Che serata! l’italian Reggae Soul di Nina Zilli, il pop-newage degli Ops e l’acoustic indie nordico dei Seawards. FVG Music Live cala un tris esplosivo non per l’aggressività del sound ma per l’estrema forza delle voci delle tre cantanti che hanno appassionato il pubblico, purtroppo non delle grandi occasioni, presente in Arena Alpe Adria a Lignano Sabbiadoro. Nina Zilli, Francesca (Ops), Giulia Grander Benvenuto (Seawards) hanno cantato e incantato. Al di là degli arrangiamenti dei brani nei vari generi musicali proposti, il timbro particolare di tutte le artiste hanno reso il concerto veramente unico. Non ci sono sbavature, le voci sono chiare, energiche, sensuali, arroganti, una continua emozione.
Nina Zilli ha viaggiato tra soul reggae e house accompagnata da Riccardo “deepa” Di Paola al piano, Stefano Brandoni alla chitarra e da Zak alla consolle. Un viaggio nel suo repertorio fatto di brani nuovi come “Schiacciacuore” (https://youtu.be/gyJATpfDv6Y) e le sue amate 50mila, L’amore è femmina, Se bruciasse la città, tributo a Etta e questa sua infinita passione per il reggae. Musica ed energia. Sul palco si muove posseduta dal sound che per l’occasione si arrichisce di computer e dj. È una fan sfegatata del simbolo a cuore fatto con le dita, lo sfoggia diverse volte. Ha una velata ossessione per le donne che soffrono per le pene causate dagli uomini. Ok, ci stà. Solare ma anche profonda nei testi delle sue canzoni. Un’ora e mezza circa di concerto. Nina ringrazia il pubblico, concede tre bis, praticamente un tris, e saluta Lignano ringraziandola per la grande opportunità che le ha dato di potersi esibire live. Ok magari un must ultimamente, ma l’energia del pubblico per un artista è tutto. Impossibile farne a meno nonostante la nuova frontiera dello streaming.
A seguire salgono sul palco due giovani talenti friulani, gli Ops (https://www.youtube.com/watch?v=-WVi5Ki1_PE). Li avevamo intervistati qualche tempo fa. Non abbiamo avuto torto. Se non li conoscete, andate a vedere questo video. Così giovani ma così talentuosi. Hanno proposto tre brani di loro composizione e già solo con quelli hanno fatto capire che c’è già un livello importante per raggiungere successi che gli auguriamo di realizzare. Giona e Francesca sono già padroni del palco e questa sera è la seconda apparizione per loro, segnale che qualcosa si sta muovendo. Istantanea è un brano che raggiunge subito l’orecchio nella melodia e il testo non è banale. Scritto a quattro mani rende ancora più alto il valore di questo duo. Forse c’è ancora da lavorare un po’ su quella presenza scenica che spesso i giovani trattano con sufficienza, quasi non fosse importante. Sfumature risolvibili col tempo, niente di grave. La musica è arrangiata con una qualità che mette in evidenza la mano di qualche guru, ma nulla toglie il merito alla loro creatività, gusto e capacità compositiva e autorale. Il pubblico presente, decimato, ha risposto con entusiasmo alla loro esibizione, oltre agli immancabili fans di casa.
I Seawards sono un duo dalle sfumature nordiche, consolidato durante XFactor, che affascina tra vocalità e accompagnamento con la chitarra. La voce di Giulia è veramente da brividi. Si resta estasiati dalla sua morbidezza nei toni pacati. Qualche piccola scivolata quando la potenza della voce prende il sopravvento, ma ascoltarla resta sempre un emozione. Loris Venier suona un fingerstyle con sfumature funk ed è veramente bravo, sia negli arpeggi, sia negli appoggi. Non è mai invasivo, efficace quando serve e ogni tanto appoggia qualche seconda voce appropriata. I brani sono quelli di XFactor (https://youtu.be/zjLqKBV5AM4) e qualche nuova chicca. Stanno lavorando su nuove composizioni e tre saranno in italiano. Sembra strano sentirlo dire visto che cantano tutto in inglese ma sono italianissimi. Lo stile musicale, nonostante sia proposto nella sua estrema essenzialità, è comunque ricco e piacevole da ascoltare. Un grande in bocca al lupo anche a loro che una parte di avventura l’hanno già provata, sperando che possano arrivare in alto.
© Massimo Cum per instArt