Alla scoperta della magia del teatro per «un progetto di ampio respiro, all’insegna di una pluralità espressiva che favorisce il costante dialogo tra tradizione e innovazione, tra classici e drammaturgia contemporanea: tra generi che non conoscono separazioni ma trovano sempre modo di dialogare per rinnovarsi». Così racconta Natalia Di Iorio, consulente prosa del Teatro Verdi di Pordenone, il cartellone 2019: un programma ricco di proposte originali, con eventi di produzione e tante esclusive, un cartellone creato addosso al Verdi e al suo pubblico. «Anche quest’anno si misureranno in scena Maestri e giovani interpreti destinati a diventare tali: la positiva accoglienza del pubblico della passata Stagione mi ha stimolata a proseguire nello schiudere spazi “inusuali”, dove il contatto, anche “intimo”, tra pubblico e artisti amplifica l’emozione dello spettacolo». E altrettanto “intimo” sarà l’incontro in programma domani, martedì 24 settembre, quando alle 18 Natalia Di Iorio incontrerà gli spettatori nel foyer del Verdi per un brindisi con cui salutare la nuova Stagione, ma anche raccontarla: un’occasione informale e amichevole per entrare nel cuore della programmazione in arrivo, che porterà a Pordenone grandi classici e nuove scritture.
Ad inaugurare il cartellone, il 25 ottobre, il debutto in prima nazionale di Ditegli sempre di sì, una delle più fortunate e divertenti commedie di Eduardo De Filippo, un’opera vivace e surreale con un cast di eccellenti interpreti guidati da Gianfelice Imparato e dall’attrice Carolina Rosi, figlia del grande regista Francesco e a lungo compagna di vita di Luca De Filippo. A firmare la regia Roberto Andò in scena anche con una fortunata edizione de La tempesta. Shakespeare torna anche nella produzione, appositamente commissionata dal Verdi — che lo presenta in esclusiva – Concerto per Amleto nato da una drammaturgia teatrale e musicale scritta a quattro mani da Fabrizio Gifuni e dal Maestro Rino Marrone che dirige l’Orchestra San Marco di Pordenone.
Tra i protagonisti spiccano un efficace e incisivo Giuseppe Cederna ne il Tartufo di Moliére, Luisa Ranieri per la prima volta diretta da Luca Zingaretti. A Pordenone anche uno degli ultimi fuoriclasse del teatro italiano come Glauco Mauri, mentre uno straordinario Massimo Popolizio è il convincente regista e protagonista di Un nemico del popolo di Ibsen con una strepitosa Maria Paiato. Vitaliano Trevisan riscrive La Bancarotta, opera poco frequentata di Goldoni, firmata dalla regia di Serena Sinigaglia con Natalino Balasso mentre Alessandro Serra propone Macbettu spettacolo-rivelazione dell’ultima stagione. A Verdi anche il brillante maestro del trasformismo Arturo Brachetti e tre “Maestri” come Pippo Delbono, Enzo Moscato e Danio Manfredini.
Per i giovanissimi e le famiglie torna ”Anni Verdi”, la rassegna che porta sul palcoscenico pordenonese alcune delle proposte più interessanti del teatro d’autore per i più piccoli.
«Ho visto tutti gli spettacoli che proponiamo in cartellone (tranne, naturalmente quelli che devono ancora debuttare, che sto seguendo nel loro nascere)» spiega ancora Natalia Di Iorio, «li ho scelti uno per uno, diversi tra loro per stile e contenuti, senza mai tradire la coerenza del disegno artistico che avevo in mente di seguire».
Comunicato Stampa