da Flaviano Bosco | Ott 22, 2020
Shingai, meravigliosa artista e performer musicale, ha incantato il pubblico del Teatro Miela con un concerto vibrante di energia e di voglia di vivere. Un vero toccasana per il cuore e per l’anima. Nella sua musica si fondono le suggestioni della musica tradizionale dello Zimbabwe, sua terra d’origine e la più sofisticata elettronica inglese, in una suggestiva alchimia che dal vivo amplifica la sua straordinaria energia.
da Sergio Zolli | Ott 20, 2020
Beethoven alla moda, il terzo incontro del festival Beethoven che sorride, tenutosi ieri sera nella splendida cornice di Villa Romano, è caratterizzato da un programma particolarmente godibile, che inizia con il Trio in mi bemolle maggiore op. 38 per clarinetto,...
da Sergio Zolli | Ott 20, 2020
Nell’orgia delle celebrazioni del duecentocinquantesimo della sua nascita, Beethoven che sorride spicca per originalità perché proietta sul genio di Bonn una luce originale che illumina la coscienza della sua continuità con l’opera di Mozart e l’eccentricità di stile...
da Flaviano Bosco | Ott 20, 2020
All’interno del festival Contemporanea Agorà si è svolta una preziosa, indimenticabile serata dedicata al compositore Stefano Gervasoni. Hanno dialogato con lui, davanti al pubblico del teatro San Giorgio di Udine, il musicologo Michele Biasutti e il musicista informatico Alvise Vidolin. Nella seconda parte della serata, la splendida soprano Sophie Klussmann, accompagnata al piano da Aldo Orvieto, ha interpretato mirabilmente alcune composizioni dell’autore.
da Luca Valenta | Ott 19, 2020
Lo si è detto molte volte ma fa bene ripeterlo ancora: le limitazioni anti-Covid hanno avuto un fortissimo impatto sui teatri italiani. La capienza ridotta (che significa minori introiti), unita alla volontà di portare sempre sul palco proposte di altissimo livello,...
da Flaviano Bosco | Ott 17, 2020
Non sembri irrispettoso il titolo dato a questa recensione del pregevole concerto tenuto dalla violoncellista Barucca Sebastiani insieme alla FVG Orchestra diretta dal Maestro Paroni. Quando ascoltiamo le esecuzioni di prestigiose, immortali pagine di musica come quelle di Haydn e Schubert, abbacinati dalla grandezza del loro genio, paradossalmente, ci dimentichiamo di loro come persone, del loro tempo e delle condizioni nelle quali espressero la loro immensa creatività.