BorGO CINEMA – “VIA DELLA CREATIVITÀ” RESIDENZA D’AUTUNNO
MARINA SPADA, BEATRICE BALDACCI E FEDERICA D’IGNOTI: TRIS DI REGISTE PER LA NUOVA RESIDENZA DI VIA DELLA CREATIVITÀ. TRE SGUARDI FEMMINILI, TRE STORIE DI DONNE, TRE GENERAZIONI DI CREATIVE DEL CINEMA IMPEGNATE A GORIZIA NELLA RICERCA, LO SVILUPPO E LA SCRITTURA DI TRE OPERE ORIGINALI LE TRE REGISTE LAVORERANNO SUI LORO NUOVI PROGETTI DALLA SEDE DI VIA RASTELLO: IN PARTICOLARE, MARINA SPADA CONCENTRERÀ IL SUO LAVORO SUL PRIMO EPISODIO DI UNA SERIE DEDICATA ALLE ORIGINI DEL CINEMA ITALIANO, A PARTIRE DAL FILM PACIFISTA “UMANITÀ” GIRATO TRA IL 1919 E IL 1920 PROPRIO A GORIZIA DA ELVIRA GIALLANELLA, CHE DOVETTE USARE LO PSEUDONIMO MASCHILE DI EDMOND DAVIDSON
Ha preso avvio la terza sessione di Via della Creatività, la residenza per artiste e artisti cinematografici realizzata a Gorizia nell’ambito di BorGO Cinema, il progetto pilota “Mille anni di storia al centro dell’Europa: Borgo Castello crocevia di popoli e culture”, finanziato dalla Regione con Fondi PNRR Borghi e organizzato da Palazzo del Cinema in collaborazione con Anac-Associazione Nazionale Autori Cinematografici. Tutta al femminile questa edizione autunnale, con un tris di protagoniste: le registe Marina Spada, Beatrice Baldacci e Federica D’Ignoti che per tre settimane lavoreranno sui loro progetti all’interno della Bottega delle storie in via Rastello. Tre sguardi femminili, tre storie di donne, tre generazioni di creative del cinema impegnate a Gorizia nella ricerca, lo sviluppo e la scrittura di tre opere originali. “Dopo i progetti di Ballo, Buchholz e Pallotta che hanno interagito qui a Gorizia con forte complicità, siamo soddisfatti per la selezione di tre storie di altrettante autrici di talento e siamo convinti che anche tra loro si intrecceranno potenti energie creative”, dichiara Francesco Ranieri Martinotti, curatore di Via della Creatività. Vincitrice di trenta premi Nazionali e internazionali e due volte alla Mostra del Cinema di Venezia e una volta al Festival del Cinema di Roma, Marina Spada è profondamente impegnata nella rappresentazione delle donne, esplorando nuove forme di linguaggio visivo con uno stile unico e intenso. La regista concentrerà il suo lavoro goriziano sul primo episodio della serie “Pionieri” dedicata alle origini del cinema italiano, dal titolo “Rifare il mondo”. La protagonista di questo episodio è Elvira Giallanella, vera e propria pioniera della settima arte, che tra il 1919 e il 1920 lotta per realizzare il film «Umanità», una pellicola d’ispirazione profondamente pacifista: per aggirare una serie di ostacoli presenta l’opera con lo pseudonimo maschile di Edmond Davidson. Il film fu realizzato proprio a Gorizia, sulle rovine fumanti della prima guerra mondiale. La pellicola sparirà nel 1920 per riapparire nel 2006 tra gli scaffali della Cineteca Nazionale. “La mia è una storia di pacifismo, solidarietà e fratellanza. Un messaggio che risuona forte a distanza di un secolo” spiega Marina Spada nel presentare questo episodio della serie Pionieri dedicata a sei pionieri del cinema italiano. Beatrice Baldacci si specializza in regia cinematografica a Roma e nel 2021 è selezionata al Biennale College Cinema di Venezia ricevendo il finanziamento per il suo primo lungometraggio. “La Tana”, presentato in anteprima alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Vince successivamente numerosi premi internazionali tra cui il premio per il miglior film italiano ad “Alice nella Città”. Candidato ai Nastri d’Argento è anche protagonista della rassegna Bimbi Belli di Nanni Moretti. Il progetto selezionato da Via della Creatività è “Possibili avvenimenti e probabili scenari della mia vita immaginata”, dove la giovane regista vuole raccontare la dimensione universale della piccola cittadina che entra in contrasto con la grande città. “Durante il mio soggiorno a Gorizia” spiega “intendo dedicarmi non solo alla scrittura, ma anche intraprendere un approfondito lavoro di ricerca, esplorando attraverso archivi e testimonianze, come l’epoca di consolidamento delle tv private, abbia segnato i luoghi e la vita delle persone.” Autrice catanese, Federica D’Ignoti esordisce nel cinema come aiuto regia. Nel 2018 scrive e dirige il suo primo cortometraggio per firmare successivamente la sceneggiatura della serie “Alice” coprodotta e distribuita da Amazon. Insieme a Francesca Scanu scrive il progetto “Mater, Matris, Matri” sulla maternità surrogata per il quale è stata selezionata a Via della Creatività. “Questa città, Capitale Europea della Cultura nel 2025” spiega Federica D’Ignoti, “rappresenta per me l’ambientazione ideale per questo progetto, sia come ispirazione che come location. Gorizia incarna perfettamente il senso di dualità e di unione che voglio esplorare”.
comunicato stampa