Un lavoro sinergico di quattro assessorati con le storiche realtà del territorio operanti nel settore che ha permesso di rispondere a tutte le richieste pervenute (160 tra bimbi e ragazzi) e un impegno economico di oltre 100 mila euro: partono a Casarsa della Delizia da lunedì 29 giugno i centri estivi.

“Siamo convinti – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali Claudia Tomba, che ha lavorato con i colleghi delle politiche giovanili Ilaria Peloi, dello sport Tiziana Orleni e della cultura e istruzione Fabio Cristante – che questa emergenza coinvolga in maniera speciale bambini e ragazzi e debba essere presa in carico dall’intera comunità che in qualche modo i nostri assessorati rappresentano. Nel lavoro di progettazione si è guardato in primis ai bisogni dei minori, soggetti che durante questa emergenza sono stati particolarmente penalizzati. Si è avuto cura di coinvolgere in tavole di confronto associazioni, scuole, genitori e sono state verificate con le assistenti sociali le emergenze e le situazioni di maggior difficoltà con particolare riguardo alle famiglie ed ai ragazzi più deboli e che necessitano in questo momento di maggior attenzione, anche in vista della ripresa del nuovo anno scolastico. L’Amministrazione Comunale si è fatta carico non solo di offrire una proposta a minori e famiglie ma anche di salvaguardare le proposte che storicamente caratterizzavano il territorio, elaborando così un’idea progettuale di centri estivi”.
Si è provveduto, spiegano i quattro assessori, a dare una risposta anche in termini economici con una spesa che sarà ben superiore ai 100 mila euro e che comprende non solo l’offerta educativa ma anche i costi per la sicurezza e  la sanificazione. “Una cifra davvero considerevole per un Comune come Casarsa – aggiungono -, ma che conferma ancora una volta la grande attenzione per minori e famiglie. Al momento il numero degli iscritti è di circa 160 ragazzi distribuiti nelle 6 settimane di attività: abbiamo risposto affermativamente a tutte le domande ricevute”.
Dopo aver verificato la possibilità di realizzare alleanze educative sul territorio con diverse realtà ed associazioni si è concretizzata la presa in carico da parte dell’Amministrazione del coordinamento di una proposta unitaria. Il lavoro di coprogettazione ha portato alle definizione di tre centri: il centro denominato Isola verde allestito presso le scuole elementari di Casarsa che prevede un orario a tempo pieno dalle 7.45 alle 17.15; il centro denominato Isola rossa presso le scuole secondarie di Casarsa con orario dalle 8.00 alle 12.00; ed infine il centro denominato Isola blu che sarà ospitato nel centro parrocchiale di San Giovanni (complesso ex Zuccheri) che manterrà l’orario tradizionale dalle 15:00 alle 19:00. Un’offerta varia tanto per orari che per dislocazione sul territorio e che risponde alle esigenze di famiglie e ragazzi dai 6 ai 14 anni. Il tutto senza dimenticare da parte del Comune il sostegno economico per le iniziative dedicate alla fascia d’età 3-6 anni e le attività estive del Progetto giovani per i ragazzi più grandi.
“Al centro delle attività che verranno proposte dagli animatori – concludono gli assessori – la risocializzazione sarà l’azione prioritaria. I centri estivi 2020 infatti non potranno avere solo una mera funzione ludica, di intrattenimento o accudimento, ma dovranno essere incentrati su una proposta nuova ed originale per rendere leggero un nuovo modo di relazionarsi, per stimolare la creatività e sostenere la positività. Il tutto in sicurezza e con il rispetto delle normative. In termini organizzativi mentre la prime due proposte verranno affidate alla cooperativa il Piccolo Principe, il centro Isola Blu si propone invece di dare continuità alla storica iniziativa dell’Estate Ragazzi. Un sentito ringraziamento alla parrocchia di San Giovanni Battista nella persona di don Giancarlo Pitton che ha messo a disposizione l’area Ex Zuccheri, alle associazioni e a
quanti in diverso modo collaboreranno per rendere ancora più divertente e serena l’estate dei nostri ragazzi. Un grazie agli uffici comunali che in queste settimane hanno lavorato alacremente nell’organizzazione dei centri e per rispondere alle specifiche di sicurezza richieste dai protocolli sanitari. Casarsa vuole costruire già ora il futuro delle nuove generazioni”.
Comunicato Stampa