Da uno dei più grandi chitarristi di sempre, Marc Ribot, al sax partenopeo di James Senese, passando per il seducente mix world-etnico degli sloveni Širom; il quartetto Crimi che affonda nelle radici siciliane raï algerino, ethio-jazz, funk e del soul; l’arabian-fuzz del collettivo multietnico Al-Qasar fondato a Parigi; le musiche dal mondo di Anna Garano, chitarrista e compositrice italo-slovena. E il gran finale in festa con il popolarissimo clarinettista bulgaro Ivo Papasov, padre fondatore del movimento delle wedding band
E’ ancora una volta un programma internazionale, con cinque serate che prenderanno il via il 18 luglio, quello di cui si compone la 5. edizione di Musiche dal mondo/Glasbe Sveta, il festival transfrontaliero che unisce Gorizia e Nova Gorica, suggellando i valori dello scambio culturale, del dialogo e dell’amicizia fra i due territori, manifestazione che cinque anni fa ha anticipato la filosofia di Go!2025 incarnando perfettamente gli obiettivi dell’atteso grande evento .
Organizzato da Circolo Controtempo di Cormòns e dal partner sloveno Kud Morgan, il festival prevede le prime due serate a Villa Attems di Lucinico (Go), le tre successive nel Castello di Kromberk di Nova Gorica, luoghi che sono cornici perfette per esaltare la grande musica dal vivo.
Ad aprire la rassegna, martedì 18 luglio, a Villa Attems di Lucinico, un doppio concerto: alle 21 i Širom, gruppo sloveno formato da Ana Kravanja Samo Kutin e Iztok Koren, portatore di una musica seducente che nasce da un mix di strumenti “etnici” di diversa provenienza e foggia, suonati dalle mani esperte dei tre polistrumentisti. Una musica che parla al presente e guarda al futuro traendo origine dalla world music stessa.
Alle 22 salirà sul palco il quartetto Crimi, altro progetto che incarna lo spirito di Musiche dal mondo, nato nel 2018 dal desiderio del leader Julien Lesuisse di riappropriarsi delle sue radici siciliane e che mescola le emozioni delle vecchie canzoni nate nella terra della sua famiglia con quelle del raï algerino, arricchite dalle influenze dell’ethio-jazz, del funk e del soul.
Mercoledì 19 luglio, sempre a villa Attems, alle 21.30, sarà la volta di colui che è definito “semplicemente” uno dei più grandi chitarristi di sempre, lo statunitense Marc Ribot, in “Solo”, in un concerto che, come ogni sua esibizione dal vivo, si annuncia imprevedibile, attingerà a una varietà di influenze e creerà un mix unico di memoria, improvvisazione e riadattamento.
In apertura di serata, alle 21, riflettori accesi su Anna Garano, talentuosa chitarrista e compositrice italo-slovena, nata a Udine da madre triestina/slovena e padre siciliano, laurea all’università di Trieste e diploma al conservatorio Tartini, tante collaborazioni importanti alle spalle e diversi album che esplorano una fusione di influenze classiche, flamenco e musiche del mondo.
Da martedì 25 luglio il festival si sposta al castello di Kromberk, a Nova Gorica: la prima serata vedrà sul palco il collettivo Al-Qasar, (feat. Alsarah) fondato nel quartiere Barbès di Parigi dal produttore Thomas Attar Bellier con musicisti che provengono da Francia, Libano, Marocco, Algeria, Egitto e Stati Uniti: arabian fuzz, lo definiscono, una visione sfacciatamente elettrica e profondamente legata alle proprie radici.
Altro grande nome per il festival di Musiche dal mondo sarà giovedì 27 luglio, alle 21, quello di James Senese, il sassofonista che suonerà con la sua band, noto per il suo stile unico e la sua passione per il sax, ispirato da grandi musicisti come John Coltrane e Miles Davis, artista di successo sia come solista che con la nota formazione Napoli Centrale, band che ha realizzato una fusione di jazz, rock, progressive e musica popolare napoletana.
Venerdì 28 luglio, gran finale in festa, alle 21, sempre a Kromberk, con Ivo Papasov & his Wedding Band: chiude il festival il popolare clarinettista bulgaro noto anche come “re della musica da matrimonio”, padre delle wedding band, e uno dei più importanti rappresentanti della creatività musicale balcanica contemporanea. Ha fatto irruzione sulla scena mondiale nel 1973 e, con la leggendaria Trakya Band, ha dato inizio a una rivoluzione musicale che ha dato vita al movimento delle cosiddette wedding band, una fusione di forme folk bulgare e balcaniche, funk, funk, rock e jazz.
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Comunicato Stampa