AVOSTANIS 2023 – XXXII edizione
Dal 2 agosto al 9 settembre 12 appuntamenti all’Agriturismo Ai Colonos di Villacaccia di Lestizza
con tappe a San Vito al Tagliamento e ad Aquileia
Tant che il vint / Come il vento …E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando… (da “L’infinito” di Giacomo Leopardi)
“Tant che il vint / Come il vento” è il titolo della trentaduesima edizione di “Avostanis”, la rassegna estiva firmata dall’Associazione Culturale Colono APS, progetto finanziato da ARLeF – Agenzia Regionale per la lingua friulana – e Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, con il contributo di Fondazione Friuli e il sostegno di Distilleria Nonino, Civibank, Gruppo Sparkasse, in collaborazione con Comune di Lestizza e Comune di San Vito al Tagliamento, Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia, Associazione Glesie furlane APS, Clape di culture Patrie dal Friûl APS, Associazione culturale Furclap.
Così Federico Rossi, presidente dell’Associazione Colonos e direttore artistico di “Avostanis”, commenta il percorso della rassegna estiva e “il tema del sacro” dell’edizione 2023:
«Essere arrivati alla trentaduesima edizione è un traguardo che ci riempie di grande soddisfazione. E la sua importanza è data anche dal fatto che l’anima di Avostanis si connota non tanto come rassegna di eventi, ma fondamentalmente come un progetto culturale al servizio del Friuli, sempre orientato con coerenza da una precisa visione.
Portare il teatro, la poesia, la musica e l’arte dentro un cortile, per di più nel contesto di un vecchio fabbricato agricolo abbandonato, nei primi anni Novanta, quando ad agosto tutti chiudevano e andavano in ferie, anche le attività sociali e culturali, rappresentava davvero un’operazione innovativa e di avanguardia, quasi temeraria. Fu una scommessa vincente e si rivelò anticipatrice di quello che oggi succede in estate nel nostro territorio”
“Il tema del “sacro”, che ispira la gran parte dei dodici appuntamenti in programma, ci è stato suggerito da alcuni giovani vicini all’associazione Colonos. Pure nella consapevolezza di quanto questa materia sia complessa e sfuggente, abbiamo deciso di rischiare e cogliere la sfida. Ci siamo accostati con curiosità e rispetto, cercando di investigare la dimensione del sacro nella sua accezione più ampia, declinandola attraverso suggestioni e spunti di riflessione da angolature e punti di vista diversi, anche attraverso alcuni richiami alla sensibilità religiosa, ma soprattutto dando spazio a quella coscienza laica, che soffre i limiti di una società profondamente desacralizzata e materialista, e avverte forte l’esigenza di una riscoperta di valori e orizzonti oltre-materiali.
Nel programma di “Avostanis” è presente poca religione, ma si avverte una grande spiritualità, una presenza del sacro che, se di norma ha la funzione di delimitare uno spazio e creare un recinto, qui è connotato da una dimensione ontologica ed esistenziale profonda, animata dal senso del mistero e dell’infinito. Metaforicamente si tratta di un soffio vitale, un vento – da cui il titolo preso a prestito da una celebre poesia di Leopardi – che permea e anima tutto, e non solo la vita umana, ma l’intero creato con tutti i suoi viventi.
Oggi a questa rinascita spirituale è chiamata a dare un apporto fondamentale l’arte, intesa in tutte le sue molteplici manifestazioni, che è sempre stata centrale ad “Avostanis”, proprio per la sua essenza “spirituale”, che è stata storicamente indagata da grandissimi artisti e sottolineata recentemente anche da Papa Francesco, alla cui enciclica Laudato sì’ è dedicata la prima serata».
I 12 APPUNTAMENTI IN PROGRAMMA DAL 2 AGOSTO AL 9 SETTEMBRE:
“Avostanis” inaugura la sua trentaduesima edizione mercoledì 2 agosto alle ore 21.00 all’Agriturismo Ai Colonos di Villacaccia di Lestizza, andando al cuore del tema del sacro con “Il cjant dal creât / Il canto del creato”, recital dall’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, di e con Moni Ovadia e le letture in friulano di Fabiano Fantini. Il costo dell’ingresso è di 10 euro a persona. A conclusione dell’incontro sarà offerto il Brindisi Aperitivo Nonino.
Un ospite d’eccezione per aprire la rassegna e indagare attraverso i 12 appuntamenti la dimensione del sacro. Moni Ovadia è considerato uno dei maggiori intellettuali e artisti della scena italiana. Il suo teatro musicale, ispirato alla cultura yiddish, che ha contribuito a promuovere attraverso una lettura contemporanea, è unico nel suo genere, in Italia ed in Europa. Ovadia è noto per il suo costante impegno etico e civile a sostegno dei diritti e della pace.
Scrittore, autore, uomo di cultura agnostico, ma da sempre vicino alla spiritualità e agli interrogativi propri degli uomini di fede, propone in una versione inedita il reading “Laudato si’”. Un progetto incentrato sulla seconda enciclica di Papa Bergoglio, un testo del 2015 che affronta temi urgenti e centrali a difesa di “sora nostra matre Terra”. Fabiano Fantini darà voce ad alcune pagine dell’enciclica tradotte in friulano da Gottardo Mitri.
Sabato 5 agosto alle ore 21.00 all’Agriturismo Ai Colonos di Villacaccia, inaugurazione della mostra “La sacralità dell’umano” con fotografie di Elio Ciol e Danilo De Marco, e installazione video e fotografie di Debora Vrizzi. Il progetto, a cura di Angelo Bertani, ideato e coordinato da Federico Rossi in collaborazione con Michele Bazzana è accompagnato da una pubblicazione. La mostra sarà visitabile durante gli eventi di “Avostanis”, e il sabato e la domenica, fino al 10 settembre, dalle ore 19.30 alle 23.00.
Così il curatore della mostra Angelo Bertani: «L’Associazione Culturale Colonos si propone di verificare, attraverso la personalità e l’opera di tre artisti, se l’indefinibile (il sacro) può trovare davvero manifestazione visibile, sia pure diversa e diversificata».
Tre generazioni di artisti si avvicinano al “venerabile” ognuno con poetica e stile personali. Del decano Elio Ciol viene proposta una selezione dalle sue antologie friulane insieme a scatti d’Assisi. Del reporter Danilo De Marco un ciclo sul tema madre e figlio, visto oltre i canoni tradizionali ed in modo del tutto laico. Della videoartista Debora Vrizzi il video “Out of order” e fotografie dal set dello stesso progetto ispirato dal libro “Malacarne” di Annacarla Valeriano.
Mercoledì 9 agosto alle ore 21.00 sempre all’Agriturismo Ai Colonos di Villacaccia si svolgerà una conferenza dal titolo “Le mani sui simulacri. Riguardo al sacro incorporato”. Relatori saranno Gian Paolo Gri e Paola Treppo. Durante l’incontro i Cantori della Pieve di Gorto daranno voce agli antichi canti di chiesa. Un’occasione per ragionare sui modi con cui il sacro veniva e viene incorporato e reso parte integrante della dimensione personale e comunitaria.
La rassegna entra nel vivo della “Materia sacra”: così l’antropologo Ugo Fabietti titolava un bel volume dedicato agli aspetti fisici delle esperienze religiose. L’insieme di oggetti, sostanze, abiti, alimenti, corpi e artefatti investiti di valore simbolico e trasformati in oggetti di mediazione con il trascendente. Paola Treppo racconterà di quando i simulacri venivano materialmente vestiti e svestiti: le “Madonne da vestire”, attraverso una sua ricerca condotta in Friuli. Gian Paolo Gri dirà di sostanze e alimenti, compreso il fenomeno della votività, dove religione e salute si compenetrano.
Sabato 12 agosto alle ore 21.00 l’Agriturismo Ai Colonos verrà invaso dai “Sticeboris / Istigatori”, una miscellanea di satira friulana, nata da un’idea di Luca Domenicali e Gianfranco Napolitano con la collaborazione di Tommaso Pecile. Sobillatori saranno Adriano Sabotto e Valdi Tessaro, con la partecipazione in presenza o in video di: I Scjantôrs, Napox e Sferaevvonde, Enrico Tonazzi e Sandro Comini, Felici ma Furlans, Daniel Samba “Badù”, Dodi e Monodi, Catine, Claudio Moretti, I Mataran, Teatro Ingenuo con Iuri e Neda Cainero.
Una serata dissacrante, profana per l’appunto, “fuori dal luogo sacro”, ambiente ideale della satira. Una réunion esilarante interessata a smentire la fama del friulano chiuso e immusonito. Un sorvolo ad ampio raggio che decollerà con narrazioni estemporanee a partire dal 1979, anno di nascita de “L’Altro Friuli”, passando per “Felici ma Furlans” fino agli attualissimi “Mataran”. Un incontro tra aneddoti, sketches, musica, scherzi e video proiezioni, con tanti ospiti tra gli artisti friulani più amati di quest’ultimo “quasi mezzo secolo”.
Giovedì 17 agosto alle 21 verrà proiettato il film “Custodi” di Marco Rossitti, che recentemente ha ricevuto il “Premio Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO” al prestigioso Trento Film Festival. Verrà presentato con la partecipazione del regista. Saranno presenti Luciano Gaudenzio, direttore della fotografia, e Daniela Pizzarotti, presa diretta del suono.
Rossitti è docente di cinema all’Università di Udine, autore di saggi sul film etnografico e il cinema italiano, direttore di festival. Ha collaborato, tra gli altri, con Ferruccio Marotti e il centro televisivo del Teatro Ateneo di Roma, Dario Fo e la Biennale Teatro di Venezia.
In quest’ultimo lavoro è andato alla ricerca di storie di custodi, persone sconosciute ai più ma note in quelle terre di cui loro sono guardie fedeli. Dagli altopiani della Carnia ai Magredi, dalle vette delle Dolomiti pordenonesi alla laguna di Marano. Tutto il Friuli e altre regioni del Nord Italia sono stati il campo largo di un’indagine interessata a raccontare le voci di chi non possiede, ma difende la propria terra. «I luoghi appartengono a chi li “abita”», spiega il regista.
Lunedì 21 agosto alle ore 21 all’Agriturismo ai Colonos verranno presentate, come ogni anno, le “Prove aperte di cultura friulana”, progetti dal cantiere creativo del Friuli, a cura di Federico Rossi con la partecipazione di Giuliana Musso, Germano Trinità, Nicoletta Taricani, Maurizio Tondolo, Massimo Somaglino, Serena Fogolini, Marco Lupieri, Giorgia Barbaresco, Elena e Luca Comisso. Presentano Martina Delpiccolo e Giulio Pagotto.
Si conferma la vocazione dell’Associazione Culturale Colonos alla sperimentazione, attenta ai lavori in divenire nel territorio in vari ambiti del sapere e dell’arte. Sono cinque i progetti friulani che verranno presentati in anteprima dai loro protagonisti e promotori. Lo spettacolo “Ce crodistu di fâ!” del Teatri Stabil Furlan, una visione per il futuro della comunità locale della Pro Loco di Preone, il progetto editoriale e discografico dedicato alla memoria dell’amata attrice e cantante Claudia Grimaz, il video “Un futuro per i roccoli di Montenars” dell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, infine un viaggio di tre giovani friulani che partiranno da Flambruzzo e Precenicco per ricongiungersi a San Giacomo di Compostela.
Giovedì 24 agosto alle ore 21.00 all’Agriturismo Ai Colonos, “Miserere”, Anutis in concerto. Il Quartetto vocale composto da Juliana Azevedo, Caterina De Biaggio, Laura Giavon e Alba Nacinovich si esibirà in musiche della tradizione popolare di Giovanna Marini e Paola Nicolazzi, con il supporto per la tecnica e la fonica di Francesco Blasig.
«Perché cantare, oggi, un brano sacro, una poesia, una vergogna, un canto popolare, quando il mondo non canta più?». Questo si chiede il quartetto vocale Anutis che risponde a voci aperte con tre quadri musicali dove misticismo e poesia si mescolano alle sacralità di mondi femminili. Versi in friulano di Pasolini su musiche di Giovanna Marini, composizioni integrali di Marini, l’artigiana della musica e della parola, e ancora tra gli autori Belgrado Pedrini e Paola Nicolazzi, oltre a canti della tradizione orale sarda, laziale e siciliana. Sono il “Miserere di Santu Lussurgiu”, lo “Stabermater di Blera”, il “Gloria di Montedoro” a chiudere come una cornice negli echi del popolo il quadro sacrale di tre cantiche che investigano l’entità, l’essere e l’essenza. La domanda di apertura il quartetto Anutis l’ha rivolta a Giovanna Marini che ha risposto: «Quello non è un repertorio perduto, è un mondo vivo, e quello che lo rende vivo è proprio la musica, la forza della musica. Ed è una forma espressiva importante che rischia di perdersi, ma finché noi la cantiamo, quella è viva. L’importante è che si mantenga viva la linfa, che è il contatto che la persona ha con quello che sta cantando».
Lunedì 28 agosto alle 21.00 sempre all’Agriturismo Ai Colonos, “Musica picta”, un viaggio attraverso l’iconografia musicale nei luoghi sacri del Friuli, di e con Alessio Screm che proporrà storie e videoproiezioni con accompagnamento musicale, esecuzioni alla spinetta di Rosangela Flotta.
Sono di alta fattura le testimonianze che mosaicisti, miniaturisti, pittori e scultori attivi in Friuli hanno dedicato alla musica in un arco di tempo che va indicativamente dal I secolo a.C. ai giorni nostri. Artisti anonimi, locali e maestri noti come Gianfrancesco da Tolmezzo, Il Pordenone, Pellegrino da San Daniele, Giovanni Da Udine, Pomponio Amalteo, Giovanni Battista Tiepolo, Andrea Schiavi fino a Renzo Tubaro, per dirne alcuni. Hanno riservato nella loro produzione una particolare attenzione a soggetti musicali sotto molteplici declinazioni: putti e angeli musicanti in varie pose e con diversi strumenti, scene coreutiche, paradisi sonori. Da Sauris ad Aquileia, da Pordenone a Gorizia, attraversando i principali centri del Friuli storico, il musicologo ed esperto d’iconografia musicale Alessio Screm ci accompagna alla conoscenza di un patrimonio ancora trascurato ma meritevole di tutte le attenzioni.
Venerdì 1° settembre alle ore 21 “, Eretic Federico”, una serata in ricordo di Federico Tavan nel cortile che lo ha visto protagonista. Verrà proiettato il video documentario (progjet Colonos) con la regia di Paolo Comuzzi. Introducono Angelo Floramo e Federico Rossi.
Il titolo rimanda alla “preziosa eresia”, espressione coniata da Ida Vallerugo per Tavan:
«La fiamma ardeva / la fiamma ardeva /oh se ardeva la tua voce // voce, voce, voce che trapassa la nebbia dei giorni / e richiama il volto nostro dimenticato // sudando, piangendo, mi leggevi le tue poesie / di denso profondo eretico Federico // “l’essere perfettissimo ha girato / la testa quando sono nato io” // e tu a gridare il tuo dolore / la tua allegria legata, il tuo esilio // sparita dagli occhi l’eternità / che si riempivano di speranza, di dolore // Oh ragazzi che guardate Cana da lontano! // Sì l’essere perfettissimo è tornato / umano, nella tua voce, // nostra preziosa eresia, Federico».
L’appuntamento vuole essere una dedica per ricordare un amico fraterno, compagno di viaggio per lungo tempo anche dei Colonos, un uomo che ci ha lasciati dieci anni fa. Resta viva la sua voce, che è quella di un poeta unico, sincero, disturbante. Questo nuovo video documentario presenta la testimonianza viva di Federico Tavan, come protagonista di diversi progetti di poesia organizzati ai Colonos a cura di Aldo Colonnello, Amedeo Giacomini e Pierluigi Cappello. Un documento intenso che si chiude con momenti scelti di una giornata vissuta ad Andreis in compagnia di Danilo De Marco.
Lunedì 4 settembre alle ore h 21.00 andrà in scena all’Agriturismo I Colonos “The beat of freedom”, la Resistenza in fumetto, di e con Marta Cuscunà. Illustrazioni live di Fabio Babich.
“Io sono l’ultimo”, il libro da cui sono tratte le lettere di “The beat of Freedom”, è nato quando Annita Malavasi, la partigiana “Laila”, ha cominciato a parlare d’amore». Così Marta Cuscunà, autrice e performer pluripremiata di teatro visuale, nella sua ricerca unisce l’attivismo alla drammaturgia contemporanea per figure. Nasce a Monfalcone, anticipa quest’opera che la vede insieme al fumettista Fabio Babich, chiamato durante lo spettacolo a realizzare nove tavole ispirate alle lettere dal libro che l’ha ispirata. Alla recitazione e ai disegni interviene anche la musica, per restituire ai ragazzi di oggi lo spirito di questo racconto corale sul sogno rock di un Paese di persone uguali nei diritti e libere.
Tappa di “Avostanis” a San Vito al Tagliamento, venerdì 8 settembre alle ore 18.00, nell’Antico ospedale di Santa Maria dei Battuti. “Ricorderò chi sono: Aquileia e il futuro della memoria”, conferenza di Gabriele Pelizzari. Introduce Paolo Mosanghini.
Nell’epoca del presente breve, guardare al passato viene spesso considerato un inutile gioco di curiosità o un esercizio di caritatevole preservazione. Ma dimenticare chi siamo significa non poter nemmeno immaginare cosa potremmo e potremo essere: per questo la memoria non è cronaca conclusa, ma principio dinamico di vita e di potenziale. Aquileia è il perfetto paradigma di questo ideale della memoria alto, necessario e, al tempo stesso, fragile e bisognoso di cure: la tradizione aquileiese ha bisogno di essere protetta e posta al centro di un progetto di futuro.
Infine visita guidata con il professore Gabriele Pelizzari per un viaggio “Nei mosaici della Basilica patriarcale di Aquileia”, sabato 9 settembre, alle ore 10.00 e alle ore 15.15. Prenotazione obbligatoria (biglietto di ingresso e audioguida 10 €).
Custode della più estesa opera musiva cristiana di tutto l’Occidente, la Basilica di Aquileia è uno scrigno magnifico di immagini, visioni e storie che rivelano un articolato e sontuoso progetto di carattere teologico, religioso e figurativo, con al centro la salvezza universale.
Il piacere di poterla visitare e comprenderne la grandezza con il professore Gabriele Pelizzari, tra i massimi esperti e autore del libro dedicato dal titolo: “Dalla salvezza di pochi alla salvezza universale”, è l’ulteriore garanzia di prendere parte a una visita illuminante ed esclusiva.
Per gli eventi della rassegna “Avostanis”, è necessaria la prenotazione. L’ingresso è libero, eccetto per lo spettacolo “Il canto del creato” (10 €) e la visita guidata di Aquileia (10 €).
Variazioni in caso di maltempo e aggiornamenti del programma su www.colonos.it e sui social.
Associazion culturâl Colonos Aps
Via Giovanni da Udine, 8
33050 Villacaccia di Lestizza (UD)
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Direzione organizzativa Alessio Screm
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