Pochi sanno che all’origine del buffo linguaggio, con parole storpiate e accenti spostati, adottato dai doppiatori italiani di Stanlio e Ollio (in primis Mauro Zambuto e Alberto Sordi) c’erano gli stessi Laurel e Hardy, costretti all’inizio degli anni Trenta del secolo scorso a recitare in diverse lingue per la distribuzione dei loro film sui mercati stranieri. Era stata un’idea del loro produttore Hal Roach, all’avvento del sonoro e prima che venisse perfezionata la tecnica del doppiaggio, quella di girare ciascuna scena nelle diverse lingue, oltre all’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo e l’italiano, mantenendo gli attori principali e cambiando i personaggi secondari. I due comici, sottoposti a un vero e proprio tour de force dovendo leggere sul gobbo fuori scena le battute nelle diverse lingue, inevitabilmente ne storpiavano spesso la pronuncia, creando un effetto comico che dava un valore aggiunto alle loro gag e che venne in seguito imposto anche ai loro doppiatori.
Dei film girati in italiano non c’è più traccia ma alle Giornate del Cinema Muto si vedrà in anteprima assoluta Ladroni, diretto da James Parrott e sceneggiato da Leo McCarey, versione italiana dell’americano Night Owls (1930) più breve di quindici minuti rispetto alle edizioni destinate al mercato spagnolo e italiano. La ricerca presso archivi, collezionisti e cineteche internazionali che ha portato al ritrovamento dell’unico elemento ad oggi sopravvissuto di una copia italiana – un negativo scena conservato presso l’archivio del George Eastman Museum di Rochester (NY) – è stata compiuta da SOS Stanlio & Ollio in collaborazione con l’Istituto Cinematografico La Lanterna Magica dell’Aquila. Il Progetto nazionale “SOS Stanlio e Ollio, salviamo le versioni italiane dei film di Laurel e Hardy”, operazione complessiva di recupero digitale delle edizioni italiane cinematografiche dei film dei due comici, ha curato la meticolosa ricostruzione sulla base dell’edizione spagnola Ladrones che ha conservato la colonna sonora di rumori e pochi fonemi pressappoco identici nelle due lingue. Si potrà così sentire la viva voce di Oliver Hardy in una battuta, seppure brevissima, in ispano-italiano.
Ladrones fu girato tra il 30 ottobre e il 12 novembre 1929. Un articolo di Variety del 29 luglio 1930 ci informa che Hal Roach aveva aggiunto l’italiano alle altre lingue e la registrazione avvenne un mese dopo, alla fine dell’agosto 1930.
Vale la pena ricordare che nei titoli di testa di Ladrones/Ladroni viene utilizzato per la prima volta il tema musicale The Cuckoo Song, motivo che nella memoria di ogni spettatore rimarrà indissolubilmente legato alla figura dei due comici.
Un’ultima curiosità: il direttore della fotografia del film è George Stevens, in quegli anni abituale collaboratore di Laurel & Hardy e futuro regista vincitore negli anni Cinquanta di due premi Oscar, per Un posto al sole e per Il gigante, l’ultimo film di James Dean.
Comunicato Stampa