L’epico scontro tra sentimenti e soldi sarà in scena mercoledì 10 gennaio alle 20.45 al Teatro Verdi di Gorizia: lo straordinario talento comico di Ugo Dighero sarà al servizio de L’avaro di Molière. L’attore genovese, già apprezzatissimo protagonista di opere di Stefano Benni e Dario Fo, si confronta per la prima volta con una grande classico, interpretando Arpagone nel nuovo allestimento diretto da Luigi Saravo. Il protagonista è disposto a sacrificare la felicità dei figli, pur di non dovere fornire loro una dote e anzi acquisire nuove ricchezze attraverso i loro matrimoni. Attore, sceneggiatore e regista, Ugo Dighero è amato dal grande pubblico anche per le sue interpretazioni in fiction televisive, tra cui Un medico in famiglia, Ris – Delitti imperfetti e più recentemente Blanca. La biglietteria, in via Garibaldi 2/a (telefono 0481 383601) è aperta da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30. La vendita on line dei biglietti è attiva sul circuito Vivaticket. Lo spettacolo sarà anticipato alle 18 di venerdì 5, nel Ridotto Macedonio, da una prolusione di approfondimento del ciclo Incontri al VerdiMercoledì 10 gennaio, nella conferenza a cura dell’Università della terza età, la relatrice sarà Marina Ceschia.

La regia di Saravo ambienta lo spettacolo in una dimensione che rimanda al nostro quotidiano, giostrando riferimenti temporali diversi, dagli smartphone agli abiti anni Settanta agli spot che tormentano Arpagone (la pubblicità è il diavolo che potrebbe indurlo nella tentazione di spendere il suo amato denaro). Anche le musiche originali di Paolo Silvestri si muovono su piani diversi, mentre la nuova traduzione di Letizia Russo, fresca e diretta, contribuisce a dare al tutto un ritmo contemporaneo. A fianco di Ugo Dighero, Mariangeles Torres è impegnata in un doppio ruolo: sarà Freccia, il servitore che sottrae la cassetta di denaro di Arpagone, e la domestica / mezzana Frosina, ovvero i due personaggi che muovono l’azione, scatenando l’irresistibile gioco degli equivoci, sino al ribaltamento di tutte le carte in tavola. “L’Avaro di Molière ruota attorno a un tema centrale, cui tutti gli altri si riconnettono: il danaro” afferma il regista. “Il conflitto tra Arpagone e il suo entourage è il conflitto tra due visioni economiche: una consumistica e una conservativa. Nella nostra contemporaneità, in cui vige l’imperativo di far circolare il danaro inseguendo una crescita economica infinita, il gesto immobilista di Arpagone, ossessionato dall’idea di non intaccare il proprio patrimonio, suona quasi sovversivo, in opposizione alla tirannia del consumo”.

comunicato stampa