L’Accademia Nico Pepe in questa intensa settimana è presente sulle scene con tre appuntamenti di prestigio. Si comincia giovedì 6 giugno alle ore 18:30, nell’ambito delle iniziative della Notte dei Lettori, siamo felici di presentare Les mouches d’automne lettura scenica a cura di Paola Bonesi docente di Lettura Espressiva alla Nico Pepe. Venerdì 7 giugno alle ore 18:00 con Dov’è la parata accogliamo i frutti sempre ricchi di suggestioni, di incroci tematici rivelatori e sorprendenti del percorso di lezioni svolte da Elena Bucci, nostra preziosa ospite in queste giornate.
Sabato 8 giugno alle ore 11:30 si terrà l’incontro Giovanna Marini. Appunti di un testo un omaggio alla compositrice romana scomparsa l’8 maggio scorso. L’evento vede la partecipazione di quanti in Friuli hanno avuto il privilegio di conoscerla e collaborare con lei.
Giovedì 6 giugno alle ore 18:30, presso la sala Oratorio del Cristo, sede Nico Pepe
Les mouches d’automne
Lettura a cura di Paola Bonesi – docente di Lettura Espressiva – con gli allievi del terzo anno di corso.
L’accompagnamento musicale è a cura di Alan Malusà Magno con gli allievi del secondo anno di corso. “Les mouches d’automne” di Irène Némirowsky
Come si vive, quando la storia esce dai libri e si accanisce sulla pelle delle persone trasformandone l’esistenza?
Come ci si adatta a una vita da esuli, sradicati dalla propria terra, dalla lingua materna, da quello che si era?
Nel romanzo breve “Come le mosche d’autunno” Irène Némirowsky, scrittrice russa francofona, affronta il tema del rovesciamento del mondo quotidiano, dell’esilio e del difficile adattamento alle nuove condizioni. La trama, che ha spunti autobiografici, racconta la parabola dei Karin, una ricchissima famiglia russa in fuga verso l’Europa per sfuggire alla Rivoluzione d’ottobre. Il punto di vista è quello della vecchia balia, disorientata dal quel nuovo mondo, senza più padroni né figli da allevare, senza il freddo, la neve e il gelo della sua amata Russia.
C’è una nostalgia più terribile di quella per la patria perduta: quella per una patria che non esisterà mai più. In scena: gli allievi del terzo anno: Michelangelo Baradel, Marcello Ciani, Diletta Cofler, Luca Galardini, Vincenzo Giordano, Leonardo Rigato, Simone Sbordi, Martina Spartà, Raffaella Valente, Susanna Zoccali; e gli allievi del secondo anno: Giulio Bianchi, Silvia Cerchier, Iacopo Cesaria, Alvise Colledan, Erika Maria Cordisco, Massimo Filoso, Federica Garbarini, Santi Maccarrone, Andrea Monteverdi, Siro Pedrozzi, Sara Volpi, Sara Wegher.
Venerdì 7 giugno alle ore 18:00, presso la sala Oratorio del Cristo, sede Nico Pepe
Dov’è la parata
Dov’è la parata? Lezione aperta a cura di Elena Bucci con gli allievi del secondo corso.
Dalle note di regia di Elena Bucci… << Dov’è la parata? >> Un esperimento tra improvvisazione e scrittura scenica
Elaborazione drammaturgica da testi sul teatro di Anton Cechov, Gordon Craig, Luigi Pirandello, Franca Rame, lettere e testimonianze di attrici e attori come Marta Abba, Sarah Bernhardt, Eleonora Duse, Emma Gramatica, Giovanni Grasso, Ettore Petrolini, Adelaide Ristori, testi originali, canzoni popolari.
Per due volte un giovane uomo straniero con lo sguardo strano e le ciabatte è entrato nella palestra. Prima ha chiesto se qualcuno parlasse tedesco e Alvise ha detto ‘ich’. Chiedeva: dov’è la parata? La seconda volta è entrato più sicuro, chiedendo con la stessa intensità: dov’è quello che parla tedesco? Dov’è la parata?
Ci ha spaventato e inquietato, ma abbiamo sentito che dovevamo accoglierlo, anche se qualcuno ha detto ‘no, no, no, con l’abbraccio che il teatro deve a tutti coloro che chiedono di entrare. Quando abbiamo immaginato un titolo per questa prova aperta abbiamo pensato a lui, alla domanda, al pubblico che cerca la parata, cerca il teatro, ma forse non sa di cercarlo e nemmeno dove trovarlo, proprio come noi non sappiamo come, dove, quando incontreremo il nostro pubblico.
Dov’è la parata è la nostra domanda del presente, per non dire: serve il teatro? Come? Può rendere migliori gli esseri umani, la vita, il mondo?>>
Elena Bucci
Attrice, regista, autrice, ha fatto parte della compagnia di Leo de Berardinis partecipando a molti spettacoli, da Re Lear ad Amleto, da I Giganti della montagna a Il ritorno di Scaramouche. Fonda con Marco Sgrosso la compagnia Le Belle Bandiere, per la quale crea progetti e spettacoli spaziando da scritture originali a drammaturgie classiche e contemporanee, da commistioni tra diversi codici artistici, a eventi per il recupero di spazi dimenticati. Ha diretto e interpretato opere di Shakespeare, Brecht, Ibsen, Goldoni, Sofocle, Cechov, Euripide, Dorfman, Laclos e, con grosso, progetti originali e testi di Plauto, Pirandello, Pinter, Moliere, Ionesco, Bernhard. E’ autrice e interprete di drammaturgie originali spesso intrecciate alla musica. Collabora tra gli altri con Centro Teatrale Bresciano (dal 2005), Emilia Romagna Teatri, Ravenna Festival (dal 2003), Teatro Stabile di Napoli, Teatro Metastasio. Ha registrato spettacoli per Radio e Televisione Italiana. Ha ricevuto il Premio Hystrio-ANCT, il Premio Eleonora Duse, due Premi Ubu come migliore attrice protagonista e non protagonista e, per la compagnia, il Premio ETI Olimpici del Teatro, il Premio Hystrio Altre Muse, il Premio Viviani.
Sabato 8 giugno alle ore 18:30, presso la sala Oratorio del Cristo, sede Nico Pepe
Giovanna Marini. Appunti di testo.
Sabato 8 giugno alle ore 11:30, all’Oratorio del Cristo si ritroveranno quanti in Friuli hanno conosciuto e collaborato con Giovanna Marini.
La compositrice romana è mancata l’8 maggio scorso all’età di 87 anni. È stata una figura di primo piano nella cultura italiana dagli anni 60 ad oggi. Nata da una famiglia di musicisti, prima diplomata in Italia in chitarra e perfezionatasi fra l’altro con André Segovia, ha sposato fin dai primi anni 60 la musica popolare e di impegno. Successivamente ha diversificato la sua attività fra la didattica, la ricerca nell’ambito della cultura orale e la composizione per cinema, teatro e per la sua originale formazione di quartetto vocale. Ha calcato le scene di mezza Europa ed è anche ricordata per essere salita in testa alla HitParade italiana nel 2004 con un disco realizzato assieme a Francesco De Gregori.
I suoi rapporti con il Friuli sono stati molti frequenti e fruttuosi. Grazie all’illuminante incontro con Pier Paolo Pasolini comincia a frequentare, attraverso le sue poesia della “Meglio Gioventù” e della “Nuova Gioventù”, la lingua friulana. Con le musiche di scena del pasolinano “Turcs tal Friul” vince anche il Premio Ubu quale miglior musica di scena nel 1996. Da allora la sua presenza in Friuli diventa costante anche perché viene prodotta e pubblicata dall’etichetta udinese Nota di Valter Colle. Nel 2006 le viene conferito il Premio Nonino. Oltre ai numerosi spettacoli che hanno fatto frequentemente tappa in Regione, si ricordano i seminari e gli incontri che l’hanno vista presente soprattutto in Accademia Nico Pepe dal 2003 al 2016.
Sabato verrà ricordata da chi l’ha conosciuta e frequentata in Friuli. Si tratterrà di un ricordo collettivo cementato da memorie ed esperienze condivise.
Hanno dato l’adesione, oltre a Claudio De Maglio, direttore dell’Accademia Nico Pepe, Massimo Somaglino, già attore nei Turcs tal Friul e attuale direttore artistico dello “Stabil furlan”, Gualtiero Bertelli, cantautore veneziano che ha condiviso con la Marini molte esperienze fin dagli anni ’60, Valter Colle, produttore ed editore di Giovanna Marini, Flavia Leonarduzzi, presidente del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, Antonella Nonino, imprenditrice, Alberto Chicayban, musicologo, Angelo Battel, Nicoletta Oscuro, il coro La Tela, Gianni Cianchi, Gianpaolo Carbonetto, a cui si aggiungeranno quanti vorranno ricordarne l’insegnamento e l’esempio. L’iniziativa fa parte del programma di Udinestate promosso dall’amministrazione comunale.
Comunicato stampa