Floramo canta l’epopea dei Balcani
Un appuntamento alquanto particolare a Precenicco, all’interno della Festa della Patria del Friuli nella Bassa, con il sostegno dell’ARLeF e la collaborazione della Società Filologica Friulana e di Bottega Errante Edizioni.
Giovedì sera, infatti, grazie alle parole di Angelo Floramo e alla musica di Paolo Forte, sarà possibile avventurarsi oltre il confine, tra quelle terre un tempo parte del Patriarcato di Aquileia e ancora più oltre, a Oriente, per perdersi in quella che è una condizione dell’anima. Una storia di amore con i Balcani per capire quel mondo matto, disperato e meraviglioso che si apre tra le scarpate del Carso e si perde lontano, a Est.
Un luogo meticcio e plurale, intriso di poesia e di bellezza, in cui le radici dell’Occidente si abbracciano a quelle dell’Oriente in un nodo si fede, arte, religione e cultura. Dal mito originario fino al grido terribile del Novecento, attraverseremo i siti protostorici degli antichi illiri, ci perderemo nelle calli delle città marinare, dove l’antica lingua franca sta morendo sotto i colpi di un nazionalismo che non ama riconoscere le differenze. Cercheremo di capire l’orrore dell’ultima guerra balcanica. Da Sarajevo e Srebrenica andremo alla ricerca di quei fantasmi, raccontando storie tragiche e feroci ma anche attestazioni di coraggio e bandiere di utopia.
Consigliata la prenotazione al numero 3392348403.
La Festa della Patria del Friuli nella Bassa proseguirà venerdì 19 aprile, alle 20.45, presso la sala conferenze di Villa Dora a San Giorgio di Nogaro, con lo spettacolo “Neta. Storia di una pescivendola”, con l’Assemblea Teatrale Maranese e la collaborazione dell’Associazione Teatrale Friulana. Ultimo appuntamento per sabato 20 aprile, alle 20.30, presso il centro civico di Fauglis di Gonars, con il concerto “Voie di identitât” di e con Dario Zampa e la associazione Fûr Timp.