Sette secoli di storia nel volume, pubblicato da Forum Editrice Universitaria Udinese, con cui la Fondazione de Claricini Dornpacher celebra i suoi primi cinquant’anni I de Claricini Dornpacher in Friuli: cultura, potere, prestigio di una nobile casata raccontati per la prima volta in un libro
La pubblicazione contiene interventi di carattere storico, documentale e archivistico e sarà presentata venerdì 4 marzo alle 17.30 a Villa de Claricini Dornpacher a Bottenicco di Moimacco
Arrivarono da Bologna sul finire del XIII secolo e si insediarono a Cividale mantenendo interessi e possedimenti in tutta la regione: sono i de Claricini Dornapcher, nobile famiglia la cui storia si intreccia in modo indissolubile a quella del Friuli.
Una storia fatta di cultura, potere, prestigio che ancora si respirano nella villa seicentesca incastonata nel piccolo borgo di Bottenicco di Moimacco che fu la residenza estiva della famiglia anche dopo il trasferimento di questa a Padova, con la caduta della Serenissima. Situata alle porte di Cividale, dal 1971 la dimora è sede della Fondazione de Claricini Dornpacher, costituitasi 50 anni fa con l’obiettivo di diffondere e promuovere la cultura sul territorio.
Le storie dei de Claricini Dornpacher narrate anche attraverso inedite fonti archivistiche e documentali sono state finalmente raccolte in un volume, edito da Forum, Editrice Universitaria Udinese, dal titolo I de Claricini Dornpacher in Friuli, che sarà presentato a Bottenicco di Moimacco venerdì 4 marzo alle ore 17.30.
Un libro fortemente voluto dalla Fondazione de Claricini Dornapcher e curato dal suo presidente, Oldino Cernoia, dalla storica e archivista Liliana Cargnelutti e da Andrea Zannini, professore ordinario di Storia Moderna presso il dipartimento di Studi umanistici e del Patrimonio culturale dell’Università di Udine.
“Questo volume, che propone undici interventi di altrettanti specialisti di storia dell’arte, storia medievale e moderna, vuole rendere conto delle complesse vicende della famiglia in diversi ambiti: economico, architettonico, culturale. Una storia che si allarga fino a coinvolgere, da Cividale, tutto il Friuli, e che nel corso dei suoi sette secoli arriva a toccare da vicino anche la città di Gorizia dove un ramo della famiglia si stabilì ed ebbe possedimenti nelle vicine contee. Un aspetto, questo, che approfondiremo in occasione delle iniziative che ci vedono coinvolti nel progetto Gorizia capitale europea della cultura 2025”.
Particolare cura è riservata, nel volume, alle origini della famiglia. Grazie all’impegno politico e alle unioni matrimoniali con importanti casate friulane, i Claricini acquisirono potere e ricchezza fino ad ottenere nel 1368 l’investitura di beni feudali da parte dell’imperatore Carlo IV. Nel 1418 un’altra investitura imperiale accordò loro l’onore di aggiungere al cognome il predicato di Dornpacher, casa austriaca estinta. Le attività politiche e culturali furono sempre tenute in grande pregio dalla famiglia. Uno dei suoi più illustri esponenti, Nicolò Claricini, nel 1466 trascrisse in latino la Divina Commedia, dotando così il suo casato di uno dei più antichi codici danteschi friulani, il codex Claricinensis.
Ampio spazio è anche dedicato alle peculiarità architettoniche e artistiche di Villa de Claricini Dornpacher di Bottenicco, che grazie ad una serie di testimonianze scritte si fa risalire al 1670. All’interno vi si conservano pregevoli collezioni d’arte: affreschi, dipinti, mobili, arredi, abiti e manufatti tessili, tappeti, stampe, disegni, fotografie, strumenti musicali, oggetti d’arte applicata e suppellettile domestica raccontano la storia plurisecolare della proprietà, della famiglia cui appartenne per secoli e del territorio. Tutt’intorno alla dimora e alle sue pertinenze si aprono uno splendido parco all’inglese con alberi plurisecolari e il giardino all’italiana con numerose statue.
All’interno della villa è tuttora ospitato un ampio archivio composto di documenti e oltre 5000 volumi, in parte ancora oggetto di studio: pezzi di un passato familiare che potranno raccontaci, in un futuro prossimo, altre storie inedite del nostro Friuli.
Durante la presentazione del libro I de Claricini Dornpacher in Friuli porteranno i loro saluti l’Assessore regionale Barbara Zilli, il Presidente della Fondazione Oldino Cernoia, la Sindaca di Cividale Daniela Bernardi e il Sindaco di Moimacco, Enrico Basaldella.
Interventi di Cesare Scalon, Presidente dell’Istituto Pio Paschini, Caterina Furlan, Presidente della Fondazione Ado Furlan, Andrea Zannini docente dell’Università degli Studi di Udine.
Modera Omar Monestier, Direttore del Messaggero Veneto e Il Piccolo.
L’ingresso è aperto al pubblico previa prenotazione all’indirizzo visit.declaricini.it oppure telefonando al numero 0432 733234.
La Fondazione de Claricini Dornpacher è stata istituita per volere della contessa Giuditta de Claricini nel 1971 con lo scopo di conservare il patrimonio ereditato ma anche e soprattutto di promuovere studi e manifestazioni culturali. Motore economico della Fondazione è l’azienda agricola, che conta un’oasi biologica di oltre 150 ettari coltivata a cereali e legumi e 12 ettari di vitigno dislocati in gran parte attorno alle mura della villa, a Bottenicco di Moimacco, e in parte sulle colline di Rubignacco. Per le sue caratteristiche, l’azienda agricola de Claricini ha vinto recentemente il premio AGRIcoltura100 rientrando fra le migliori 100 aziende italiane del settore per sostenibilità.
comunicato stampa