Fabio Concato

Proprio una domenica “ bestiale “ quella che le note e i testi di Fabio Concato ci hanno regalato in questa fine d’aprile in quel di Monfalcone nel bellissimo Teatro Comunale. Un mostro sacro del cantautorato italiano che nel corso degli ultimi quarant’anni si è ritagliato uno spazio importante legato alle sue canzoni e al modo di proporle decisamente unico. I testi di Concato sono legati al quotidiano, alla vita di tutti i giorni, all’amore in particolare ma anche al dolore e alla sofferenza, ai ricordi.

In due parole meraviglioso, stupendo! Un concerto di musica e di parole di un’intensità e anima musicale, che ci hanno trasportati, trascinati dentro il mondo del maestro Fabio. La voce spesso appoggiata per enfatizzare il testo e le note abilmente suonate da otto fantastici giovani ragazzi al secolo la jazz band Carovana Tabù: Stefano Proietti pianoforte, Andrea Albino chitarra, Nicole Brandini basso, Davide Di Giuseppe batteria , Giacomo Cazzaro sax alto, Federico Limardo sax tenore e soprano, Tony Santoruvo flicorno, Giulio Tullio trombone. Unensamble ricercato e riuscito. Un repertorio azzeccato per una sala teatrale dove non sono mancati i suoi classici come Domenica bestiale e Fiore di maggio, Sexy tango, Tienimi dentro te, per poi  passare alla sublime Gigi, pezzo strappalacrime dedicato al padre musicista e a qualche pezzo meno famoso ma nel quale è sicuramente riconoscibile il timbro unico del cantautore. È veramente un incrocio magico quando la poetica si sposa con la musica. In questi casi diciamo che Concato ci è riuscito perfettamente! Ci ha fatto sognare per due ore di concerto senza pause e sempre con il fiato sospeso nell’attesa di una nuova canzone, di una nuova emozione. Anche quando tra un brano e l’altro ci ha intrattenuti con aneddoti e battute davvero esilaranti. Alla fine i consueti bis ma sinceramente vorremo non finissime mai. Usciamo dal bellissimo teatro con ancora negli occhi e nelle orecchie la magia della musica che questo fantastico artista è riuscito a trasmetterci. Grazie Maestro Fabio… alla prossima!

© Maurizio Cum per instArt