STAGIONE ERT 2024/2025 –
RASSEGNA ALTRI LINGUAGGI AUDITORIUM COMUNALE LESTIZZA PAGINE DI TANGO ORCHESTRA GIOVANILE FILARMONICI FRIULANI E DANIELE DI BONAVENTURA

Serata da incorniciare quella andata in scena all’auditorium comunale di Lestizza il 24
gennaio scorso per la stagione 2024/2025 curata dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli
Venezia Giulia.
“Pagine di Tango” è il titolo del concerto nel quale l’Orchestra Giovanile Filarmonici
Friulani, in dialogo costante e complice con il bandoneòn di Daniele Di Bonaventura, ha
proposto agli spettatori che gremivano la sala, un viaggio musicale tra alcuni dei più
celebri brani di due dei maggiori autori di tango del XX secolo, dallo storico fondatore
Carlos Gardel al magico Astor Piazzolla, che rivoluzionò la fisionomia del tango
tradizionale inserendo accordi inattesi, dissonanze, improvvisazioni, procedimenti fugati e
contrappunti, creando quel linguaggio inedito definito “Nuevo Tango”.

A conclusione della
serata una Suite Lirica: tre brani di notevole impatto emotivo composti dallo stesso Di
Bonaventura ed eseguiti con autorevole maestria insieme ai giovani Filarmonici.
Attiva da una decina d’anni, l’Orchestra, che ha all’attivo oltre 220 concerti, interamente
gestita da under 35, coinvolge ogni anno giovani strumentisti, solisti, compositori e direttori
d’orchestra. Con entusiasmo, professionalità e talento si è misurata con artisti di fama
internazionale e con progetti originali.
Una vitalità che deve avere sorpreso anche Daniele Di Bonaventura, eccezionale eppure
umile star dell’evento, pronto a riconoscere dal palco di Lestizza il valore dell’ensemble,
complimentandosi apertamente con il direttore nonché compositore e violinista Alessio
Venier.
Esperienze come quelle condivise con Di Bonaventura rappresentano indubbie occasioni
di crescita, idonee ad acquisire sempre maggiore sicurezza e consapevolezza del proprio
talento.
La prima parte del concerto, Gardel’s Suite, è stata dedicata al mondo di Carlos Gardel, il
primo che il tango lo ha cantato e trasformato in un fenomeno sonoro di estrema
raffinatezza. “Sus ojos se cerraron”, “Lejana tierra mia”, pezzo scritto per il film “Tango
Bar” e “Por una cabeza”, un tango classico: tre brani nei quali l’Orchestra, superata
un’accennata iniziale timidezza, ha interloquito con temperamento alle incisive suggestioni
melodiche, intrise di sentimento e struggente malinconia, del bandoneòn di Di
Bonaventura.
Con “Cafè 1930” si cambia registro e a essere protagonista è “El nuevo tango” di Astor
Piazzolla. Il dialogo tra l’Orchestra e il bandoneòn si è fatto ancora più intenso, vivido e Di
Bonaventura sorprende il pubblico esplorando con incredibile tecnica e sensibilità le
multiformi possibilità timbriche e melodiche del suo strumento, protagonista assoluto di
una travolgente interpretazione di “Prelude to the Cyclical Night”.
Il climax del concerto è arrivato con l’esecuzione di una struggente “Adiós Nonino”,
(bandoneon solo), uno dei pezzi più famosi di Astor “El gato” Piazzolla, scritto a New York
il 13 ottobre 1959, quando fu raggiunto dalla notizia dell’improvvisa morte del padre.

Ad introdurre e chiudere l’esecuzione “Jeanne y Paul” con l’Orchestra che stupisce per
sicurezza e abilità. A chiudere la Suite dedicata a Piazzolla, “El penultimo” intercalata da
“Los suenos”, una delle composizioni più evocative del maestro argentino, considerato
uno dei pezzi fondanti del Nuevo Tango in cui la voce del bandoneón (in solo) è potente.
A suggello della serata, “Suite Lirica”, tre composizioni del maestro Di Bonaventura:
“Preludio d’inverno”, “Ballata Triste” e “Tarantella d’autunno”, l’ennesima conferma
dell’ispirata vena creativa e compositiva del bandoneonista, compositore, arrangiatore e
pianista marchigiano.
DI Bonaventura ha affascinato e coinvolto il pubblico dialogando con estrema semplicità e
grande disponibilità con l’Orchestra che, brano dopo brano, è cresciuta, palesando una
sempre maggiore sicurezza, rispondendo alle sollecitazioni improvvisative del maestro,
per una prova complessiva di grande autorevolezza nel rileggere pagine di tango
caratterizzate da melodie piene di sentimento, intrise di ritmi fieri ed eleganti.

Per il bis del concerto la scelta di “Milonga de mis Amores” di Pedro Laurenz, nel nuovo e
originale arrangiamento di Di Bonaventura, con insert di “Spain” di Chick Corea, ha
rappresentato l’autentica ciliegina sulla torta.
Un tripudio di raffinata musicalità ed intense emozioni salutata da calorosi applausi del
pubblico entusiasta e partecipe di Lestizza.
Un unico rammarico purtroppo è stato quello di avere notato una platea in cui a mancare ancora una volta sono stati i più giovani che, da serate come questa, avrebbero davvero molto da imparare. Peccato.

Rita Bragagnolo