Correva il lontano 2011 quando, per la prima volta, l’Unesco proclamò il World Radio Day, la giornata mondiale della radio. Una ricorrenza che il 13 febbraio di ogni anno viene celebrata in tutto il mondo dalla sua nascita, ovvero quando i Paesi membri dell’Unesco istituirono la giornata in ricordo della prima trasmissione radiofonica andata in onda il 13 febbraio del 1946 inaugurando così la radio delle Nazioni Unite.
Pasiano di Pordenone non poteva certo mancare all’appuntamento, visto che è ufficialmente partito il conto alla rovescia che porterà all’apertura del nuovo Museo Interattivo della Radio e della Società che, una volta completati arredi e allestimenti, proprio per la sua particolarità diventerà uno dei principali musei dedicati alla radio non solo nel Nordest, ma nell’intero territorio nazionale.
«L’idea di creare un museo interattivo della radio e della società parte dalla volontà dell’amministrazione di valorizzare le risorse presenti nel nostro territorio: le radio antiche e l’archeologia di epoca romana – osserva il sindaco di Pasiano di Pordenone, Edi Piccinin –, ma anche dal dialogo che abbiamo avviato con appassionati e collezionisti del settore. Loro sono una parte integrante di quanto è stato realizzato, grazie a donazioni di pezzi unici e storici nonché collezioni, lasciate al Comune nel corso degli anni. Da questo punto di partenza abbiamo cercato di creare un fil rouge che potesse unire i diversi mondi: radio, foto storiche, carte geografiche, fumetti, archivio della memoria e patrimonio archeologico. Un modo per conservare le radici della storia e arrivare ai giorni nostri. Il Mirs, quindi, fotografa l’evoluzione della nostra società. È un’importante testimonianza di storia e cultura da tramandare alle nuove generazioni che potranno goderne utilizzando strumenti all’avanguardia, ad alto contenuto tecnologico e multimediale. Scelta fortemente voluta dall’amministrazione per aumentarne l’attrattività, specialmente dei più giovani, nonché naturale espressione del progresso e degli anni che passano».
Gli eventi per la Giornata mondiale della radio
In vista dell’apertura al pubblico del nuovo Mirs, dunque, l’amministrazione comunale, insieme con lo Studio Eupolis che coordina il progetto culturale e museale e Antique Radio Magazine, ha pensato a un ricco calendario di appuntamenti.
Si parte già questo sabato, 10 febbraio, alle 18 al Teatro comunale Gozzi, con “Carosello”, un divertente spettacolo messo in scena da Barabao Teatro, in collaborazione con Ortoteatro, che porta sul palco 70 anni di storia della televisione italiana, Un susseguirsi di pièce teatrali, canzoni, coreografie per recuperare una storia attraverso il poetico mondo del Varietà, da Walter Chiari al Quartetto Cetra, da Bice Valori al Trio Lescano, da Ave Ninchi al Carosello.
Lunedì 12, invece, in collegamento con la Fondazione Guglielmo Marconi, l’appuntamento è alle 18.30 nel Municipio di Pasiano di Pordenone per “Aspettando la Giornata Mondiale della Radio”, un momento in cui l’amministrazione comunale presenterà gli importanti anniversari che ricorrono quest’anno, ma anche tutte le iniziative della settimana proposte del MIRS.
Il 13 febbraio la giornata clou con una visita guidata, in programma alla 18.30 nella sede espositiva Damiano Damiani al Parco dei Molini, alla collezione di radio storiche dedicata ad appassionati, curiosi e associazioni del territorio che così potranno scoprire in anteprima delle vere e proprie chicche che impreziosiranno il nuovo Museo. Visite guidate che saranno replicate anche per le scuole il 15 e 16 febbraio.
Sulla storia di radio e tv, dalla nascita ai giorni nostri, ma anche una dimostrazione pratica sul funzionamento di una replica del televisore prodotto nel lontano 1930 dai fratelli Fraccaro è dedicata la serata di venerdì 16. “Il miracolo delle onde”, questo il titolo dell’appuntamento in programma alle 18.30 al Teatro comunale Gozzi, infatti, vedrà la partecipazione dell’architetto Marco Morandini, collezionista, ricercatore e collaboratore della rivista “Antique Radio Magazine”. A illustrare come funzionava invece il primo prototipo di televisore realizzato in Italia dai fratelli Bruno e Giovanni Fraccaro e che riuscì negli anni ’30 perfino a ricevere i segnali trasmessi da Londra e Berlino, sarà Silvano Gazzola, collezionista, appassionato e conoscitore del mondo della radio. A presentare la serata sarà Mosè Battocchio, direttore scientifico del MIRS.
Nel foyer dello stesso teatro, dal 10 al 16 febbraio, il pubblico potrà ammirare in esposizione una selezione di documenti, apparecchi radiofonici e televisivi storici. Una sorta di percorso nel tempo che rappresenta un primo assaggio di quello che poi sarà il nuovo MIRS. Infine, il 16 febbraio, dalle 17 alle 20 al Teatro Gozzi sarà possibile ottenere l’annullo filatelico di Posteitaliane dedicato proprio alla Giornata mondiale della radio nell’anno del centenario 1924/2024.
Il Museo
Questo primo carnet di appuntamenti, dunque, apre ufficialmente la strada alla prossima inaugurazione dell’atteso nuovo Museo Interattivo della Radio e della Società che, ultimati gli ultimi aspetti relativi ad arredi e allestimento, aprirà i battenti questo autunno.
I visitatori potranno così avventurarsi in un percorso interattivo e immersivo alla scoperta della storia della radio dagli anni ’20 ad oggi e scandito dalla presenza di circa 300 esemplari in esposizione. Il MIRS, inserito all’interno dell’ex Municipio, non solo custodirà una delle collezioni più affascinanti di tutto il Triveneto, ma grazie al dialogo tra radio e società, tra esposizione e memoria, accompagnerà il pubblico in un viaggio multidisciplinare che attraversa la storia dell’intero Paese
Comunicato Stampa