Dopo l’avvio di giovedì 31 maggio con incontri, musica e presentazioni di libri, entra nel vivo venerdì 1 giugno la quarta edizione di BoraMata, la grande festa della bora, una manifestazione che di anno in anno vuole portare un momento di leggerezza in pieno centro città, tra piazza Ponterosso e piazza Unità mettendo insieme memoria e creatività, per celebrare la cosa più triestina che c’è.

Venerdì 1° giugno mattinata speciale dedicata alla scuola Rodari, che per tutto l’anno scolastico ha intrapreso un ricco e impegnativo percorso dedicato al clima e ai cambiamenti climatici. Dalle dalle 10.30 in Piazza Ponterosso bambini festeggeranno giocando con il Cruciverba gigante ispirato dalla bora e ideato da Giorgio Dendi; si sposteranno poi in piazza Unità per ammirare gli aquiloni giganti e le altre fantasiose e leggere creazioni di Filippo Gallina/Filovola.

Anche venerdì si potranno ammirare le girandole in piazza Unità, quest’anno con nuovi colori! Centinaia di girandole per un colpo d’occhio unico sulla più grande piazza aperta sul mare. E alle 11.30, aquilonata con Filippo Gallina, l’artista che progetta e realizza aquiloni di tutti i tipi, ma si è specializzato negli aquiloni gonfiabili: prende spunto dai pupazzi e dai personaggi più simpatici che trova e li ingrandisce, partendo da cartamodelli fatti a mano. La sua opera più recente è una tartaruga gigante. Chissà se riuscirà a volare?

Il musicista del vento Omero Vanin, venerdì alle 16.30 (e sabato alle 15.30) proporrà laboratori per grandi e piccoli per creare flauti “strumenti musicali a vento”.

Si prosegue poi alle 17.30 con le “Istruzioni per raccogliere il vento” con Stefano Dongetti.

Nel Salottino di BoraMata, in Piazza Ponterosso, in programma una serie di appuntamenti e chiacchierate al vento, presentazioni di libri e incontri a sorpresa per esplorare le tante facce della bora. Venerdì 1 alle 17.40 la presentazione di “A la riversa” di Alessandro Ambrosi. A seguire Edda Vidiz racconterà in prima persona la nascita della sua leggenda di Madonna Bora e poi la presentazione di “Mirela” con Micol Brusaferro.

Tra gli appuntamenti clou dell’edizione 2018, sempre venerdì 1 giugno, alle 19 l’incontro con lo scrittore inglese Nick Hunt, autore di “Where wild winds are”, che parla di quattro venti europei, tra i quali anche la Bora. Il volume è uscito a settembre 2017 in Gran Bretagna, dove è stato molto apprezzato dalla critica e dal pubblico ed esce ora nell’edizione italiana con il titolo “Dove soffiano i venti selvaggi” per i tipi delle edizioni Neri Pozza.

L’autore converserà con Riccardo Cepach, responsabile del Museo Svevo e Joyce.

Alle 20 un evento speciale: “Nata in una giornata di bora chiara”. Una favola dedicata alla Fondazione Luchetta Ota D’angelo Hrovatin, di e con Nicolò Giraldi ed Enrico Cortellino “Cortex”. Sarà anche l’occasione per ascoltare la versione di “140 all’ora” canzone di Ivan Graziani di qualche tempo fa, rielaborata di recente dal cantante triestino.

BoraMata nasce dalla collaborazione tra l’Associazione Museo della Bora e Prandicom, per celebrare un patrimonio unico della città di Trieste che merita a pieno titolo un “museo del vento”. E’ il museo più piccolo e curioso della città e, dopo 14 anni di attività, una visibilità mediatica davvero straordinaria e un pubblico crescente, oggi chiede più spazio, insomma cerca casa…

I triestini potranno conoscere meglio il fenomeno che li rende “unici al mondo”, mentre i visitatori della città potranno scoprire la ricchezza di questo elemento che rappresenta l’anima di Trieste e un punto di vista diverso per conoscerla.