Un invito al viaggio fatto di libri, musica, film e parole. Un percorso tra terra e mare lungo cinque giorni, Barcolana – un mare di racconti è il nuovo festival al Castello di San Giusto di Trieste che prosegue la navigazione fino ad oggi, domenica 6 ottobre. Organizzato come evento culturale nell’ambito delle manifestazioni che affiancano la Barcolana presented by Generali, la regata triestina che richiama appassionati della vela da tutto il mondo, voluto dal Presidente della Società Velica Barcola e Grignano Mitja Gialuz, ideato e diretto dal giornalista e scrittore Alessandro Mezzena Lona, il festival “Barcolana – un mare di racconti” dedicato ai viaggi e alla cultura del mare ha debuttato quest’anno, con il contributo della Fondazione CRTrieste e del Comune di Trieste.
Sono state giornate in cui il pubblico del Festival ha potuto incontrare grandi nomi della letteratura italiana e internazionale, in un’ideale ponte fra Trieste e l’Europa. Anche l’ultima giornata regalerà degli incontri emozionanti in un invito al viaggio fra libri, musica, film e parole. Il programma prende il via dal mattino per recuperare alcuni ospiti di sabato 5 ottobre, giornata in cui il Festival nel rispetto del lutto cittadino ha sospeso la sua programmazione. Alle 11.15 dialoga con la giovane autrice Erica Giopp il vicedirettore de Il Piccolo Alberto Bollis. Erica Giopp ha 26 anni quando parte per il suo viaggio in Barcastop: “l’autostop del mare”, che si fa viaggiando in barca a vela ottenendo dei passaggi in cambio di aiuto a bordo. Non parte per ritrovare sé stessa né tantomeno per inseguire l’avventura estrema. Su questa sua esperienza scrive un libro: “Un anno in barcastop” edito da Alpine Studio.
Alle 11.45 l’incontro intitolato “Un mare pieno di avventure”: alcuni bravissimi autori di storie a fumetti come Mario Alberti, Luca Enoch, Romeo Toffanetti intervistati dal giornalista e scrittore Corrado Premuda, racconteranno quattro modi di interpretare il racconto disegnato all’insegna della fantasia e del loro contributo artistico alla realizzazione del libro che celebra i primi 50 anni di Barcolana.
Alle 12.15 sarà la volta della star indiscussa dell’estate letteraria italiana: con il suo romanzo “I leoni di Sicilia” pubblicato da Nord, Stefania Auci sarà una delle ospiti più attese della giornata in un’intervista condotta dalla giornalista Cristina Bonadei. Il libro, che racconta la prima parte della storia della famiglia Florio, è da mesi in testa alle classifiche di vendita. E, forse, nemmeno Stefania Auci si aspettava un successo così immediato, travolgente, generato in gran parte dal passaparola. Insegnante di sostegno in un quartiere difficile di Palermo, la scrittrice ha conquistato i lettori con il primo volume della saga. E tutti già aspettano il seguito.
Alle 12.45 chiude gli appuntamenti del mattino di Barcolana – un mare di racconti la giornalista del Corriere della Sera Roberta Scorranese inviterà il pubblico al viaggio nel suo Abruzzo, raccontando il libro “Portami dove sei nata” (Bompiani). Sensibile intervistatrice e narratrice di storie quotidiane, Roberta Scorranese si è messa sulle tracce del suo passato ascoltando la voce del suo compagno che le chiede spesso: “Portami dove sei nata”. Ha preso forma, così, un libro intenso dove la sua famiglia e la sua terra rivivono nelle parole, nei racconti, nei profumi e nei suoni della memoria.
Alle 14.45 sempre presso il Castello di San Giusto di Trieste lo scrittore e curatore di Pordenonelegge Alberto Garlini dialogherà con il direttore artistico Alessandro Mezzena Lona sul suo “Il canto dell’ippopotamo”, in cui rivive l’amicizia con il grande poeta friulano Pierluigi Cappello. Forse la vita di Alberto Garlini sarebbe stata diversa, certo è che l’incontro con il poeta Pierluigi Cappello, morto troppo presto nel 2017, è stato importante. Anche per trovare la propria voce di scrittore, che ha pubblicato “Una timida santità”, “Fútbol bailado”, “Tutto il mondo ha voglia di ballare”, “La legge dell’odio”, “Il fratello unico. Un’indagine di Saul Lovisoni”. E questo bellissimo “Il canto dell’ippopotamo”, in cui giganteggia il poeta delle “parole povere”.
Alle 15.15 Paolo Malagutti, lo scrittore di Monselice che fa l’insegnante di Lettere, nel suo romanzo “L’ultimo Carnevale” racconta una Venezia livida e irriconoscibile. La città, nel febbraio del 2080, è stata dichiarata non più agibile, evacuata e trasformata in Venice Park – la più pittoresca delle attrazioni italiane – dove non ci sono più residenti. Solo il circo quotidiano dei visitatori e degli accompagnatori, oltre a un pugno di Resistenti che vorrebbe vederla tornare viva e abitata. Dialoga con l’autore il giornalista Paolo Lughi.
Alle 15.45 Nicolò Giraldi, presentato dal giornalista Giovanni Tomasin, svelerà la magia delle “Isole del vento”. Nella baia di Martinscica sull’isola di Cherso esistono i resti di una tonnara. Fino a circa gli anni Sessanta qui veniva praticata la pesca del tonno e i racconti delle persone anziane sull’epica delle battaglie tra uomo e Natura si sprecavano. Gli uomini e le donne anziani un tempo parlavano un dialetto strano, costruito sulle inflessioni istrovenete o quarnerine, e vivevano sospesi tra le dominazioni che quest’isola aveva conosciuto nel corso del Novecento. Arricchisco questo viaggio le belle illustrazioni di Pierfranco Fabris.
Alle 16.15 Giovanni Montanaro, presentato dalla scrittirice Federica Lauto, avvocato, autore per il teatro, finalista al Premio Campiello nel 2012 con il romanzo “Tutti i colori del mondo”, racconta un’altra Venezia che è fuori dai circuiti turistici. E guarda la vita con una sensibilità che, oggi, non è poi così banale. Nelle “Ultime lezioni” inventa due personaggi indimenticabili: il professor Costantini, che è il tipo di uomo che si ha in mente quando si pensa a un professore, anche se la vita fa di tutto per metterlo in difficoltà, e Jacopo, un giovane che fatica a trovare sé stesso.
Alle 16.45 Erica Bonanni, in un dialogo con la giornalista Eliana de Giacomi, svelerà al pubblico di Barcolana – un mare di racconti la magia di Trieste che è racchiusa nei suoi racconti. La magia del suo mare e del suo misterioso vento di Bora si compie attraverso cinquanta -più uno- racconti dalle mille sfumature. L’ironia, il sarcasmo, la nostalgia, la poesia, lo humor si alternano con andamento ondivago, creando un caleidoscopio di emozioni. Come onde del mare, le parole si susseguono in morbide curve e saliscendi, tra picchi di assurdità grottesche e picchi di riflessioni romantiche. Collante: il morbin triestino che affascina e seduce quanto un incantesimo “made in Trieste”!
Anche la giornata di chiusura del Festival riserva per il pubblico incontri con personaggi di altissimo livello. Alle 17.15, il filosofo Pier Aldo Rovatti, in dialogo con il professor Mario Colucci, analizzerà la realtà del nostro tempo mettendo a fuoco le figure di strani personaggi: gli Egosauri. L’Italia si sta popolando di esseri mostruosi e normali al tempo stesso, dotati di un io abnorme, che pretendono di rivelare una verità indiscutibile e si fanno forti di parole come “popolo”, ormai svuotate di senso, ma riempite di rabbia, paura, risentimento. Nel suo nuovo libro, Pier Aldo Rovatti, uno dei filosofi più attenti ai problemi della contemporaneità, traccia un ritratto lucido e impietoso di questi esseri che vagano con l’unico scopo di diventare ogni giorno più gonfi di sé. E fra di loro probabilmente ci siano anche noi incapaci di riconoscerci.
Alle 17.45, alla presenza di Patrizia e Carla Marincovich, verrà presentato il Premio Carlo Marincovich che da dieci anni a Roma viene assegnato ai libri più belli che raccontano il mare. Dedicato a una delle figure più importanti del giornalismo italiano, di origine istriana, quel grande appassionato di vela e di Formula 1 che ha scritto per Il Tempo, l’Ansa, la Repubblica che fu Carlo Marincovich, morto nel 2008. I vincitori ricevono un riconoscimento bellissimo: un cimelio di scafi importanti, che viene poi trasformato in un oggetto d’arte. Una storia di mare tutta da raccontare.
Alle 18.15, in un incontro condotto dalla giornalista Eleonora Degano, i ricercatori dell’ISMAR-CNR Fabio Raicich e Renato R. Colucci racconteranno i risultati della loro ricerca effettuata nel Golfo di Trieste, analizzando i dati raccolti tra il 1844 e il 1988. Il loro studio, pubblicato sulla rivista scientifica Earth System Science Data, sulle acque del Golfo di Trieste ha rilevato che la temperatura del mare si sta progressivamente alzando.
A raccontare i “Navigatori straordinari”, protagonisti della sua graphic novel, sarà Gabriele Musante alle 18.45. Presentato dalla giornalista Cristina Favento, con la forza del disegno e la magia del racconto, Gabriele Musante mette in scena un comandante della Marina mercantile, uno scrittore, un aviatore, un hippie vagabondo e un militare. Cinque personalità diverse, vissute tra il 1844 è il 1988, accomunate da una viscerale passione per il mare. Una graphic novel questa che la ha forza di un romanzo e il fascino visionario di un film. Incontro in n collaborazione con la rivista “Bolina”.
Alle 19.15, Elena Stancanelli, presentata dalla giornalista Fabiana Dallavalle, darà voce al dramma delle persone che attraversano il Mediterraneo inseguendo un sogno di libertà, che ha raccontato nel suo libro “Venne alla spiaggia un assassino”. Con il romanzo di debutto,” Benzina”, ha lasciato subito il segno, vincendo il Premio Giuseppe Berto. E dopo altri libri belli, come “A immaginare una vita ce ne vuole un’altra” e “La femmina nuda”, Elena Stancanelli, che è anche una firma de “la Repubblica”, ha voluto guardare negli occhi il dramma di chi solca il Mediterraneo scappiando dalla guerra e dal terrore. “Venne alla spiaggia un assassino” è reportage, ma anche personalissimo viaggio narrativo. In collaborazione con il Teatro Miela l’attrice Laura Bussani leggerà dei brani del libro.
Alle 21.00 il Festival chiude la sua prima edizione con la lettura scenica di Gioia Battista “Trieste, nel mare – una raccolta di voci, onde e venti”, realizzata facendo dialogare pagine poco conosciute di grandi autori triestini: da Claudio Magris a Boris Pahor, da Pier Antonio Quarantotti Gambini a Claudio Grisancich, da Furio Bordon a Jan Morris, da Fulvio Tomizza a Stelio Mattioni. In scena, gli attori Patrizia Jurincic Finzgar, Giustina Testa e Lorenzo Zuffi.
A seguire, una conversazione sulla candidatura di Trieste a Città creativa per la letteratura dell’Unesco. Sarà presente la scrittrice spagnola Eugenia Rico, in dialogo con la giornalista Martina Vocci, Premio Bauer per gli autori emergenti 2018 al Festival Incroci di Civiltà, che ha pubblicato da poco con la casa editrice Elliot il suo romanzo “La morte bianca”, recensito con grande evidenza da Gianrico Carofiglio sull’inserto “Robinson” de “la Repubblica”.
Tutti gli altri appuntamenti sono ad ingresso libero. Il programma completo è consultabile sul sito web www.barcolana.it
Comunicato stampa