Non si può dire che il tempo non abbia impensierito un po’ il numerosissimo pubblico accorso. Nemmeno un’ora prima un temporale con secchiate d’acqua ha travolto l’area di Lignano. Poi però i nuvoloni minacciosi, quasi per la forza imponente della musica, stazionano intorno all’area della Beach Arena e lì restano quasi per rispetto all’evento, per il resto della serata, fornendo al contempo un venticello fresco che delizia ancora di più l’ascolto del concerto di Francesca Michielin il penultimo concerto del 2640 Tour che l’ha portata in giro per numerose belle località tutte italiane a presentare il nuovo album appena uscito e le hit della sua giovane carriera musicale. L’effetto fumo non ha vita facile ma la scenografia di luci è molto bella, semplice ma di alto impatto. Sale sul palco carica insieme alla sua band formata da tre ragazzi, il chitarrista Eugenio Cattini, il bassista Luca Marchi e il batterista Maicol Morgotti. Siamo sotto i trent’anni di età media. Francesca parte con Tropicale dal sound fresco tanto per restare in tema, con elettronica e suoni classici che si mixano perfettamente con la sua bellissima voce. Il suo timbro inconfondibile esce potente e pulito sovrastando la musica come giusto che sia per un concerto di musica cantata. Ovvio, ma la sua voce arriva chiara e diretta al pubblico che negli ultimi cinque minuti pre concerto riempie in ogni posto lo spazio della Beach Arena sperando nella clemenza del meteo. Scelta perfetta Non ci sarà una sola goccia di pioggia a rovinare il concerto della cantante di Bassano del Grappa. Un’ora e mezza di musica compresi i bis dove spiccano le canzoni che l’hanno lanciata dal giorno della vittoria di XFactor ad oggi. Nessun grado di separazione, Distratto, Vulcano, Tutto è magnifico per citare quelli più squarciagolati dal pubblico, uniti ad altre diciotto canzoni che vengono eseguite perfettamente dalla band e da lei, vulcanica strumentista tra percussioni, basso, special effects, pianoforte e voce. Parla quel tanto che basta, con la genuinità che la contraddistingue da quando l’abbiamo conosciuta nel famoso format televisivo, elargendo proclami filosofici classici delle persone che diventano grandi e vogliono raccontarlo al mondo intero. I messaggi sono profondi e ben formulati e ben vengano vista la presenza di spettatori di ogni età. Un ripassino non fa mai male. Scorre così lieve il concerto di Francesca Michielin che, secondo i canoni degli spettacoli live, si conclude con i bis. Sembra finita? Per la maggior parrte del pubblico che si avvia all’uscita si, ma per chi si ferma (non tantissimi) arriva la sorpresa. Due canzoni in acustico in mezzo a loro, sostenuta dalla band con chitarra, ovetto e cori, e i selfie e autografi prima di andare via e salutare tutti. Fa piacere sapere che c’è ancora rispetto e sensibilità nei confronti di coloro che determinano il successo o meno di un’artista. Grazie Francesca Michielin per il bellissimo concerto, grazie a Lignano per averlo offerto gratuitamente e grazie a Live Nation per la sua organizzazione di eventi importanti nella nostra regione.
© Massimo Cum per instArt