
Dagli anni Ottanta ha girato il mondo, prima con Avery Sharpe al contrabbasso e Louis Hayes alla batteria, poi con una serie quasi infinita di gruppi. Proprio l’eclettico bassista Avery Sharpe, musicista classe 1954 di solida fondazione, che lo ha accompagnato per oltre vent’anni in innumerevoli band, si è messo alla guida di questa formazione di “all stars” internazionale e intergenerazionale. I McCoy Legends non sono soltanto un tributo a un maestro e alla sua eredità musicale, ma un ensemble davvero in grado di catturare la vastità e la diversità del suo repertorio e del suo catalogo. McCoy Legends sono Antonio Faraò (pianoforte), Chico Freeman (sassofono), Ronnie Burrage (batteria) e Steve Turre (trombone).
Dopo la presentazione del libro Kappa Vu svoltasi martedì, andrà invece in scena alle 19.30 al Teatro Sangiorgio il progetto “My name is Nina”, produzione Euritmica. Lo spettacolo racconta con parole, musica e immagini una parte di Nina Simone poco conosciuta ai più. Il ritratto di una donna, artista e combattente, tra brani originali e pezzi scritti da altri autori, che Nina cantava nei suoi innumerevoli concerti in tutto il mondo, durante una vita forsennata, difficile, piena di sfruttamento, solitudine e disagio interiore.
A dare voce alla cantante del North Carolina è una delle vocalist più eclettiche della scena jazz regionale, Graziella Vendramin, accompagnata da Alessandro Scolz al pianoforte, Romano Tedesco al contrabbasso e Emanuel Donadelli alla batteria. Nelle vesti di narratore ed autore dei testi dello spettacolo, raccolti e pubblicati nel libro edito da KappaVu, ci sarà lo scrittore Valerio Marchi.
La giornata al festival inizierà con un nuovo appuntamento del ciclo Udin&Jazz Talks. Alle 18.00 allo Spazio35 il docente e scrittore Marco Maria Tosolini presenterà il suo libro “Il suono di Pan”. Il programma completo di Udin&Jazz è consultabile su www.euritmica.it
Comunicato stampa