Al poeta e scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, il Premio di Letteratura Internazionale
“L’Aquila” 2024, sezione Poesia Gian Mario Villalta, con il libro Dove sono gli anni, edito Garzanti, ha vinto il XXIII Premio di Letteratura Internazionale “L’Aquila” – BPER Banca, sezione Poesia, intitolato a Laudomia Bonanni. L’annuncio e la consegna nella mattinata di oggi, 16 novembre, nella Sala Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila.
Il poeta e scrittore Gian Mario Villalta, con la raccolta Dove sono gli anni, pubblicata da Garzanti, è il vincitore della Sezione A poesia edita del XXIII Premio di Letteratura Internazionale “L’Aquila” – BPER Banca, intitolato a Laudomia Bonanni. Il vincitore della Sezione poesia riservata ai detenuti dei Penitenziari italiani è un ospite del Carcere di Sulmona. I giovani Andrea Barberis e Maria Grazia Navarra hanno invece vinto la sezione Poesia riservata agli studenti. L’annuncio nella mattinata di oggi, 16 novembre, nel corso della Cerimonia finale della XXIII edizione, che si è svolta all’Aquila nel Ridotto del Teatro Comunale, davanti a una sala gremita di pubblico e studenti. “La poesia di Gian Mario Villalta è poesia di prim’ordine e ci parla in un modo sublime – recitano le motivazioni del conferimento – Lo fa quando affronta gli eterni enigmi del senso della vita e del senso della scrittura, quando ingaggia un dialogo con la Natura, né benigna né maligna, semplicemente “inumana”. In tanti hanno provato a dare una definizione della poesia. Nel libro “Dove sono gli anni” di Gian Mario Villalta, la poesia è esperienza personale che grazie alla parola si fa esperienza universale e ci spinge a guardare dentro noi stessi (….) Noi tutti della Giuria siamo fieri di assegnare il prestigioso premio Laudor Bonanni edizione 2024 a Gian Mario Villalta”.
«MI sento fortunato ad aver vinto questo premio così prestigioso che viene dalla città dell’Aquila – ha spiegato Gian Mario Villalta – Sono stato qui nell’immediato terremoto e ho visto la devastazione di questa terra. Tornarci oggi, dopo 15 anni, è stato molto emozionante. Ho trovato una città bellissima e viva e i giovani oggi qui a teatro ne sono testimonianza. Ringrazio la Giuria del Premio, tutti gli organizzatori e BPER Banca per avermi coinvolto in questa emozionante esperienza»
Dove sono gli anni stabilisce una tappa cruciale e memorabile della traiettoria d’autore di Gian Mario Villalta. «Fantastica umanità: agli infelici non è negato il piacere; a chi ha un dolore non è negata la felicità.» Con queste parole Gian Mario Villalta approfondisce il solco che il libro traccia fin dal primo verso: l’appartenenza dell’essere umano alla terra, e quindi la sua «fantastica» imperfezione, che però genera anche la sua gloria. Siamo tutti – cioè tutta la vita del pianeta – nella stessa casa, reciprocamente ospiti; e non ignari della violenza che le metamorfosi della natura, alla quale apparteniamo, comportano.
comunicato stampa