Dal 16 luglio al 6 agosto la mostra “Cathedral Effect”, esposizione inedita del fotografo e artista dell’immagine Luigi Tolotti inserita nel calendario del Science in the City Festival di ESOF2020, proporrà un ciclo di tre conferenze e una visita guidata per indagare la relazione tra arte e scienza. L’esposizione, organizzata su una doppia sede e in due differenti versioni, a Trieste all’interno di Trart spazio d’arte, e a Gorizia nella Galleria d’arte Prologo, esplora la relazione tra colori ed emozioni, in un percorso espositivo in cui le “light boxes” ideate da Tolotti, ricordando le finestre della cattedrale di Tholey, appaiono come metafore ipnotiche. Tra percettibile e impercettibile, le sue “finestre”, in un continuo loop visivo, rivelano con luci, musica e immagini tratte dalla storia dell’arte, dal cinema, dalla natura e dall’attualità ciò che è alla base della fisica teorica, della matematica, dell’energia e dell’uomo: il principio di dualità, positivo e negativo, vero e falso, visibile e invisibile, 1 e 0, in un moto perpetuo. Per approfondire questo legame saranno proposti un ciclo di incontri, che si terranno in diretta streaming (sui siti www.trart.itwww.prologoart.itlineamirror-scienceinthecity.uniud.it e sui relativi canali social) e avranno come protagonisti il fisico tedesco Hans Grassmann e l’artista Luigi Tolotti.
Si partirà giovedì 16 luglio alle 18, con la conferenza “A Cathedral is its Physics and its Art”, a cura di Hans Grassmann. “Al giorno d’oggi l’arte e la scienza sembrano essere incompatibili e non avere più dei punti in comune – spiega il fisico -. In passato era diverso, l’arte e la scienza erano unite. Anche nei tempi bui quando la fisica era quasi estinta, le cattedrali medioevali erano capolavori della fisica e dell’arte. La scissione tra fisica e arte è rilevante: da una parte ci sono gli “esperti”, che si occupano di scienza, i quali sostengono che l’essere umano non è altro che un animale, che il suo cervello non è altro che un computer e che le realtà possono essere create. Ma così l’essere umano viene estromesso, mentre, dall’altra parte, l’arte è rimasta una roccaforte dell’umanità”. Con questa conferenza Grassmann intende dimostrare l’evidente “non scientificità” dell’emarginazione umana della scienza, piuttosto che l’arte contemporanea e la fisica contemporanea sono in perfetta armonia”.

Quindi, il 23 luglio alle 18, sarà la volta del fotografo Luigi Tolotti, che disserterà su “La natura insondabile della realtà”, illustrando la filosofia, lo studio e il percorso artistico che l’ha portato a sondare il rapporto tra uomo e tempo, visibile e invisibile, percettibile e impercettibile.

Ancora il 30 luglio alle 18 la palla ripasserà al fisico Grassmann, con “Art€ch or total war”. “Vent’anni fa gli scienziati erano già a conoscenza dell’aumento della CO2 nell’atmosfera e che questo avrebbe provocato gravi conseguenze alla vita del pianeta – commenta Grassmann -. Il disastro poteva e può essere evitato con le nuove tecnologie, che non vengono però applicate nonostante gli investimenti pubblici siano cospicui. Eraclito affermava che la guerra è la madre di tutto. Ma – è la sua provocazione – c’è davvero bisogno di una guerra per formulare dei nuovi progressi scientifici necessari per salvare l’umanità dal disastro? E’ possibile affidare alla scienza una nuova responsabilità ricollegata e alimentata dalle creatività, dalla libertà e dall’individualità dell’arte? Si può progredire basandosi sulla cultura anziché sulla guerra? Se in passato la maggior parte dell’arte europea è stata finanziata dalla Chiesa, ora l’arte non potrebbe essere finanziata da chi decreta il progresso scientifico? Saranno questi i temi su cui il fisico si soffermerà, esponendo teorie e rispondendo ai quesiti del pubblico.

Il ciclo di appuntamenti si concluderà il 6 agosto alle 18, con la visita guidata alla mostra “Cathedral Effect” all’interno di Trart spazio d’arte, a cura del suo autore, Luigi Tolotti. Anche quest’ultima iniziativa verrà proposta pure in streaming. Ricordiamo che la mostra è visitabile nelle due sedi di Trieste e Gorizia previa prenotazione (alla mail cathedraleffecttrart@gmail.com), con orari 18-20 da giovedì a sabato per Trart spazio d’arte e 16-19 da lunedì a venerdì per Galleria Prologo di Gorizia. Anche per la visita guidata è obbligatoria la prenotazione.