Di scena all’Auditorium Biagio Marin di Grado, mercoledì 30 novembre (inizio ore 20.45), un nuovo appuntamento della rassegna firmata da Collettivo Terzo Teatro di Gorizia “Pasolini100”, che fino alla fine dell’anno continua ad offrire un ampio spaccato dell’attività artistica dell’intellettuale friulano in numerose località della regione. Particolarmente significativa la tappa gradese della rassegna che propone due, intensi omaggi all’intellettuale e poeta friulano, a partire dal reading dell’attore e registra Tullio Svettini sui celebri versi del grande poeta gradese Biagio Marin, “El critoleo del corpo fracassao”, scritti in occasione della tragica morte di Pasolini con cui condivideva una calorosa amicizia personale. Il 6 novembre del 1975, giorno dei funerali a Casarsa, Marin annota nel suo diario «Or ora ho scritto alcuni miei poveri versi, per tentare di liberarmi dalla pena che ho in cuore, provocatami dall’episodio della sua morte, dal modo della sua fine». I «poveri versi» in questione sono uno dei vertici della poesia dialettale del Novecento: nei tredici densi, luminosi componimenti in quartine rimate, la memoria del poeta assassinato viene restituita al dolce paesaggio della terra friulana e lo scricchiolio del corpo fracassato si ripercuote nel ritmo cadenzato di una indimenticabile litania, dove «il mio canto col tuo si confonde /… il mare è uno, con le sue tante onde». Farà da suggello alla serata “Medea, un amore impossibile”, scritto e interpretato dal drammaturgo, attore e regista Giorgio Amodeo. Lo spettacolo celebra l’incontro tra l’intellettuale più scomodo e provocatorio del tempo e la cantante lirica più acclamata del mondo: Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. L’occasione del loro incontro fu il film che il regista girò nel 1969 nella laguna di Grado “Medea”, dove volle come indiscussa protagonista proprio la “Divina”: film che fu anche l’occasione principale di incontro e frequentazione tra Pasolini e Biagio Marin. L’episodio dell’amorevole amicizia di Pasolini con Maria Callas è rimasto ben presente nella memoria collettiva: oltre ad essere rimasta indelebile nei ricordi della gente comune, fu anche particolarmente sbandierata dalla stampa dell’epoca a cui piaceva cavalcare le vicende di questa, apparentemente impossibile, favola romantica. Lo spettacolo è arricchito da alcune note canzoni di Mina eseguite dal vivo dalla grande voce di Cinzia Borsatti, accompagnata dal maestro Manuel Figelj, che con il suo pianoforte farà da colonna sonora all’intera serata ad ingresso libero.
comunicato stampa