Ti proteggerò.Abitare insieme la fragilità
32° Convegno 29 e 30 novembre 2024
«Il vero male sociale non è tanto la crescita dei problemi, ma la decrescita della cura»
(papa Francesco, 23.09.2023, dal discorso a conclusione dei Rencontres Méditerranéennes di Marsiglia)
Si chiude il 32° Convegno del Centro “Balducci” su “Ti proteggerò. Abitare insieme la fragilità”, realizzato con il contributo della Regione Fvg e con il patrocinio dei Comuni di Pozzuolo del Friuli e di Udine, in collaborazione con varie realtà associative.
L’ultima sessione di appuntamenti avrà al centro l’attenzione alla violenza di genere e si terrà a ingresso libero presso la Sala “Petris”, in piazza della Chiesa 1 a Zugliano.
Venerdì 29 novembre, alle ore 18: l’evento, realizzato anche in collaborazione con il Laboratorio Teatrale Spazio Aperto e la Rete “Il piacere della legalità? Mondi a confronto” e che ha valore di corso di aggiornamento per giornalisti con diritto a crediti formativi, prevede la performance teatrale “Chi sono gli uomini?” per la regia di Sandro Carpini, momento di riflessione sugli stereotipi di genere, partendo dalle storie delle persone che hanno agito e subìto violenza.
Verrà poi proiettato un video intitolato “Un tramonto contro la violenza sulle donne”, realizzato dalla classe 3a Aeronautica dell’ISIS “Arturo Malignani” di Udine.
Seguirà il dibattito “Prevenzione, cura e trattamento delle persone autrici di violenza”. con le istituzioni locali e penitenziarie, i servizi di prevenzione, cura e trattamento delle persone autrici di violenza/maltrattamenti e le associazioni del volontariato, coordinato dalla dott.ssa Antonina Tuscano Monorchio, ex dirigente penitenziaria, e dalla prof.ssa Liliana Mauro, della Rete “Il Piacere della legalità? Mondi a confronto”.
Concluderà l’incontro un messaggio di don Luigi Ciotti.
Sabato 30 novembre: la giornata, co-organizzata con “Alchemilla” Società Cooperativa sociale e in collaborazione con una fitta rete di altre realtà riunitesi per dire insieme “Libere dalla violenza!”, ha visto il coinvolgimento degli insegnanti dei Licei “Giovanni Sello”, “Caterina Percoto”, “Niccolò Copernico”, e degli Istituti “Arturo Malignani” e “Gian Giacomo Marinoni”.
Si inizierà alle ore 9.00, nel parco del Centro “Balducci”, alla presenza di Paola Deffendi,, Claudio Regeni e del sindaco di Pozzuolo del Friuli, Gabriele Bressan, con l’inaugurazione delle due panchine speciali, dedicate, la gialla, alla memoria di Giulio, la rossa, alle vittime dei femminicidi.
Seguirà in Sala “Petris” il Concerto-Incontro “Camminare scalza, un bicchiere d’acqua e la primavera” a cura del Laboratorio artistico di comunicazione sociale DescargaLab, tappa del loro “BuonaVita Tour” e del progetto “Dimmi. Le donne Raccontano”.
Concluderà la mattinata Giorgio De Cecchi, referente di “Liberi di scegliere”, progetto e rete di supporto alle donne e ai minori che si allontanano da contesti mafios., che dialogherà con i giovani declinando la parola fragilità sulla violenza di genere, per segnare e mettere in luce per le donne “possibili strade di liberazione”.
Alle ore 20.45 ci sarà la replica, aperta a tutti, dello Concerto-Incontro “Camminare scalza, un bicchiere d’acqua e la primavera” a cura del Laboratorio artistico di comunicazione sociale DescargaLab.
Nella serata è previsto anche l’intervento delle rappresentanti di diversi Centri Antiviolenza della regione, che parleranno della loro attività e della loro presenza sul territorio.
I DescargaLab – collettivo di suonatori delle periferie milanesi che mette al centro l’impegno sociale – sono:
Marina Puglia (voce), Andrea Tammaro (piano), Gianluca Vitali (basso), Federico Sever (chitarra), Alberto Crippa (Congas), Ensito Piazzoni (Bongos), Alessandro Gatti (piccole percussioni), Stefano Cassiani Ingoni (tromba), Walter Gatti (trombone), Andrea Rossi (timbales).
Lo spettacolo di musica e parole che propongono è una riflessione sulla violenza di genere attraverso una storia vera, quella di Velia (Marina, la cantante dei DescargaLab), che alterna musica e dialoghi. È la storia vera della complicata relazione d’amore di Velia che degenera in maltrattamenti e violenza familiare, psicologica e fisica. Un viaggio attraverso le radici profonde, la periferia, la famiglia, gli amici, le istituzioni, il buio e la rinascita. Alla fine Velia ha vinto, e lo racconta perché ogni volta che una donna lotta per sé stessa, lotta per tutte le donne.
comunicato stampa