Per chi non lo conosce, Fabio Concato è un’icona della musica italiana, autore e compositore di brani musicali che sono ormai parte della storia musicale italiana dagli anni ’70 ad oggi. Fiore di Maggio, Rosalina, Guido piano, Domenica Bestiale, cantata in mezzo al pubblico, Gigi, Non smetto di aspettarti e tantissimi altri successi sono stati presentati ad un numerosissimo pubblico, ieri sera alla diga Nazario Sauro di Grado. Le musiche riarrangiate in modo jazzato ma non troppo, a volte più ritmato ma più spesso calmo e armonioso, come il mare di fronte al palco, anche lui ad ascoltare. Insieme al cantautore milanese, sul palco e in questo progetto/sogno, il Paolo Di Sabatino Trio. Paolo, autore compositore, arrangiatore di grandi musicisti nazionali, uno tra i tanti Mario Biondi, ad inizio concerto racconta come è nata la collaborazione con l’artista lombardo: in occasione di un progetto discografico a suo nome, Paolo ha chiesto a Concato di interpretare un brano. Da quel momento i due artisti hanno avviato un rapporto di collaborazione artistica che dura a tutt’oggi.
Paolo Di Sabatino al piano con Glauco Di Sabatino alla batteria (perfetto e molto bravo) e Matteo Grandoni al basso (giovane e virtuoso) fanno da cornice musicale ai brani riarrangiati da Paolo per il grande Concato. Dico grande perché oltre all’eleganza dei brani che tutti cantiamo, compresi gli stonati ai quali dedica un simpatico monologo, c’è l’eleganza del rapporto con il pubblico, la simpatia che strappa risate spontanee e quel rispetto che si è letteralmente perso nelle nuove generazioni, per il lessico colorito e ironico. L’arrangiamento dei brani è un mix tra il jazz del trio ed il jazz/pop di Concato, che risulta azzeccatissimo vista la propensione storica di Euritmica verso il jazz e l’impronta di Onde Mediterranee a portare i grandi artisti ad esibirsi di fronte ad un pubblico eterogeneo, al mare di Grado e in sessione acustica. Il concerto è un viaggio “guidando piano” tra le canzoni che hanno fatto innamorare, sognare, emozionare milioni di italiani. Il vento si alza dopo qualche brano e soffia deciso, creando effetti speciali attraverso i sensibilissimi microfoni. Lui stesso ci gioca sopra, ma per noi seduti ad ascoltarlo è pura poesia, che annulla persino la calura estiva. Lui è padrone del palco e del pubblico sin dall’inizio, grazie a una gag introduttiva, e in men che non si dica se ne vola via il concerto, fatto di sprazzi di autentica emozione alternati a canti corali del foltissimo pubblico presente, amplificati via microfono dallo stesso protagonista. Musiche intramontabili, arrangiamenti e assoli di assoluta maestria, un basso che ad un certo punto produce strane frequenze che ricordano certe arie sulle quali lui sembra giocare, storie di vita vissuta dentro la sua musica. Un paio di aneddoti come il racconto di un concerto a Roma, dove non si era accorto di aver fatto trascorrere troppo tempo e al momento di uscire per i bis si ritrova il teatro vuoto. Un’esperienza traumatica per lui, al punto che da quel momento non uscirà più dal palco prima dei bis. E poi a Palermo, dove mentre sta cantando una canzone con riferimento nel testo alla pioggia, inizia veramente a diluviare rendendolo agli occhi dei palermitani un santone dell’acqua! Un motivo in più per richiamarlo negli anni successivi.
Un viaggio nella sua storia musicale dove si parla di amore, di vita semplice, dove si alternano momenti felici a difficili, come il dolore per la perdita di suo padre Gigi, che da piccolo lo ha iniziato alla musica rendendolo il grande artista che è. Due ore di concerto, volate nella magia delle armonie e del luogo, che si concludono con i saluti e il firma-copie del cd “Gigi”, autografato da Concato e da Paolo Di Sabatino su un tavolo approntato in emergenza sotto al palco, proprio davanti a me. Mi diverto a guardare scorrere e ad ascoltare i complimenti e lo scambio di frasi tra i fan e l’artista, sempre accompagnati da un sorriso e da una gentilezza unica. Attendo l’ultimo fan che regala un quadro legato a forti emozioni prodotte anche da una sua canzone e poi foto con l’artista e grazie, grazie a tutti gli artisti sul palco, grazie anche al fonico che ha reso il suono veramente ottimo, grazie al Comune di Grado e a Onde Mediterranee/Euritmica per la sapiente gestione degli eventi, grazie per l’emozionante e splendida serata e per l’emozione di scambiare qualche parola con il grande Fabio Concato. Se per caso vi viene un po’ di curiosità, fatevi un’idea magari su youtube. Sono sicuro che vi verrà voglia di acquistare un cd o vinile del talento lombardo! Grazie a mia figlia porto a casa anche le bacchette del batterista… cosa si può volere di più?
© Massimo Cum per instArt
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