Piazza Libertà ed il Palazzo Comunale trasformati in un grande teatro di posa, con allestimenti tali da avere davvero la sensazione di trovarsi nel 1919, ‘ovunque gli occhi si posassero nulla disturbava quella particolare atmosfera’.
E’ l’immagine di Udine che porterà con sé Riccardo Scamarcio, protagonista insieme ad un nutrito cast di attori della pellicola ‘Alla Festa della Rivoluzione’ che in queste settimane si sta girando nel centro della città.
L’attore pugliese, assieme al regista Arnaldo Catinari e agli altri attori hanno presentato il film alla stampa nella sala Ajace del Comune di Udine.
Nel fare gli onori di casa, il sindaco di Udine ha ricordato come il cinema sia una forma d’arte potentissima, mentre l’assessore al turismo e vicesindaco Venanzi ha sottolineato l’entusiasmo con cui la città ha accolto la produzione. L’assessore regionale alla cultura Bini ha, infine, osservato come la regione stia diventando sempre più sfondo di film e serie tv, grazie anche al potenziamento della dotazione finanziaria della Friuli Venezia Giulia Film Commission, importante realtà che assiste le produzioni cinematografiche e televisive che intendono girare in regione. In questo modo, ha affermato, si aprono possibilità di lavoro per numerosi artigiani e tecnici locali. Il cinema inoltre si sta dimostrando volano per fare conoscere le bellezze e le peculiarità della regione ai fini turistici ed imprenditoriali.
‘Qui si mangia e si beve da Dio, siete fortunati’ ha proseguito Scamarcio, seguito da Valentina Romani che confessa che porterà con sé l’immagine di un piatto fumante di polenta e frico.
Quella della città nei confronti della troupe è stata definita una accoglienza calorosa, con circa settecento udinesi che si sono prestati a fare le comparse e alcuni uffici del Palazzo Comunale trasformati in set.
Le riprese hanno interessato piazze, vie e palazzi cittadini, oltre a Villa Giacomelli a Pradamano e Villa Pace a Tapogliano e termineranno nei prossimi giorni a Palmanova, Gorizia e Trieste.
Ma è soprattutto il centro storico di Udine ad essersi trasformato, per alcune settimane, nella Fiume teatro dell’episodio storico che la pellicola ripercorre.
Il film narra infatti la vicenda della presa di Fiume da parte di Gabriele D’Annunzio. Un fatto spesso sorvolato dai libri di storia, afferma il regista Catinari, che si snoda in un periodo storico tra la fine della prima guerra mondiale e l’avvento del fascismo. Un lampo di luce, osserva, tra due periodi bui. E’ Il racconto di un’avventura, ma anche di guerra, politica e amore.
L’immagine che si vuole fare emergere di D’Annunzio, afferma ancora il regista, è quella di un poeta soldato anarchico e visionario che vuole creare uno Stato fondato sulla democrazia avanzata, sulla uguaglianza tra donne e uomini e sul potere dell’arte.
Udine, continua il regista, è stata scelta dopo un sopralluogo di soli due giorni: non ci è voluto molto a capire come le dimensioni e le caratteristiche della città fossero ideali. Si è trattato di un grande teatro di posa naturale, cosa particolarmente difficile da trovare.
Al fianco di Scamarcio Valentina Romani, Nicolas Maupas, Maurizio Lombardi e Darko Peric.
Il film, prodotto dalla Italian International Film e Rai Cinema, sarà presumibilmente nelle sale la prossima stagione autunnale.