LE LEZIONI DI “APPUNTAMENTI CON LA STORIA”: OLTRE IL CENTENARIO. RICORDARE LA GRANDE GUERRA OGGI.
VENERDÌ 12 GENNAIO, A CIVIDALE (ORE 18.30, CHIESA DI SANTA MARIA DEI BATTUTI), TERZO APPUNTAMENTO CON LA LEZIONE DELLO STORICO E SAGGISTA MARCO MONDINI, DOCENTE DI HISTORY OF CONFLICTS E STORIA CONTEMPORANEA ALL’UNIVERSITÀ DI PADOVA, PREMIO FRIULI STORIA 2018. STUDIOSO FRA I PIÙ AUTOREVOLI DELLA GRANDE GUERRA A LIVELLO INTERNAZIONALE, HA FIRMATO PER IL MULINO L’ULTIMO LIBRO, “ROMA 1922. IL FASCISMO E LA GUERRA MAI FINITA”, E MOLTI ALTRI SAGGI DEDICATI AL PRIMO CONFLITTO MONDIALE. “IL RINNOVAMENTO DEL NOSTRO SGUARDO SU CIÒ CHE LA GRANDE GUERRA È STATA E CI HA LASCIATO NON È ANCORA COMPLETO – SPIEGA LO STORICO -ANCHE SE IL CENTENARIO HA AIUTATO TUTTI NOI AD AVERE UNA VISIONE NUOVA, MOLTO PIÙ CRITICA E DISTACCATA, DEGLI EVENTI DEL 1914-18, MENO “ESTREMA” RISPETTO ALLE DATATE DIVISIONI IDEOLOGICHE”.
Riparte con una lezione molto attesa, affidata allo storico e saggista Marco Mondini Premio Friuli Storia 2018, il cartellone degli Appuntamenti con la storia 2023-2024, sei tappe sul territorio per una rassegna diffusa, promossa dall’Associazione Friuli Storia e dal Circolo culturale San Clemente di Povoletto, organizzata in collaborazione con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, con l’apporto del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio Culturale dell’Università di Udine e della Associazione èStoria.
Venerdì 12 gennaio, alle 18.30 nella Chiesa dei Battuti a Cividale del Friuli, focus quindi sulla lezione di Marco Mondini, un’indagine sul tema “Oltre il centenario. Ricordare la Grande guerra oggi”. Realizzato in collaborazione con il Comune di Cividale, l’evento vede relatore uno dei maggiori esperti a livello internazionale del primo conflitto mondiale: Marco Mondini, docente all’Università di Padova di History of Conflicts e Storia contemporanea, è una delle voci più autorevoli dell’analisi storica intorno alla Grande guerra, alla quale ha dedicato nell’ultimo decennio molti saggi, pubblicati dal Mulino. Se il più recente è “Roma 1922. Il fascismo e la guerra mai finita”, usciva dieci anni fa il suo “Andare per i luoghi della Grande Guerra”, che ci ha portato nei luoghi “feriti” del primo conflitto mondiale, attraverso città, bombardate e cicatrici del paesaggio, edifici storici e chiese, come il Duomo di Padova. In seguito Mondini ha poi pubblicato “La guerra italiana. Partire, raccontare, tornare 1914-18” e “Il capo. La grande guerra del generale Luigi Cadorna”, volume vincitore del Premio Friuli Storia. La lezione di Cividale si leverà con sguardo “aereo” sull’eredità consegnata al nostro tempo dalla Grande guerra, alla luce di antiche e nuove consapevolezze: prima fra tutte la coscienza di un’Europa nuovamente violata dalla guerra, inaspettatamente, dopo 77 anni di pace. L’incontro sarà introdotto dal Direttore scientifico di Friuli Storia, Tommaso Piffer. La partecipazione è liberamente aperta al pubblico, info friulistoria.it «Iniziato nel 2014 in Europa e anche in Italia con grandi aspettative, il Centenario della Grande guerra ha lasciato dietro di sé un’eredità controversa – anticipa lo storico Marco Mondini – Di certo, ha aiutato tutti noi ad avere una visione nuova, molto più critica e distaccata, degli eventi del 1914-18, meno “estrema” rispetto alle divisioni ideologiche che a lungo hanno contrapposto interventisti da un lato, neutralisti dall’altro, e nessuno in mezzo. Gli anni del Centenario ci hanno quantomeno, liberato da questi estremismi, oltre i tabù ideologici e linguistici. Abbiamo cominciato a esaminare ciò che la guerra aveva significato non per noi contemporanei, ma per chi l’aveva vissuta, esaminando emozioni e di prospettive di cento anni fa. Ma il rinnovamento del nostro sguardo su ciò che la Grande guerra è stata e ci ha lasciato non è ancora completo, spesso parlare della guerra con la giusta distanza, senza farsi travolgere dalle censure del politicamente corretto, sembra ancora impossibile». Il cartellone degli Appuntamenti con la storia 2023-2024 proseguirà poi venerdì 19 gennaio con l’incontro che vedrà protagonista alle 18.30 nella Sala Consiliare di Torreano lo storico Roberto Chiarini, per una lezione su “La destra italiana nell’Italia repubblicana, tra nostalgie e legittimazione”.
Marco Mondini, docente all’Università di Padova e ricercatore associato al CNRS, è collaboratore di prestigiose istituzioni universitarie internazionali e ha diretto l’unità di ricerca La prima guerra mondiale presso l’Istituto Storico Italo Germanico di Trento. Cura per Rai Storia, insieme a Michela Ponzani, il format di approfondimento “Storie contemporanee”. Fa parte del direttivo dell’Historial de la Grande Guerre di Péronne (Francia), è editor per la sezione italiana del progetto “14-18 online. International Encyclopedia of the First World War” e co-direttore del progetto italo-franco-sloveno “The Italian-Austrian Front”. Dal 2014 al 2017 è stato consulente della Struttura di missione per gli anniversari di interesse nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tra i suoi volumi anche “The Mediatization of War and Peace” (De Gruyter 2021, a cura di, con C. Cornelissen) e “Fiume 1919. Una guerra civile italiana” (Salerno editrice, 2019); L’ultima riflessione dedicata a “Roma 1922. Il fascismo e la guerra mai finita” ripercorre l’ascesa al potere del fascismo e il suo atto culminante, la cosiddetta marcia su Roma, nel quadro di un’Europa incapace di chiudere i conti con la Grande guerra. Marco Mondini compone così la storia corale di un’Italia in cui la lotta politica si trasforma in guerra civile e che scivola via via verso il lungo ventennio della dittatura fascista. Una Grande Guerra che non finì quindi a Villa Giusti, nella celebre data del 4 novembre 1918, ma proseguì per certi versi fino al 28 ottobre 1922, data funesta della Marcia su Roma. Nel mezzo la data del 23 marzo 1919, quando a Piazza San Sepolcro, Milano, nella sala riunioni del Circolo dell’Alleanza industriale furono costituiti i Fasci italiani di combattimento.
comunicato stampa