
Tanti anni fa, nella giungla dell’India, la pantera Baghera in mezzo ai versi degli animali, come il barrito degli elefanti, il ruggito delle tigri, ma anche il pigolio dei pulcini, sentì un suono nuovo: era il pianto di un bambino, un cucciolo d’uomo, come quelli che aveva visto al villaggio degli uomini. Baghera, che era una pantera saggia, affidò il cucciolo d’uomo al branco dei lupi guidato da Akela, salvandolo dalle grinfie della tigre Shere Khan. Il piccolo venne chiamato Mowgli e crebbe con i lupi. L’orso Baloo divenne suo maestro e amico e lo iniziò alle leggi della giungla. Ma oggi Shere Khan è tornato e reclama la sua preda. Mowgli non è più un bambino, è cresciuto e deve fare i conti con sé stesso, riconoscere la sua vera identità. Riuscirà Mowgli a sconfiggere Shere Khan? E soprattutto, riuscirà a lasciare la giungla e a trovare il suo posto tra gli umani?
Mercoledì 31 luglio la Fondazione Aida ripercorrerà la storia di Cipì, un esuberante passerotto con tanta voglia di esplorare il mondo. Fin dalla nascita il nido gli sta stretto e il desiderio di conoscere il mondo è sempre più forte di qualsiasi prudenza. Questa sua ribellione lo porta a misurarsi con grandi esperienze e imprese: scopre le bellezze della natura e il valore dell’amicizia, impara a difendersi dai pericoli e a lottare sempre per la verità.
Chiuderà Verdi d’Estate mercoledì 7 agosto I tre porcellini, nella versione de I Guardiani dell’Oca. In un crescendo di emozioni e colpi di scena il lupo cercherà in tutti i modi di raccontare la storia tradizionale, ma dal suo punto di vista.
Comunicato stampa