CASARSA DELLA DELIZIA: IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DI PIER PAOLO PASOLINI
INTITOLATA SALA TEMATICA NELLA NUOVA BIBLIOTECA

Oggi 5 marzo, data della nascita 100 anni del grande intellettuale, è stata intitolata a Pier Paolo Pasolini la prima sala tematica della nuova Biblioteca civica di Casarsa della Delizia, che sta prendendo forma nella restaurata barchessa di palazzo Burovich de Zmajevich, sede municipale. La sala ospita 500 tra libri di e su Pasolini: proprio rileggere in questa giornata uno scritto o un verso pasoliniano è stato l’invito della sindaca Lavinia Clarotto nella sala consiliare prima del taglio del nastro. Con lei il precedente bibliotecario Marco Salvadori, che ha ripercorso  l’excursus di questi anni per recuperare il palazzo e la memoria pasoliniana e l’attuale bibliotecario Massimo Milan che ha ricordato come la sala sia aperta a tutta la comunità. Con loro, nel seguente taglio del nastro, anche l’assessore alle Politiche culturali e del territorio Fabio Cristante, che ha lavorato al programma di celebrazioni pasoliniane che proseguirà lungo il 2022.
La nuova biblioteca sarà poi aperta al pubblico il 21 marzo, a conclusione del trasloco in corso dei circa 36 mila volumi dall’attuale sede di via XI febbraio all’attuale.
“Onoriamo così – spiegano la sindaca Lavinia Clarotto e l’assessore alle Politiche culturali e del territorio Fabio Cristante – la memoria del nostro concittadino poeta, scrittore, regista e intellettuale. Una voce, la sua, che non ha mai smesso di risuonare forte nell’analisi della società e che proprio in occasione del centenario è fondamentale andare a rileggere, anche perché il suo pensiero ci può aiutare a capire i giorni difficili che stiamo vivendo. Una voce, che ha cantato e raccontato la nostra terra e la nostra lingua friulana, in versi e testi che fanno parte della nostra storia di comunità”.
“Jo i nas ta l’odòur che la ploja, a suspira tai pras, di erba viva”: questo verso di Pasolini caratterizza il programma degli eventi della Città di Casarsa della Delizia – Assessorato alle Politiche culturali e del territorio insieme al Centro Studi Pasolini e in collaborazione con la Pro Casarsa della Delizia e Fondazione Pordenonelegge prevede altri appuntamenti. La frase è stata riportata nella macchina da scrivere che arricchisce la sala dedicata a Pasolini, sotto un suo ritratto fotografico firmato dal maestro Elio Ciol.

comunicato stampa