Il sommo Poeta, padre della nostra lingua, quest’anno celebra i suoi 700 anni dalla sua scomparsa. La sua innovazione si riflette nella lingua scritta e parlata che oggi usiamo per comprenderci. Il ripetersi di circostanze che si specchiano con quelle di Dante Alighieri ai suoi tempi, dove lui è costretto ad esiliare dalla sua città natia per colpa degli eventi circostanti, diventa così presente nel nostro momento storico dove siamo costretti ad abbandonare i teatri per trovare altre vie dove raccontare la memoria ed le emozioni. Così il CSS ha pensato di riportare il pensiero a quel tempo dove tutto è iniziato per la nostra lingua e la nostra narrazione, con l’eleganza di una lingua volgare che tra parole ed emozioni possiamo continuare a tenere viva grazie all’innovazione tecnologica. Il ruolo del teatro è quello di ricordare, raccontare e far riflettere perché nulla vada perduto. Così questo nuovo progetto, premiato tra i primi 100 dal Comitato nazionale per le celebrazioni dantesche, attraverso nuovi orizzonti virtuali avrà nuova linfa e continuerà a far parte del nostro cammino in questa speriamo momentanea selva oscura.

© Massimo Cum per instArt

 

D’ante litteram – Dante Alighieri nostro contemporaneo è il progetto ideato dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG nell’anno in cui tutto il Mondo ricorda la figura di Dante Alighieri, a 700 dalla morte del sommo poeta.

Nel 2020 il progetto del CSS è stato valutato positivamente dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dantesche del MIC – Ministero Italiano della Cultura, presieduto dal filologo Carlo Ossola, ha ricevuto un contributo che sosterrà in parte la sua realizzazione ed è stato inserito nel palinsesto dei 100 migliori progetti italiani selezionati presentato pochi giorni fa dal Ministro Dario Franceschini a Firenze.

Il progetto si realizza inoltre anche con il sostegno di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che ha dedicato la sua tematicità annuale alle celebrazioni dantesche, Fondazione Friuli, LAC Lugano Arte e Cultura, e grazie alla collaborazione con Università degli Studi di Udine, Comune di Udine – Biblioteca Civica Joppi, Fondazione Villa De Claricini.

D’ante Litteram– Dante Alighieri nostro contemporaneo è progettato con la consulenza scientifica di Andrea Tabarroni, professore ordinario di Storia della Filosofia Medievale all’ Università degli Studi di Udine, e si articolerà nel corso dell’intero 2021, da marzo a dicembre, con spettacoli, laboratori teatrali, reading, incontri con studiosi, giornalisti e numerosi artisti multimediali. 

Il dialogo vivo e ininterrotto tra l’opera di Dante e i contemporanei di ogni tempo dà origine per il CSS ad un progetto ampio e articolato, con un interesse specifico per l’eccezionale vitalità, attualità e forza suggestiva che l’opera del Sommo poeta può esercitare sulle nuove generazioni e sui cittadini di ogni età.

Come teatro di innovazione, il CSS ha voluto articolare il progetto D’ante Litteram  attraverso le forme e i linguaggi del contemporaneo, consentendo alla materia letteraria di emergere attraverso i media del presente per parlare in modo più diretto sia ai ragazzi e ai giovani, che al pubblico più ampio, esaltando in modo ancora più evidente la contemporaneità e attualità dell’opera dantesca.

Gli incontri saranno multimediali, gli spettacoli e i laboratori saranno realizzati attraverso gli strumenti del teatro partecipato, della realtà virtuale, dell’uso del video e del live video, della multivisione, della musica, sempre nel rispetto della lettera originale di Dante.

 

Il progetto si avvia il 25 marzo 2021, in una giornata simbolica come il Dantedì – Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, con un’iniziativa realizzata in collaborazione con la Biblioteca Civica Vincenzo Joppi di Udine, con l’Associazione Pierluigi Cappello e la rassegna Teatro nei Luoghi 15/Prospettiva T.
Il Dantedì viene festeggiato a Udine con il reading D’ante litteram – lettura dei canti 3, 5 e 26 dell’Inferno,un fortunato format a cura del teatrino del Rifo, con protagonisti gli attori Manuel Buttus, Rita Maffei e Giorgio Monte che sarà visibile nel corso di una diretta sulla pagina FB della Biblioteca Civica udinese, a partire dalle ore 18.00.   

Per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, il teatrino del Rifo riprende un lavoro che creò insieme a Pierluigi Cappello, il poeta italiano di origine friulana, scomparso prematuramente quattro anni fa, a cui sono stati attributi i maggiori riconoscimenti nazionali, come il Premio Montale 2004, il Premio Bagutta 2007 ed il Premio Viareggio-Rèpaci 2010 per la poesia.
D’Ante Litteram è una performance costruita sulla “lettura dantis” dei tre noti canti  – il terzo, con l’ingresso all’Inferno di Dante e della sua guida Virgilio, il quinto dedicato allo struggente amore dannato fra Paolo e Francesca e  il celeberrimo ventiseiesimo, con il folle volo di Ulisse assetato di conoscenza.
Pierluigi Cappello era solito “chiosare” e intercalare i tre reading con personali analisi esegetiche, che illuminavano la sostanza e il cuore più autentico della lirica dantesca. Di quei commenti resta oggi undocumento preziosissimo: un video commento che il poeta registrò anni fa per accompagnare una delle repliche del reading, in sua assenza.

L’Università degli Studi di Udine promuoverà sotto la guida del prof. Andrea Tabarroni un programma diSeminari danteschi performativi, dove approfondimenti teorici di studiosi ed esperti danteschi si compendiano con letture e performance animate da registi, attori e artisti multimediali del CSS, aperti alla partecipazione degli studenti universitari e ai cittadini.

“L’opera di Dante e in particolare la Commedia – chiarisce il prof. Tabarroni – è un’”opera mondo” : il suo autore ci invita ad entrarci, ad abitarla, anche come lettori contemporanei. La Commedia può diventare quindi l’oggetto di una immersione totale, di una vera e propria esperienza, anche di natura fisica. E in questa prospettiva, l’esperienza teatrale è un veicolo eccezionale per approfondire la conoscenza dell’opera dantesca, un mezzo per attivare la percezione cognitiva e le visioni che Dante suggerisce”.

D’Ante Litteram – Dante Alighieri nostro contemporaneo proseguirà con due progetti di produzione del CSS:
Il primo progetto  – una co-produzione CSS Teatro stabile di innovazione e LAC Lugano Arte e Cultura – si intitola Nel mezzo dell’inferno, uno spettacolo che si avvicina alla Commedia dantesca con l’impiego di una tecnologia innovativa come la RVI – Realtà Virtuale Immersiva a supporto e in interazione con le arti performative.  

Il progetto drammaturgico dello spettacolo è di Roberta Ortolano e Fabrizio Pallara, quest’ultimo anche regista dell’opera.
“Dante scrive l’Inferno mentre è immerso nell’esperienza straniante e dolorosa dell’esilio, lontano da casa e gravato dal peso dell’ingiustizia. – spiega Fabrizio Pallara – Ed è proprio questo passaggio nella scrittura e nella vita che gli permette di elevarsi, di conquistare un nuovo equilibrio con sé stesso e con il mondo, una nuova dimensione della conoscenza. Il poeta inventa così la possibilità di creare un altro mondo, speculare e connesso a quello reale, nel quale l’io possa fare un’esperienza diretta di evoluzione e trasformazione: è così che prende avvio la letteratura moderna”.

Allo stesso modo in questo progetto teatrale ed esperienziale si è scelto l’uso della tecnologia della RVI  – Realtà Virtuale Immersiva per mettere lo spettatore a contatto con la possibilità di un altrove, di una dimensione fantastica, che non sia però alternativa e dissociata da quella reale, ma a questa interconnessa, nella convinzione che il fantastico e il virtuale siano immersi nel reale molto più di quanto non si creda.


Nel mezzo dell’inferno
è un’esperienza di 20 minuti, per singoli spettatori, fruibile tramite visori VR edestinata a studenti delle scuole superiori e a tutto il pubblico.
Nel mezzo dell’Inferno
chiama in causa in modo frontale e molto personale lo spettatore, pone domande, richiede scelte, atti di coraggio e al tempo stesso sarà un’esperienza a intensa sollecitazione del suo immaginario e delle sue percezioni spaziali e sensoriali. Contribuiscono infatti allo spettacolo l’illustratore Massimo Racozzi, per la modellazione e animazione 3D, Sara Ferazzoli per la progettazione degli ambienti architettonici, Alessandro Passoni per lo sviluppo e l’implementazione RVI. L’architettura sonora in 3D sarà a cura di Økapi.

Il secondo intervento produttivo, intitolato Inferno/Purgatorio/Paradiso, delinea nuovo percorso di partecipazione teatrale che si apre ai cittadini di tutte le età. Fra la fine della primavera e l’estate – compatibilmente con quando sarà possibile riaprire al pubblico i teatri – il CSS lancerà una nuova call per la costituzione di un nuovo gruppo di cittadini coinvolti in un laboratorio di teatro partecipato di cui si prenderà cura Rita Maffei. Il laboratorio potrà così dare continuità, con un nuovo progetto, al fortunato percorso pluriennale di esperienze ideate dal CSS per mettere i cittadini al centro della dimensione teatrale.

Inferno/Purgatorio/Paradiso si articolerà in 3 mesi di esperienza laboratoriale in cui il gruppo dei partecipanti sarà invitato e stimolato a mettere a fuoco esperienze e riflessioni sugli “inferni, purgatori e paradisi personali, sociali e globali”.

Da questi personali punti di vista, saranno chiamati a mettersi in gioco, attraverso pratiche, esercitazioni e improvvisazioni teatrali come nella scrittura drammaturgica, per creare partiture sceniche da trasformare in fase di messa in scena.

Il lavoro sviluppato durante il laboratorio diventerà in autunno la base di partenza per altri tre mesi di prove dedicate alla messa in scena di tre spettacoli ciascuno legato a una delle tre cantiche.
Inferno debutterà a ottobre, Purgatorio a novembre, Paradiso a dicembre, per terminare l’anno dantesco, a fine 2021, con una maratona delle tre creazioni.

Appena sarà possibile riavviare le stagioni teatrali, il progetto comprende anche la programmazione di due spettacoli che saranno ospiti della stagione ContattoTIG – Teatro per le nuove generazioni durante l’autunno/inverno 2021, destinati agli studenti delle scuole superiori: si tratta dello stesso reading D’Ante Litteram del teatrino del Rifo e di Scateniamo l’inferno delle Manifatture Teatrali Milanesi di Valeria Cavalli e Claudio Intropido: il professor Roversi (personaggio d’invenzione protagonista di una serie di spettacoli dedicati a figure di noti poeti italiani, iniziata con uno spettacolo sulla figura di Giacomo Leopardi) torna in classe e, tra terzine dantesche, episodi di vita quotidiana, ricordi appannati e pensieri per il futuro, nasce un dialogo con un misterioso bidello… Il duo Cavalli/Intropido gioca la carta dell’ironia, del coinvolgimento emotivo, dei rimandi con la vita di tutti i giorni, in uno spettacolo che vuole essere anche un non convenzionale ed appassionante incontro con la letteratura.

Per ulteriori informazioni: www.cssudine.it

Comunicato stampa