Udine, 14 novembre 2018. Una data da memorizzare nelle tante rappresentazioni teatrali passate sull’illustre palco della nostra città. Perché? Perché quello che si è visto al Giovanni da Udine ieri sera resterà ben impresso nel pubblico presente al Teatro Giovanni da Udine. Vi racconto un po’ come è andata. Arrivo al teatro ignaro di quello che andrò a vedere anche se ne parlano da diverso tempo. Modugno so chi è, Giuseppe Fiorello anche. Faccio 1+1 e penso che sto andando a vedere sicuramente uno spettacolo di alto livello. Quanto superficiale sono… è stata un’esperienza indimenticabile, ci stà perfettamente un “Meraviglioso”. Una storia raccontata tra esperienze di vita del protagonista Giuseppe Fiorello e le canzoni indimenticabili di un grande della musica italiana. Il titolo dello spettacolo non poteva essere più azzeccato. “Penso che un sogno così…” è un viaggio splendido nella biografia familiare di Beppe legata quasi per caso alla carriera di uno dei più grandi della musica italiana, Domenico Modugno. Un ritmo incalzante che tiene incollati alla sedia in cerca smaniosa di parole che l’artista non lesina, tra siparietti, canzoni splendidamente accompagnato da due grandi artisti che suonano le loro chitarre classiche in armonia perfetta, comicità e movimento in una scenografia scarna ma di una raffinatezza unica. Si, è proprio tutto perfetto! Il racconto di un paese che riparte economicamente, le divertenti fotografie familiari, il rapporto con la madre, il padre e i fratelli dell’attore protagonista, le tradizioni di una terra affascinante come la Sicilia, si diffondono nella splendida cornice del teatro raggiungendo ogni singolo presente. 2 ore e 15 minuti che sembrano un attimo. In tutto questo, le canzoni di Modugno; interpretate in modo perfetto da Giuseppe Fiorello, un front-men senza fronzoli, semplice come tutto quello che lo circonda, ma potente nelle espressioni, nelle smorfie, nei racconti che concertano con le canzoni in modo impeccabile. Qui c’è un gran bel lavoro di regia, è indiscutibile. Un grande spettacolo costruito impeccabilmente sul ritmo delle sequenze, dei cambi, del filo conduttore, insomma una gran bella produzione. Al regista Giampiero Solari, a Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma le colonne portanti della colonna sonora, va il ringraziamento doveroso per l’esecuzione del tutto. Poi cosa dire a Giuseppe Fiorello. Forse grazie per il siparietto finale con Alessandro, un bambino che innamorato di Domenico Modugno, ha voluto restare insieme ad un pubblico adulto fino alla fine chiudendo la sua serata con un abbraccio amichevole e vero, come solo i bambini sanno fare, con Beppe che lo ha ringraziato per la sua presenza che per lui è stata qualcosa di indimenticabile come per noi presenti la sua performance. Grazie naturalmente a i responsabili e lo staff del Teatro Giovanni da Udine per la proposta sempre di livello che riesce a portare sul palco del nostro splendido teatro cittadino.
© Massimo Cum per instArt