Dal 18 al 20 maggio 2018
Audiobus: con Terminal
alla scoperta della Udine (s)conosciuta
Si tratta di una performance nata completamente nel capoluogo friulano. Alla partenza i viaggiatori riceveranno un paio di cuffie e un biglietto (gratuito). Una voce narrante li accompagnerà in un percorso in bilico tra reale e surreale
Arte e spazio pubblico si contamineranno. Il dialogo fra le diverse espressioni – dal circo contemporaneo alle arti visive, dall’arte urbana alle arti performative – consentirà di percorrere strade inedite, anche grazie a una performance itinerante, Audiobus.
Tutto questo è ‘Terminal – Festival dell’arte in strada’. Come (ormai possiamo dirlo) da tradizione, sarà piazza Venerio il cuore pulsante della manifestazione (nata da un’idea di Zeroidee e Circo all’inCirca, due realtà artistiche e creative differenti che hanno in comune la visione di un’arte capace di valorizzare gli spazi pubblici e le relazioni fra chi li abita, con la consulenza artistica di Roberto Magro. Partner dell’evento, l’assessorato alla Cultura del Comune di Udine, la Regione Friuli Venezia Giulia, PromoturismoFvg e Fondazione Friuli) in programma dal 18 al 20 maggio.
Si comincia venerdì 18, al pomeriggio, con il doppio spettacolo di Many Heights (dalle 19), proposto dalla compagnia acrobatica di origine Israeliana, InBalance. In serata spazio ad Ape blues (dalle 20.30), cabaret ironico e poetico. A seguire, circolo Cas’Aupa presenta, nell’ambito della rassegna Dissonanze, Cacao Mental (dalle 22), progetto che fonde cumbia, musica elettronica e psichedelia, in canzoni che avvicinano la tradizione musicale latinoamericana a una sonorizzazione cinematica e ballabile insieme
Sabato si comincia al mattino con Audiobus. Una performance completamente made in Udine – una produzione di Zeroidee, Giovanni Chiarot, Renato Rinaldi, in collaborazione con Natalie Norma Fella e il coinvolgimento di alcuni performers di Circo all’InCirca, gli autisti e il supporto di Autoservizi Fvg S.p.A. Saf –. Audiobus è un viaggio straordinario su un autobus urbano (posti limitati, massimo 30 persone per ogni corsa), in bilico tra reale e surreale. Una performance multidisciplinare, un tragitto letterario, un percorso inatteso, gremito di suggestioni visive e sonore, di acrobazie, di storie. Tutto accade contemporaneamente, dentro e fuori l’autobus. Alla partenza i viaggiatori riceveranno un paio di cuffie e un biglietto (gratuito, da ritirare prima di andare alla fermata di via Gorghi, all’infopoint in piazza Venerio, almeno 12 minuti prima della partenza del bus, linea C. Il 19 maggio partenze alle 15, 16, 17. Il 20 maggio, alle 10.47, 11.47, 15, 16, 17). Una voce narrante li accompagnerà, li guiderà in un percorso fra le strade e i luoghi della città. Tutto sembrerà diverso. Le vie, i monumenti, le persone. I passeggeri saranno rapiti dal turbinio di colori che incontreranno. Osserveranno attraverso il finestrino una città che non avevano mai visto prima d’ora, benché, fossero convinti di conoscerne ogni più piccolo segreto. Udine sarà Guardata per la prima volta attraverso un ‘filtro’ fatto di un pizzico di magia e una manciata di bellezza, insita nel dna della città, ma che la quotidianità di impedisce di scorgere. Basta alzare la testa, e guardarsi intorno, la poesia di quel viaggio, farà il resto.
Sempre sabato in programma anche alcuni workshop tematici, mentre nel pomeriggio (alle 18) andrà in scena Qahwa Noss Noss, spettacolo proposto da Colokolo, circo urbano marocchino che ttingendo ai talenti multidisciplinari dei suoi artisti, unisce nuove e originali arti circensi con la danza e il teatro e sviluppa un’identità marocchina di performance dal vivo. Poi sarà la volta Ironie d’u Saut (dalle 19.30), evento proposto da LA (cie) SID, una giovane compagnia di circo contemporaneo, creata attorno al duo di montature e acrobazie aeree di Antoine Deheppe e Inès Maccario, a cui si è aggiunto Charles Dubois, sound director e sounder. A chiudere il programma del sabato sarà Respire (dalle 21), suggestivo spettacolo che si svolgerà all’intero della ex chiesa di San Francesco, e organizzato in collaborazione con TSU. Protagonista la Cie Circoncentrique, compagnia di circo, a cui piace pensare che il corpo sia il campo di gioco del possibile e dell’impossibile.
Domenica si replica con Audiobus e workshop, prima di dare spazio a Many Heights (alle 17), a Ironie d’u Saut (alle 18) e a Qahwa Noss Noss (alle 19.30). A chiudere Terminal 2018 sarà la riproposizione di Respire (alle 21) prima del gran finale in musica.
Informazioni e programma dettagliato su: www.terminal-festival.com | Facebook |
comunicato stampa