Musica in Villa 2020: Kabala e Ghematria tra le ombre della sera.

Ares Tavolazzi, Daniele di Bonaventura, Elias Nardi hanno proposto, in un vibrante concerto, su uno dei palcoscenici di Musica in Villa 2020, “Ghimel” il loro ultimo lavoro tra folklore mediorientale, etno-jazz e suggestioni latine. Il progetto e il disco prendono il nome dalla terza lettera dell’alfabeto ebraico che ha grande consonanza con alfabeti del mondo antico. Il suo significato simbolico e cabalistico nella disciplina della Ghematria è quello di indicare la ricerca, l’evoluzione e la rivoluzione ma anche l’accoglienza e lo spirito di carità tra gli uomini. La lettera Ghimel è preceduta dalla Bet, commentando il modo in cui vengono scritte e il loro significato, il grande Otiot Rabbi Akiva diceva “Bet rappresenta la Bayt (casa) aperta a tutti. La Ghimel, rappresenta il Ghever (uomo) che vede una persona bisognosa sull’uscio e si volge verso di essa per prestarle aiuto”.