Avevo detto NO!
La violazione del corpo e dell’anima nelle donne vittime di violenza Staranzano, 22 novembre – 3 dicembre 2024

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Staranzano, in collaborazione con l’Associazione “Da donna a DONNA” e il Laboratorio Teatrale “La Barraca”, con il prezioso contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, propone un’articolata rassegna di eventi per riflettere sulla violenza di genere

È un messaggio chiaro e forte quello che l’Amministrazione Comunale di Staranzano, sempre sensibile al tema della violenza di genere, lancia in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999, la Giornata commemora le sorelle Patria, Maria Teresa e Minerva Mirabal, coraggiose attiviste politiche della Repubblica Dominicana, che vennero brutalmente uccise il 25 novembre del 1960 per ordine del dittatore Rafael Trujillo. Soprannominate mariposas (farfalle), le sorelle Mirabal denunciarono i crimini della dittatura e gli orrori di una cultura machista che non concedeva alle donne l’occupazione di uno spazio pubblico e politico. Il 25 novembre 1960 le tre mariposas vennero torturate e uccise dai sicari di Trujillo e i loro corpi gettati in un dirupo per simulare un incidente.

“Avevo detto NO! – La violazione del corpo e dell’anima nelle donne vittime di violenza” è il titolo dell’articolata rassegna che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Staranzano, in collaborazione con l’Associazione “Da donna a DONNA” e il Laboratorio Teatrale “La Barraca” e con il prezioso contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, propone dal 22 novembre al 3 dicembre per riflettere sulla violenza di genere.

A impreziosire l’immagine grafica della rassegna è un’opera di Nicoletta Leghissa, dal titolo “Futuri possibili”. La composizione si suddivide in due elementi: il passato e il futuro, l’oppressione (il ramo di rosa con le spine) e la libertà (le farfalle). A unire i due elementi è il nido, simbolo di affetto e protezione, che però può trasformarsi in una gabbia, luogo di sopruso e dolore. Le farfalle rappresentano la metamorfosi, l’occasione – per ogni donna che ha subito violenza – di rinnovarsi e rinascere.

Oggi – 19 novembre – nel corso della presentazione che si è svolta a Staranzano – il Sindaco Marco Fragiacomo e l’Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità Giuseppina Gambin hanno illustrato il programma della rassegna e, soprattutto, le motivazioni e l’urgenza di porre l’attenzione sull’argomento.

L’esordio dell’accorato intervento dell’Assessore Gambin – anima della rassegna – si è concentrato sul titolo, scelto con cura: “Avevo detto NO!. Perché il rispetto comincia proprio dalla parola, dal linguaggio. Una locuzione forte, che imporrebbe la volontà di affermazione di sé; ma il verbo al passato lascia trasparire come questo rispetto sia tutt’altro che acquisito e scontato, anche negli scambi quotidiani. Sottolineo – continua Gambin – come il percorso della rassegna prenda il via dalla restituzione della sofferenza dell’oggi per chiudersi, invece, con il mondo antico e la mitologia, ricca di stereotipi non ancora superati: perché per contrastare e soprattutto prevenire la violenza è necessario un atteggiamento fluido, costruttivo, che considera e analizza i mutamenti al fine di trovare soluzioni”.

Ad aprire la rassegna, infatti, venerdì 22 novembre alle 18.00, nella Sala Peres del Palazzo Municipale (Piazza Dante Alighieri 26), è l’inaugurazione dell’installazione artistica “Com’eri vestita? – Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale”, a cura del Centro Antiviolenza di Milano “Cerchi d’acqua”, fra i fondatori dell’Associazione Nazionale dei Centri Antiviolenza D.i.Re. (Donne in Rete Contro la Violenza), attivo dal 2000 nel contrastare la violenza alle donne e le conseguenze che questa comporta.

A inaugurare la mostra, con un intervento dedicato agli stereotipi che continuano ad affliggere chi subisce violenza, sono Veronica Dordei, operatrice del Centro Antiviolenza “Da donna a DONNA”, e la giornalista Fabiana Martini.
La mostra rimane aperta fino al 3 dicembre con il seguente orario: da lunedì a sabato, ore 10.00-12.00 e 15.30-18.30; domenica ore 10.00-12.00.

Sabato 23 novembre il messaggio della rassegna esce dalla sede istituzionale e invade le strade. “Mi hanno voluto sprofondare. Breve itinerario attraverso la negazione della dignità delle donne” è l’eloquente titolo delle letture itineranti alle quali danno vita, a partire da Piazza Dante Alighieri, con inizio alle ore 15.30, le ragazze e i ragazzi del Laboratorio Teatrale “La Barraca”; al loro fianco, a intersecare le parole con la musica, l’arpista Agnese Puzzi, dell’Associazione Culturale Musicale “Incontro”.

In caso di maltempo la performance ha luogo presso la Sala Peres.

Lunedì 25 novembre, alle ore 18.00 presso la Sala Peres, spetta al Prof. Francesco Stoppa, psicologo e psicanalista che insegna Psicopatologia della Famiglia presso l’Università Lateranense di Roma, già docente e supervisore d’équipe presso diversi servizi psichiatrici e di salute mentale, approfondire il tema della violenza di genere nell’ambito del talk “Uomini che odiano le donne. Perché mai?”.

La sera di venerdì 29 novembre, presso la Sala Peres, con inizio alle ore 20.30, il contesto è quello dell’investigazione e della giustizia. “Sulla scena del crimine: storie di femminicidio e violenza sulla donna” è la conferenza che vede protagonista Linda Pontoni, criminologa investigativa e forense, specializzata in Criminal Profiling e Tecniche di Profilazione. Modera l’incontro Alessandro Bozzi, dottore di ricerca in criminologia e docente di diritto penale e penitenziario, nonché scrittore (Sospetti maestri è il suo libro più recente, edito da Musicaos Editore).

Sabato 30 novembre, sempre alle 20.30 presso la Sala Peres, la riflessione sulla violenza di genere si affida alla potenza espressiva della letteratura e del teatro. “Senza. Riflessioni per nuove metamorfosi possibili” è il titolo della rappresentazione teatrale in forma di reading ideata e interpretata dalla bravissima Luisa Vermiglio, autrice e attrice monfalconese che coordina numerosi progetti di formazione e divulgazione teatrale, dedicati in particolare alle nuove generazioni.

Di tutt’altro registro l’appuntamento che chiude la rassegna. Martedì 3 dicembre, alle ore 18.00 in Sala Peres, è la volta di Marco Bergamasco, docente di Italiano e Latino presso il Liceo “Buonarroti” di Monfalcone e seguitissimo youtuber (@bergayoutube è il suo canale dedicato alle lingue antiche e moderne). A lui il compito di raccontare, nel talk “I miti antichi e gli stereotipi sulle donne”, molte delle situazioni che ancora oggi caratterizzano la condizione femminile: il silenzio, l’impossibilità di agire, la necessità di sopportare. Numerosi episodi della storia romana, così come molti miti antichi, ci consegnano i ritratti di vere e proprie eroine.

Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero.

Ulteriori informazioni sul sito web e sul profilo Facebook del Comune di Staranzano.
A integrazione e in sinergia con quanto proposto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Staranzano, la Pro Loco ha deciso di spendersi personalmente, realizzando dei volantini volti a sensibilizzare e offrire aiuto a tutte le donne che non hanno il coraggio di denunciare, per portarli in tutti i luoghi pubblici (negozi, bar, biblioteche, sale) e iniziare un dialogo aperto con la comunità.

Anche la Biblioteca Comunale di Staranzano ha elaborato uno scaffale tematico, adatto a tutte le età e rivolto a ogni genere di lettore, così da attirare l’attenzione di ogni cittadino sull’approfondimento di questi temi.

Anche i ragazzi, infine, sono protagonisti di questa importante campagna di sensibilizzazione (e con loro i lungimiranti docenti): alcune classi dell’ISIS BEM Brignoli-Einaudi-Marconi di Staranzano hanno realizzato un articolato percorso di ricerca, su diverse tematiche, finalizzato al contrasto della discriminazione e della violenza di genere.

Di grande attualità gli argomenti sui quali le ragazze e i ragazzi del BEM, guidati dai loro docenti, hanno svolto la propria indagine: i diritti ancora negati alle donne in molti Paesi del mondo, la drammatica questione delle mutilazioni genitali, la vicenda di Artemisia Gentileschi (pittrice del Seicento protagonista di uno dei primi processi per stupro), gli stereotipi di genere, l’educazione sessuale nelle scuole, la normativa sulla violenza di genere, il gaslighting, la dipendenza affettiva. E diversi gli output attraverso i quali gli studenti restituiranno contenuti e obiettivi del loro lavoro: esposizioni in PowerPoint, testi narrativi, video, file audio a carattere letterario e perfino un reading.

Avevo detto NO!
Gli ospiti della rassegna
L’obiettivo dell’Associazione di Volontariato “Da donna a DONNA” di Monfalcone, costituita nel 1997, è far conoscere, prevenire e combattere la violenza di genere. Il suo impegno consiste principalmente nel dare sostegno e assistenza alle donne che subiscono violenza, in tutte le sue forme: fisica, sessuale, psicologica, economica e morale.
All’interno dell’Associazione operano assistenti sociali, educatrici di comunità, psicologhe, infermiere, consulenti legali. In sinergia con Enti Locali, Servizi socio-sanitari, Autorità Giudiziaria, Forze di Polizia e altre Associazioni, il Centro Antiviolenza accoglie e sostiene le donne (anche con figli minori) che hanno subito maltrattamenti e violenze, assecondando le esigenze e la volontà di ognuna. L’Associazione organizza attività dedicate al fenomeno delle molestie sul luogo di lavoro, progetti di educazione all’affettività e di sostegno alla sana genitorialità; promuove le pari opportunità e, più in generale, la riflessione sulla crescita culturale delle donne; opera, infine, per stimolare il mondo maschile al confronto.

Collabora con il Centro Antiviolenza la psicologa e psicoterapeuta Veronica Dordei, laureata all’Università degli Studi di Padova e formatasi presso il Centro Studi Erickson.
Giornalista, 54 anni, 3 figlie, Fabiana Martini ha diretto dal 2000 al 2010 il settimanale “Vita Nuova”, prima donna laica ad assumere la guida di un periodico religioso in Italia. Dal 2011 al 2016 è stata Vicesindaca del Comune di Trieste. Coordinatrice in Friuli Venezia Giulia dell’Associazione “Articolo 21”, Segretaria della Giuria e Direttrice editoriale delle Giornate del Premio giornalistico internazionale “Marco Luchetta”, Fabiana Martini ha firmato per “L’Espresso” un reportage sulle amministratrici locali italiane, frutto di un’indagine durata più di due anni, che è diventato il libro Il governo delle donne. Viaggio tra le amministratrici locali italiane (Vita Activa Nuova Editrice, 2022).

Si occupa di formazione sui temi delle migrazioni, delle pari opportunità e dell’hate speech e di comunicazione sui temi dell’infanzia e della salute mentale.
La Cooperativa Sociale “Cerchi d’Acqua” è un Centro Antiviolenza di Milano. Costituito nel 2000, il Centro si occupa di contrastare la violenza alle donne e le conseguenze che questa comporta sul benessere psicofisico degli attori coinvolti e sulle loro relazioni.

Il presupposto di “Cerchi d’Acqua” è che ogni donna abbia in sé la forza e le risorse per uscire dalla violenza; il Centro garantisce riservatezza, anonimato e non giudizio.

L’équipe di lavoro della Cooperativa ha una pluriennale esperienza sulle problematiche della violenza ed è composta da operatrici di accoglienza, psicologhe-psicoterapeute, avvocate, orientatrici e formatrici.
La Cooperativa appartiene alla Rete delle Case delle Donne e dei Centri Antiviolenza della Lombardia ed è socia fondatrice di D.i.Re. (Donne in Rete Contro la Violenza), Associazione Nazionale dei Centri Antiviolenza. È, inoltre, uno dei Centri Antiviolenza a cui fanno riferimento le operatrici del numero nazionale contro la violenza 1522, istituito dal Ministero delle Pari Opportunità.

Il Laboratorio Teatrale “La Barraca” di Staranzano ha scelto il suo nome in omaggio a Federico Garcia Lorca, che così chiamò il gruppo teatrale con cui viaggiava per la Spagna a rappresentare testi classici e moderni per un pubblico popolare.
Nato nel 2011 come prosecuzione del laboratorio teatrale attivo presso l’Istituto Tecnico Einaudi-Marconi di Staranzano, per dare agli ex allievi la possibilità di continuare a svolgere quell’attività, è formato da ragazze e ragazzi del territorio.

Fra i numerosi spettacoli messi in scena figurano gli adattamenti da Gli uccelli di Aristofane, Sogno di una notte di mezza estate e La dodicesima notte di Shakespeare, Orlando furioso di Ariosto, Canto di Natale di Dickens, Aspettando Godot di Beckett e L’isola del tesoro di Stevenson.

L’Associazione Culturale Musicale “Incontro” di Staranzano è una Scuola di Musica nata nel 1992 con finalità socio-culturali, per volontà della Prof.ssa Maria Laura Conte. La Scuola, la cui vision è “portare la musica nel cuore di tutti”, si propone quale punto di raccordo per le iniziative formative a carattere musicale che si svolgono sul territorio, anche a integrazione delle attività educative della scuola pubblica e in collaborazione con le famiglie.

È associata alla rete COSMUS (Coordinamento Scuole di Musica), per mantenere attive le convenzioni con i Conservatori Statali di Udine e Trieste e garantire l’accesso agli esami pre-accademici.

Francesco Stoppa è analista membro della Scuola di psicoanalisi dei Forum del Campo lacaniano e docente presso l’Istituto di formazione alla psicoterapia ICLeS, per la formazione degli psicoterapeuti. Insegna Psicopatologia della Famiglia presso l’Università Lateranense di Roma.

Tra le sue pubblicazioni: L’offerta al dio oscuro. Il secolo dell’olocausto e la psicoanalisi (Franco Angeli, 2002); La prima curva dopo il Paradiso. Per una poetica del lavoro nelle istituzioni (Borla, 2006); La restituzione. Perché si è rotto il patto tra le generazioni (Feltrinelli, 2011); Istituire la vita. Come riconsegnare le istituzioni alla comunità (Vita e Pensiero, 2014); La costola perduta. La risorse del femminile e la costruzione dell’umano (Vita e Pensiero 2017); Le età del desiderio. Adolescenza e vecchiaia nell’epoca dell’eterna giovinezza (Feltrinelli, 2021).

Ha lavorato a lungo al Dipartimento di Salute Mentale di Pordenone, dove ha coordinato il progetto di comunità interservizi “Genius loci”.
Laureata in Sicurezza e Difesa Sociale, Linda Pontoni si è specializzata presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma in Investigazione, Criminalità e Sicurezza Internazionale, con una tesi di laurea relativa al “mostro di Udine”, il famoso cold case che ha interessato il suo territorio d’origine.
Specializzata in Criminal Profiling e Tecniche di Profilazione, svolge la professione di criminologa investigativa e forense.

Attrice e autrice monfalconese, Luisa Vermiglio si è diplomata all’Accademia dei Filodrammatici di Milano e dopo aver lavorato a lungo con alcune importanti compagnie nazionali (fra cui il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e il Teatro Nazionale di Roma) e prestigiosi protagonisti della scena italiana (Giuseppe Patroni Griffi, Vittorio Caprioli, Franca Valeri, Laura Marinoni, Mariano Rigillo e altri) è ora attiva in Friuli Venezia Giulia. Ha interpretato e diretto spettacoli per il Centro Universitario Teatrale di Trieste, il Teatro Stabile del FVG, il Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia.

A partire dal 2000 ha curato, per il Comune di Monfalcone e l’Ente Regionale Teatrale del FVG, alcuni progetti di formazione e promozione teatrale per giovani e giovanissimi (il laboratorio “Fare Teatro”, il Progetto Speciale dell’ERT “MAT+S” dedicato al rapporto fra Teatro e Scienza, il percorso di educazione al teatro “Dentro la Scena”). Dal 2006 conduce il laboratorio teatrale del Centro di Salute Mentale di Monfalcone.

Ha seguito il Corso di Alta Formazione “Il teatro come strumento per le professionalità educative” presso l’Università degli Studi di Bologna.

Appassionato cultore del mondo greco-romano e docente di Italiano e Latino presso il Liceo “Buonarroti” di Monfalcone, Marco Bergamasco collabora come autore di video didattici con la Casa Editrice Palumbo.
Seguitissimo youtuber, con migliaia di visualizzazioni ogni mese, ha due canali: @bergayoutube, dedicato alle lingue antiche e moderne, sul quale sono disponibili oltre 800 video di letteratura italiana e latina e di grammatica greca e latina; @bergapulp, dedicato ai video podcast di un minuto sulla letteratura greca e latina. Ha partecipato alle rassegne “èStoria” di Gorizia, “Un’etica per il futuro” di Monfalcone e “Noi e la Storia” di Ronchi dei Legionari.

comunicato stampa