Una convenzione tra il Comune di Martignacco e il poliambulatorio “Città della salute” potrebbe diventare un nuovo modello di servizio sanitario in Friuli Venezia Giulia capace di venire incontro alle esigenze di tempestività e qualità, soprattutto nel campo delle visite specialistiche, avanzate da parte della cittadinanza e che non sempre il servizio pubblico, pur di eccellenza come nella nostra Regione, riesce a soddisfare. La convenzione dovrebbe prevedere importanti sconti per i cittadini di Martignacco che usufruiranno dei servizi del “Città della salute”. E’ questa una delle novità emerse dalla conferenza stampa condotta da Elena Iuri, presidente dell’agenzia City Adv, indetta per i 10 anni del poliambulatorio collocato al secondo e terzo piano del centro direzionale del centro commerciale “Citta fiera”. Il direttore sanitario della struttura sanitaria, dott. Claudio Noacco, ha affermato che una realtà come la “Citta della salute” è in grado, meglio della sanità pubblica, di soddisfare il fabbisogno di visite specialistiche che permettano una diagnosi rapida e una relazione approfondita con il paziente, mentre la sanità pubblica permette quell’accesso alle moderne tecnologie diagnostiche e di cura che il privato non può permettersi: “Questo perché i nostri sanitari sono completamente dedicati all’ambulatorio, mentre un medico ospedaliero deve dividersi tra reparto, ambulatorio, sala chirurgica ecc…” ha sostenuto Noacco. Mediamente il poliambulatorio garantisce una visita specialistica entro una settimana. “Contiamo di firmare presto questa convenzione perché ci interessa permettere ai nostri cittadini di usufruire più facilmente dei servizi del “Città della salute” ha affermato la vicesindaca di Martignacco Antonella Orzan.

L’integrazione tra pubblico e privato è stata al centro degli interventi dei consiglieri regionali Leonardo Barberio e Mauro Di Bert della maggioranza e Simona Liguori dell’opposizione: il tema è particolarmente caldo perché i prossimi 5 e 6 dicembre in Consiglio si discuterà della riforma sanitaria. Ha detto Liguori, vice presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale: “Ai cittadini non interessa se la sanità è targata Telesca o Riccardi, interessa invece la qualità dei servizi anzitutto quelli di prossimità. Dobbiamo lavorare nell’ottica di una rete di servizi che unisca pubblico, privato convenzionato e privato non convenzionato”. Liguori, in veste di medico, ha rimarcato anche l’eccellenza dei professionisti che operano nel “Città della salute” che comprende tra i collaboratori diversi ex primari di ospedali della Regione. Di Bert ha sottolineato che la sinergia tra pubblico e privato è strategica in un settore sensibile come la sanità auspicando la massima condivisione tra le forze politiche in vista della riforma sanitaria perché le grandi modifiche legislative abbisognano della trasversalità degli intenti. Anche Barberio ha garantito il suo impegno per rinforzare la sinergia pubblico privato nella sanità e non solo.

Il presidente del “Città Fiera” Antonio Maria Bardelli ha ricordato che il Poliambulatorio è nato a supporto dei progetti della Onlus del centro commerciale che sostiene diversi interventi sanitari a favore dei bambini: “Ci sembrava intelligente avere vicino dei professionisti della sanità – ha detto Bardellii – Città fiera cerca di essere utile al territorio perché questo è a vantaggio di tutti. Credo che la sinergia tra pubblico e privato è fondamentale per il miglioramento della società il privato può portare moltissimi vantaggi al pubblico in termini di efficienza di sostenibilità e di creatività. Mi auguro come Città Fiera di avere sinergie nel campo della sanità con Udine, altri Comuni e altri enti”. A portare i saluti del Comune di Udine è intervenuto l’assessore Fabrizio Cigolot. Presente alla conferenza stampa anche Dagmar Maria Cordaro, presidente della Clinica Friuli Coram.

Il parroco di Martignacco don Luca Molinaro nella benedizione del poliambulatorio si è augurato che la “Città della salute” porti gli uomini più vicini possibile alla “Città di Dio” di cui parla Sant’Agostino attraverso l’attenzione agli ultimi e a chi fa fatica a vivere.

Il poliambulatorio “Città della salute” è passato rapidamente dalle 1000 visite dei primi anni a oltre 4000 degli ultimi anni. Notevolmente ampliato anche il numero di specializzazioni attivate: dalle 8 del primo anno si è passati a 13 il secondo per arrivare alle 26 attuali. In 10 anni il poliambulatorio “Città della salute” ha consolidato la sua presenza sul territorio integrandosi con l’offerta del servizio pubblico e del privato convenzionato con il pubblico. Il Poliambulatorio infatti non ha convenzioni con il servizio sanitario nazionale, ma può contare su una quindicina di accordi con fondi assicurativi e associazioni del territorio per prestazioni rimborsate o scontate: si va da Unisalute, la polizza del gruppo Unipol, espressione di Legacoop, al fondo del Credito Cooperativo all’ Università della Terza Età di Udine. “Città della salute” ha chiuso in attivo l’ultimo bilancio che ha un ordine di grandezza di alcune centinaia di migliaia di euro. La struttura si sta sempre più specializzando nella medicina di genere dando servizi mirati a seconda dell’età e del sesso degli utenti. Importante anche l’attività divulgativa realizzata attraverso collaborazioni con l’Università della Terza Età e i donatori dell’Afds.

Comunicato Stampa