Nell’ambito della mostra “Mauro Martoriati. Bora e Tergesteo”, curata da Marianna Accerboni e coordinata da Maria Clara Palazzini Finetti in coorganizzazione con il Comune di Trieste, al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste sabato 10 settembre alle 18.30 avrà luogo la performance Imperfectum, ispirata al gruppo di sculture collocate in mostra sotto il titolo “Iron people” e che vedrà la partecipazione attiva del pubblico: un gruppo di artisti abbigliati nello stesso modo interpreterà attraverso il linguaggio del corpo la specificità di ognuna della ventina di sculture alte due metri e mezzo, disposte nella sala espositiva quasi a formare una selva umana e realizzate da Martoriati tra il 2015 e il 2016 in ferro e metalli assemblati, rifiniti secondo diverse tecniche di sua invenzione a significare le fasce sociali meno fortunate. Ideatore di macro-installazioni e performance site specific in Italia e in Francia, l’artista romano, che dal 2013 ha scelto di vivere e operare a Trieste, ha
concepito tale evento appositamente per la mostra. Nel 2004 ha per esempio creato una maxinstallazione di sedici Scacchi in ferro smaltato, alti due metri, esposta con grande successo a Marostica in occasione della storica Partita a scacchi e nel 2009 ha esposto al Théâtre dell’Est Parisien la macro-installazione Autorità e povertà(m. 12×10), in cui affrontava il tema sociale, a lui caro quanto quello ecologico.
Domenica 11 settembre Martoriati condurrà alle 10.30 una visita guidata e dalle 11 alle 13 un laboratorio di pittura e disegno per adulti e bambini (Info +39 328 968333/+39 329 3947761/ info@mauromartoriati.it (mailto:info@mauromartoriati.it)  ).
Alle 18.30 di domenica, sotto l’egida del Pen Club di Trieste, Enzo Santese converserà con Giorgio Rosso Cicogna(Trieste, 1945), già diplomatico di carriera e alto funzionario internazionale, sul suo libro “Oltre Trieste. Storie di famiglia e di vita vissuta, un secolo attraverso molte frontiere” (LEG, pgg. 536, € 24), in cui l’autore unisce storia e cronache familiari a vicende e considerazioni personali sugli avvenimenti internazionali. Non un romanzo, un saggio sociopolitico o un racconto biografico ma una piccola storia nella Grande Storia, dal 1915 ad oggi, con Trieste al baricentro. Dopo la Seconda Guerra Mondiale seguono avvenimenti, misteri e protagonisti delia Prima Repubblica in Italia, che l’autore ha conosciuto con rapporti di stretta collaborazione e amicizia. Della sua carriera diplomatica sono anche richiamati, con voluto distacco e ironia, eventi internazionali e incontri ravvicinati con personaggi di altissimo livello. Alla caduta del Muro di Berlino corrisponde un radicale
cambio professionale, nella prospettiva di contribuire al rilancio di Trieste nella nuova Europa. Infine l’auspicio di un impegno per contrastare superficialità e consumismo alle radici del populismo, con rinnovata fiducia nell’Europa, contestando l’inevitabilità di un confronto epocale tra Occidente e Islam.

Comunicato stampa