Nemmeno Enoarmonie si è sottratta al diluvio di celebrazioni per il centenario della nascita del regista riminese Federico Fellini nato, appunto, nel 1920 nell’unico modo possibile per una stagione concertistica, celebrando l’autore di riferimento delle musiche dei suoi più celebri film: Nino Rota.

Enfant prodige della composizione, i suoi primi lavori li scrive a 12 anni, fu allievo di alcuni fra i più illustri compositori italiani, Pizzetti e Casella sopra tutti, non fu solo compositore di musica per film, la prima colonna sonora la scrisse a soli 22 anni, ma anche compositore di musica da camera, sacra, sinfonica e operistica. Un compositore a tutto tondo quindi, del quale però Gli Archimedi e il flautista Giuseppe Nova, protagonisti dell’affollato concerto a Villa Martinengo di Soleschiano, hanno riproposto le musiche da film più significative del compositore milanese. Felliniana 100, questo il nome dato allo spettacolo, ha adottato un format piuttosto originale: suonare le musiche dei più noti film di Fellini musicati da Rota (La Strada, Amarcord, I Vitelloni, Le notti di Cabiria,  I clowns, La dolce vita, Giulietta degli spiriti e Otto e mezzo) debitamente  arrangiate per trio d’archi (Andrea Bertino al violino, Luca Panicciari al violoncello, Giorgio Boffa al contrabbasso) e flauto (Giuseppe Nova)con sullo sfondo la proiezione di sequenze dei film di Fellini citati. Naturalmente, e qui siamo nella particolarità di Enoarmonie, esecuzioni precedute dalle sinestesie dell’enorelatore di turno, in questo caso il vignaiolo Ico Turra che presenta una Barbera d’Alba DOC Dominae 2018 e un Nebiolo d’Alba DOC Brumo 2018 della Cantina San Silvestro Novello in provincia di Cuneo, accostati alle musiche di Rota  da comune pluralità di influssi e complessità di struttura.

Di particolare pregio appaiono gli arrangiamenti che esaltano la bravura degli esecutori e in particolare il virtuosismo del flautista Giuseppe Nava, ormai vecchia conoscenza del pubblico friulano. Insomma, un concerto di estrema piacevolezza quello degli Archimedi con Giuseppe Nava, che il pubblico ha salutato alla fine con calorosi applausi coronati da un bis, anch’esso felliniano.

© Sergio Zolli per instArt