, Lettura dello spartito, Studio delle dinamiche delle Agenzie e del mondo del lavoro, oltre che – in partenza a breve – masterclass specializzati su particolari compositori (tra cui Mozart e Rossini).
E un modulo di Stage Manager – Addetto Ufficio Regia e Direzione di Scena – con insegnamenti di Analisi formale e Lettura dello spartito, Storia del teatro, Storia del teatro musicale, Storia della regia teatrale, Elementi Teorici e pratici della Direzione di Scena, Corso di sicurezza sul palcoscenico.
I docenti – tutti illustri professionisti dall’esperienza pluriennale – mettono i ragazzi nella condizione di apprendere nozioni teoriche e di fare esperienza in aula, così da rendere la competenza di ciascuno quanto più completa e a 360 gradi, rispetto alle tante variabili del mestiere. Questo consente ai giovani talenti di affrontare l’esperienza lavorativa – che già diventa reale con le 200 ore di stage sul campo proposte dal corso – con maggior strumenti e consapevolezza, formando professionisti motivati e di alto livello.
Maggiori informazioni: www.goborderlessoperalab.eu
Associazione Culturale Piccolo Opera Festival APS
c/o Castello di Spessa
Via Spessa, 1 – 34070 Capriva del Friuli (GO)
tel. +39 389 0295464
e-mail info@piccolofestival.org
www.piccolofestival.org
Gabriele Ribis / Direzione artistica
Maja Humar / Amministrazione
Tanja Gentilini / Segreteria Organizzativa
Paolo Vitale / Responsabile tecnico
Vanessa Codutti / Segreteria di Direzione e Coordinamento Accademia
Stefania Zanor / Fundraising e sviluppo del pubblico Gruppi
Francesco Furlan Design / Grafica e web
Clara Giangaspero / Comunicazione e Referente Media Italiani
Rossana Paliaga / Referente Media Sloveni
Rebecca Sillani / Social Media
comunicato stampa