GIOVEDI’ 21 MARZO, AL TEATRO S.GIORGIO DI UDINE PER CONTATTO 37
SE NON SPORCA IL MIO PAVIMENTO – UN MÈLO
LO SPETTACOLO PRODOTTO DAL CSS, SCRITTO E DIRETTO DAL REGISTA PALERMITANO GIULIANO SCARPINATO ISPIRATO AL CASO DEL DELITTO DELL’INSEGNANTE PIEMONTESE GLORIA ROSBOCH PER MANO DI UN SUO STUDENTE.
UN DISCORSO SUL NARCISMO DELL’ADOLESCENZA, IMMERSO IN UN’ATMOSFERA DA MELODRAMMA SUGLI INGANNI DELL’AMORE.

Sarà al Teatro S. Giorgio di Udine, ospite per una sera della stagione di Contatto 37, giovedì 21 marzo (inizio ore 21.00), Se non sporca il mio pavimento (un mèlo), il nuovo lavoro teatrale scritto (con Gioia Salvatori) e diretto dal regista palermitano Giuliano Scarpinato.
Se non sporca il mio pavimento – una delle nuove produzioni CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, appena presentata al Teatro Bellini di Napoli e al Teatro Filodrammatici di Milano – si ispira a un recente caso di cronaca nera italiana, il delitto, nel gennaio 2016, di un’insegnante torinese, Gloria Rosboch per mano di un suo studente minorenne e di un suo complice e amante.
Se non sporca il mio pavimento – una delle nuove produzioni CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, appena presentata al Teatro Bellini di Napoli e al Teatro Filodrammatici di Milano – si ispira a un recente caso di cronaca nera italiana, il delitto, nel gennaio 2016, di un’insegnante torinese, Gloria Rosboch per mano di un suo studente minorenne e di un suo complice e amante.
Protagonisti di Se non sporca il mio pavimento sono dunque – trasfigurati dalla cronaca di quei fatti reali – Gioia Montefiori (interpretata dall’attrice Francesca Turrini) un’ insegnante di sostegno di 47 anni, che vive con l’anziana madre (impersonata, in video, da Beatrice Schiros) nella casa di famiglia; Alessio Benedetti, uno studente di 17 anni, con 12 profili su Facebook, che sogna una società di servizi ad Antibes (in scena è Michele Degirolamo). Cosimo Comes (nel ruolo, l’attore Gabriele Benedetti), infine, è un parrucchiere di 54 anni, ha un salone di bellezza chiamato “Armonya” e un cane di piccola taglia che fa sogni premonitori. Diventano loro, i protagonisti di un mèlo di provincia dalle tinte fosche, una favola noir fatta di rimozioni fatali, bugie sapienti, specchi e umori cangianti; e soprattutto di fantasticherie, latitanze dalla realtà, rese scenicamente attraverso un dispositivo multimediale a cui contribuiscono, per le scene, Diana Ciufo, per il progetto video, Daniele Salaris, per le luci, Danilo Facco, e i costumi di Giovanna Stinga.
Giuliano Scarpinato dirige nuovamente uno spettacolo per il pubblico adulto, dopo il successo di creazioni per il teatro per ragazzi come Fa’afafine, storia di un bambino che ancora non si riconoscere in un’identità di genere, e Alan e il mare, elegia in memoria del bimbo siriano Alan Kurdi, annegato sulle coste della Turchia mentre fuggiva dalla guerra assieme al padre.
Se non sporca il mio pavimento trova nuovamente ispirazione nella cronaca dei nostri tempi per trovare un respiro più universale nelle risonanze con il mito di Eco e Narciso, nelle atmosfere del melodramma dei film di Fassbinder, nell’apatia sentimentale di un testo come “Pezzo di cuore” di Heiner Müller, in un discorso sulle fragilità dell’adolescenza, età esistenziale dove possono maturare disturbi narcisistici della personalità.
“Il delitto Rosboch – spiega Giuliano Scarpinato – è una vicenda che mi impressionò, oltre che per l’intreccio, per la forza archetipica dei suoi personaggi. Mi sembrò subito, quando la prima volta ne lessi, che in quella provincia piemontese fatta di supermarket, tubi catodici e fughe nei social, si fosse incarnato bizzarramente, attraverso Gloria Rosboch e il suo giovane seduttore Gabriele Defilippi, il mito di Eco e Narciso. La ninfa dannata da Afrodite ad amare non corrisposta fino alla consunzione delle carni e il giovinetto perduto nella propria immagine riflessa sono scolpiti da Ovidio nelle Metamorfosi, quello che Vittorio Sermonti definisce “il poema dell’adolescenza come esperienza della labilità e vulnerabilità dell’identità, mentre il tuo corpo non fa che cambiare, che cambiare te stesso sotto i tuoi stessi occhi. E tu non sai più chi sei.”
Al termine dello spettacolo, Giuliano Scarpinato e la sua compagnia incontrano il pubblico. Conduce Alberto Bevilacqua.
La tournée dello spettacolo, dopo Napoli, Milano, Udine, prosegue il 23 marzo al Teatro Kismet di Bari, dal 15 al 18 aprile al Teatro al Vascello di Roma, dal 30 maggio al 1 giugno al Teatro Libero di Palermo.

BIGLIETTERIA TEATRO CONTATTO: prevendita al Teatro Palamostre, piazzale Paolo Diacono 21, da lunedì a sabato ore 17.30 – 19.30 tel +39 0432 506925, biglietteria@cssudine.it, www.cssudine.it – Prevendita online sul circuito Vivaticket.
La biglietteria del Teatro S. Giorgio giovedì 21 marzo apre alle ore 20.

comunicato stampa