Il Premio Cesa, una delle iniziative più importanti ideata e promossa da Folkest e dedicate alla musica folk e tradizionale, torna al Circolo Culturale Ottagono di Codroipo per la quarta tappa delle sue semifinali. Appuntamento quindi il 17 gennaio, alle ore 21:00, con tre dei semifinalisti del Premio: i Vididule Project, che combinano radici friulane e influenze moderne; i Cani Sciolti del Mondo Roverso, che intrecciano poesia e melodia in un racconto emozionale; e Urtie, che reinterpreta la tradizione popolare con spirito innovativo e audace.

Il Premio Cesa si distingue per una formula innovativa e articolata che prevede un processo in tre fasi. Una giuria composta da operatori del settore, giornalisti e musicisti seleziona inizialmente i partecipanti, ai quali seguono sei selezioni dal vivo in diverse città italiane. Dopo le prime tappe di Arezzo, Cevasca, Loano e le imminenti selezioni di Codroipo, Roma e Verona, i sei finalisti si sfideranno a luglio 2025 sul palco di Folkest a San Daniele del Friuli per le finalissime.

Un momento cruciale del Premio è rappresentato dalla sfida che attende i finalisti: musicare, cantare e arrangiare un testo in lingua friulana del poeta Federico Tavan, figura di spicco della letteratura friulana della seconda metà del Novecento, accanto a Pier Paolo Pasolini. Questo passaggio, realizzato in collaborazione con Morganti Editori, rappresenta un omaggio alla cultura friulana e un’opportunità per i partecipanti di coniugare musica e poesia in un dialogo artistico unico.

Il riconoscimento per i vincitori del Premio Cesa include il prestigioso Premio Nuovo Imaie, che offre supporto concreto per la realizzazione di nuovi progetti. I primi classificati saranno inoltre invitati a esibirsi nelle edizioni 2026 di Folkest ed Ethnos, rafforzando la loro presenza sul panorama musicale nazionale e internazionale.

I Vididule sono una band friulana di neo-folk che combina strumenti tradizionali come flauto, percussioni e bouzouki con sonorità moderne, creando un mix unico che valorizza le radici culturali attraverso ritmi innovativi. Fondato nel 2009 come gruppo di teatro canzone, il progetto nasce dal desiderio di promuovere la lingua friulana in musica. Negli anni, i Vididule si sono evoluti verso un percorso esclusivamente musicale, partecipando a numerosi eventi e collaborando con spettacoli culturali come Fuc su lis culinis e La gnot dal agacion. Nel 2019 pubblicano il loro primo CD e si esibiscono al festival internazionale Suns Europe. Nel 2024, con l’uscita del secondo album Torne, consolidano il loro impegno nella reinterpretazione della tradizione friulana attraverso un linguaggio musicale contemporaneo.

I Cani Sciolti del Mondo Roverso nascono dall’incontro di anime libere, unite dalla voglia di esplorare emozioni autentiche attraverso la musica. Il progetto prende vita come un’idea spontanea, alimentata da fughe collettive e dall’urgenza di dare voce a sentimenti compressi e tempi smarriti. Con un’identità che affonda le radici nel desiderio di evasione e nella ricerca di armonie nostalgiche, la band crea un mondo sonoro unico, dove il dentro e il fuori si incontrano e si confondono. Il loro stile, evocativo e intriso di delicatezza, trasporta l’ascoltatore in un “Mondo Roverso”, uno spazio immaginario dove bellezza, empatia e divertimento si fondono in perfetta armonia. In questo luogo, che sentono come casa, i Cani Sciolti danno vita a musiche che parlano di libertà e umanità, unendo passato e presente in un viaggio musicale senza tempo.

Urtie, il duo formato da Margherita Cogoi e Marta Savorgnan, presenta il loro primo disco, “Spieli”, accompagnate da un gruppo di musicisti friulani. Nato nel medio Friuli, il progetto si sviluppa nell’ultimo anno attraverso la creazione di sette brani dal forte contenuto politico e sociale. La musica di Urtie si distingue per la capacità di attraversare generi diversi: dalla canzone colta alla fiaba, dal canto popolare alle sonorità africane, fino al cantautorato e al cabaret brechtiano. Con una visione artistica schietta e profondamente femminile, Urtie offre una riflessione sonora sulla realtà, intrecciando narrazione e melodia in un equilibrio unico. “Spieli” rappresenta un viaggio musicale intenso, che affonda le radici nella tradizione friulana, ma si apre a influenze universali, creando un racconto potente e originale.

Alberto Cesa (1947-2010), cantante, chitarrista, ghirondista e fondatore nel 1974 del marchio Cantovivo, è stato tra i principali interpreti del folk revival. Ha cantato per più di trent’anni le incongruenze e le difficoltà della vita in fabbrica utilizzando il linguaggio della musica popolare: l’abilità di far dialogare musiche di differente provenienza, dalla ballata ai ritmi del sud, ne hanno fatto una figura di riferimento per l’intera scena nazionale. Più di recente aveva dedicato la sua produzione alla raccolta e alla messa in musica dei Fogli Volanti, scritti e poesie a carattere politico fatti girare in maniera clandestina per decenni: memorabile il cd-libro pubblicato nel 2001 per il Manifesto.

comunicato stampa