CASARSA: L’ANTICO CIMITERO DI SAN GIOVANNI OSPITA UNA SERATA TRA POESIA E MUSICA
Il 25 luglio in prima assoluta “Vennero in tanti e si chiamavano gente”, omaggio all’Antologia di Spoon River e alle canzoni di De André
Una serata nell’antico cimitero di San Giovanni di Casarsa della Delizia, sorto dopo l’editto napoleonico di Saint Cloud e utilizzato fino al periodo immediatamente successivo alla Grande guerra, per un omaggio al capolavoro poetico di Edgar Lee Masters “Antologia di Spoon River” e al genio di Fabrizio De André (a 20 anni dalla scomparsa) che traspose i versi nell’apprezzato album “Non al denaro non all’amore né al cielo”.
Tutto questo è in programma giovedì 25 luglio alle 21 in viale Rimembranza a San Giovanni, nello spazio una volta occupato dalla tombe ma che ora, dopo la traslazione nel nuovo cimitero, è un prato verde racchiuso dalle antiche mura in sassi. Lo spettacolo inedito e in prima assoluta “Vennero in tanti e si chiamavano gente – Viaggio di poesia e musica tra Spoon River e i suoi affluenti” è basato sulla drammaturgia di Hugo Samek. A portarlo in scena Klaus Martini e Nicoletta Oscuro (voci), Matteo Sgobino (voce e chitarre), Alessandro Turchet (contrabbasso e mandolino). Un evento promosso dall’Assessorato alla Cultura della Città di Casarsa della Delizia all’interno della rassegna Estate d’Eventi. Ingresso libero, si consiglia di parcheggiare nelle aree di sosta limitrofe in via Rimembranza e Plebiscito e raggiungere comodamente a piedi l’antico cimitero o addirittura direttamente in bicicletta.
“L’antico cimitero – spiega l’assessore alla cultura Fabio Cristante – era sorto attorno alla metà dell’Ottocento come conseguenza al celebre editto di Saoint Cloud, con il quale nel 1804 Napoleone decretò che i luoghi di sepoltura, prima posti accanto alle chiese, dovessero essere realizzati fuori dai centri abitati per motivi igienici. Conserva ancora delle lapidi, tra le quali alcune significative di caduti sangiovannesi durante la Grande guerra, nonché i resti della vecchia cappella cimiteriale. Abbandonato dopo la creazione dell’attuale cimitero, per la comunità riveste ancora un grande valore come luogo della memoria: per la prima volta, apriremo questo spazio di proprietà comunale, sempre con il massimo rispetto per la sua storia, a uno spettacolo dall’alto profilo culturale il quale, per la sua particolarità, dopo la prima assoluta a San Giovanni è già stato programmato a Udine in agosto”.
“Navigando nel labirinto umano di Edgar Lee Masters – spiegano gli artisti protagonisti di quest’intensa opera -, in quell’epopea all’incontrario che è l’Antologia di Spoon River con un omaggio, oltre che agli abitanti del paesino immaginario, anche al poeta De André, che nel disco
Non al denaro non all’amore né al cielo mise in musica le loro storie fatte di vizi e virtù”.
Pubblicata tra il 1914 e il 1914, la raccolta di poesie in verso libero “Antologia di Spoon River” è l’opera più celebre di Edgar Lee Masters che sotto forma di epitaffio raccontò vita, morte, peccati e miracoli degli abitanti di questo centro del Midwest americano da lui inventato. Celebri le poesie dedicate al giudice basso di statura e al matto, anche grazie all’album del 1971 di Fabrizio De André “Non al denaro non all’amore né al cielo”, uno dei più celebri della musica d’autore italiana.
Comunicato Stampa